Capitolo 1 - Progress (Pt. 3)

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Giulia non oppose resistenza: si fece guidare da Pietro, una mano che la teneva gentilmente sulla spalla e la guidava verso la sedia più vicina, a capotavola. Quando si sedette la testa cominciò a girarle meno, e per un attimo gli effetti dell'alcool sembrarono farsi meno pressanti.

Per un momento si rivide addosso lo sguardo pieno di biasimo che Filippo le aveva lanciato, prima di uscirsene con una delle loro sedie sollevata tra le mani. Era stata un'occhiata tanto veloce quanto impietosa, come se volesse marchiarla a fuoco.

Non ricordava un'altra volta in cui si era sentita così tanto giudicata – non da Filippo, non dalla persona che credeva non sarebbe mai stata guardata in quel modo.

Alzò gli occhi, sperando di non averli troppo lucidi: era rimasta sola con Pietro, nel silenzio della cucina, in una situazione del tutto imprevista. Stranamente trovò la sua compagnia come l'unica che poteva sopportare in quel frangente: sapeva che Pietro non le avrebbe fatto alcuna domanda sul perché doveva sembrare così pateticamente triste.

Non che lui sembrasse passarsela meglio: era seduto a qualche sedia di distanza da lei, lo sguardo vacuo e perso nel vuoto. Sembrava fermo ed immobile su qualche pensiero a lei sconosciuto.

-È una mia impressione o sembri piuttosto imbronciato?-.

Pietro sembrò riscuotersi di colpo, sussultando appena. Alzò gli occhi scuri su di lei, il viso che tradiva ancora una certa distanza.

-Sicura di non star parlando di te stessa?- le rigirò sarcasticamente la domanda, stizzito. Sembrava essersi offeso per essere stato colto in quello stato di muta e laconica malinconia.

Giulia si ritrovò ad alzare le spalle, senza rispondergli: non aveva voglia di spiegargli quanto tutto fosse appeso ad un filo sottile, pronto a spezzarsi in ogni momento.

-Non lo sono, comunque- Pietro sussurrò ancora, scostando gli occhi da lei – Smettila di farti viaggi mentali. Sei solo un po' troppo brilla-.

Giulia sbuffò, un velo di amaro divertimento a distorcerle la voce.

Sì, di sicuro brilla lo era, almeno in parte, eppure anche in quello stato riusciva a capire quel che le stava succedendo intorno. L'unica differenza era che riusciva a cogliere il tutto solo con una vena di indotta allegria in più.

-Io sarò brilla, ma tu mi sembri piuttosto depresso-.

Pietro non replicò nulla, forse in un muto tentativo di confermarlo o di rinuncia rassegnata a qualsiasi negazione. Si limitò solo ad allungare il braccio verso l'ultima bottiglia di vino, svuotare il poco liquido rossastro all'interno nel suo calice, e berlo tutto di fiato.

"Lo siamo tutti, piuttosto brilli e depressi".

Tiny minds and eager hands will try to strike but now will end today

There's progress now

Where there once was none

Where there once was none

Then everything came along [1]

*

I won't suffer, be broken, get tired, or wasted

Surrender to nothing, or will give up what I

Started and stop this, from end to beginning

A new day is coming, and I am finally free [2]

-Fai bei sogni stanotte-.

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