-Qualcuno mi porti il mio cocktail-.
Pietro si voltò verso Caterina, seduta alla sua sinistra: aveva un'aria piuttosto disperata, il capo appoggiato sulla spalla di Nicola, che la affiancava da quel lato del tavolo, e lo sguardo fisso davanti a sé.
Pareva una scena piuttosto comica, e si sarebbe sicuramente messo a ridere nell'osservarla, se solo non fosse stato troppo agitato anche solo per provare qualsiasi altra emozione.
-Hai così tanta voglia di bere?- le chiese invece, incrociando le braccia sopra il tavolo.
Caterina alzò le spalle:
-È da troppo tempo che non bevo qualcosa di vagamente alcolico- borbottò – Stasera ho voglia di spassarmela, per una buona volta-.
Pietro la guardò perplesso, ma preferì non dire nulla che potesse spezzare i suoi sogni di gloria. Sembrava che dovesse muoversi a fare coming out, perché di certo l'idea di farlo con qualcuno di ubriaco al loro tavolo non doveva essere la migliore in assoluto.
Perlomeno non c'era la confusione che ci sarebbe stata se ci fossero stati anche i bambini: a quanto pareva, Nicola e Caterina avevano lasciato Francesco alle cure di Alice, per una serata in compagnia di Christian e Federica. E non era andata poi male neanche alle gemelle di Giulia e Filippo, che erano rimaste a casa in compagnia degli zii materni e del cugino, in visita a Venezia per un po' di giorni.
Era anche per quel motivo che aveva deciso che quella sarebbe stata la sera giusta per il suo coming out. Non aveva idea quando si sarebbe ripresentata un'occasione del genere, con il loro gruppo tutto riunito senza le distrazioni che sicuramente derivavano dai figli presenti.
-Ecco qua-.
La voce di Filippo lo fece voltare, stavolta alla sua destra, proprio nel momento in cui lui e Giulia erano finalmente giunti di ritorno. Tenevano in mano due bicchieri a testa – le loro ordinazioni più quelle di Nicola e Caterina.
-Oh, finalmente- Caterina non attese che pochi secondi prima di allungare le mani verso il calice che le stava allungando Giulia, gli occhi riaccesisi di entusiasmo.
-Sembra che tu non beva nulla da secoli- commentò Nicola, che aveva preso ciò che gli stava allungando Filippo con molta più calma e pacatezza.
-Posso voler essere felice di una serata un po' più leggera rispetto alle solite?- replicò sulla difensiva Caterina.
"Non sarei poi tanto sicuro che sarà più leggera del solito" si ritrovò a pensare Pietro.
-Almeno voi vi potete permettere qualcosa di non analcolico- sbuffò Giulia, che si stava sedendo lentamente, una mano posata sul grembo che cominciava a farsi evidente sotto il maglione pesante – Io non potrò ancora per un bel po' di tempo-.
-Berremo anche per te, non preoccuparti- la prese bonariamente in giro Filippo, che si guadagnò un'occhiataccia da parte di lei.
Era ancora un po' strano vederli di nuovo così complici, ammise Pietro. Ma ne erano successe talmente tante, ormai, che in realtà non avrebbe dovuto sentirsi stupito affatto. Era strano, ma bello: sembravano sulla strada giusta per sistemare le cose tra loro, e di certo quello non poteva che essere un bene, soprattutto nello stato in cui si trovava Giulia.
Pietro lanciò loro un'ultima occhiata, prima di girarsi leggermente verso il bancone in fondo alla sala del bar, alla ricerca di una testa bionda piuttosto famigliare. Immaginava che con Alessio sarebbe arrivato anche il suo drink – non che gli importasse particolarmente molto di quello, al contrario di Caterina.
Quando però gli sembrò finalmente di individuarlo, in mezzo alla calca di gente che stava ordinando ed altri che stavano direttamente consumando lì le loro bevande, il sorriso nervoso che aveva stampato sulle labbra si congelò all'istante.
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Walk of Life - Adulthood
Ficção GeralLa vita a quasi trent'anni è fatta di tante cose: eventi felici ed eventi che ti mandano in crisi, successi ed insuccessi, traguardi personali e lavorativi, vecchi legami che cambiano e nuovi che nascono ... Giulia è convinta di saper navigare il ma...