Non era mai stato in quel parco, almeno da quel che ricordava. Alessio cercò di far spazio ai ricordi, mentre camminava seguendo Pietro, ma nella sua memoria quel posto non trovò alcun riscontro.
"C'è sempre una prima volta per tutto".
Era un luogo insolito dove vedersi, il parco delle Rimembranze, almeno per loro due: nell'ultimo anno era capitato spesso per lui di fermarsi a casa di Pietro – quello che ai tempi dell'università era stato anche suo, in un certo senso-, o che Pietro venisse da lui per dargli una mano con i bambini in sere in cui Alice mancava. Ed era capitato anche di uscire insieme, magari per bere qualcosa o per una semplice passeggiata, ma non si erano mai ritrovati a camminare per quella zona di Venezia.
-Non è male qui- commentò a voce, mentre continuava a guardarsi intorno. Poteva essere un parco come un altro – pieno di alberi, di altre persone che camminavano o correvano, degli schiamazzi dei bambini, di coppie sedute alle panchine, di amici che parlavano animosamente-, ma era piuttosto sicuro che altrove non avrebbe potuto dare una lunga occhiata verso la laguna e al sole che stava pian piano tramontando. Le giornate stavano cominciando ad allungarsi, ma non ancora a sufficienza per arrivare alla sera con ancora la luce solare.
-Non ci sei mai venuto prima?- gli chiese Pietro, voltandosi indietro verso di lui.
-No- ammise Alessio, con una punta di rammarico – Tu sì?-.
A quella domanda Pietro non rispose. Non subito, almeno.
Continuò a camminare fino a quando non raggiunse una panchina, una delle poche libere, aspettando che Alessio lo raggiungesse prima di sedersi.
C'era un'atmosfera strana, si ritrovò a pensare Alessio, come se fosse carica d'attesa. Non aveva idea di cosa potesse aspettarlo, o se fosse qualcosa direttamente legato al coming out che Pietro aveva fatto sei giorni prima.
Forse doveva solo avere pazienza per scoprirlo.
Pietro non si girò verso di lui quando iniziò a parlare: tenne lo sguardo dritto davanti a sé, perso nell'orizzonte che avevano di fronte, i raggi aranciati del sole che stava scendendo che si riflettevano sulle acque della laguna.
-Io sì, ci sono già stato-.
Pietro sospirò a fondo, come se stesse facendo d'un tratto fatica a parlare.
-Solo una volta, in realtà- aggiunse dopo qualche secondo – Esattamente due anni fa. È il posto in cui ho visto Fernando per l'ultima volta, pochi giorni prima che se ne andasse-.
Alessio era stato sul punto di chiedergli, sia per cortesia che per curiosità, in quale altra occasione fosse stato in quel parco. Era evidente, ancora prima di sapere la risposta, che fosse un ricordo legato ad un evento particolare.
Ora capiva.
Si schiarì la gola, gli occhi che dardeggiavano sulla figura di Pietro:
-Sei sicuro di volere rimanere qui?-.
Era forse una domanda stupida, perché in fin dei conti non si erano ritrovati lì per caso. Pietro gli aveva proposto quell'uscita pomeridiana un paio di giorni prima, e quando era passato a prenderlo sotto casa, mezz'ora prima, era stato lui a fare strada. Alessio si era lasciato guidare, senza troppi pensieri, anche se aveva percepito da subito un'atmosfera diversa dal solito. Si era chiesto se potesse essere un po' d'imbarazzo dovuto al post coming out – e sarebbe stato pronto a fargli capire che non c'era assolutamente bisogno di sentirsi a quel modo, men che meno con lui-, ma ora capiva.
-Sì, non ho scelto questo posto a caso. È che ti volevo parlare di una cosa- Pietro, stavolta, non evitò ancora il suo sguardo, e si voltò verso di lui – Ti ricordi quando, due anni fa, dopo il funerale, ero venuto da te per farti gli auguri di compleanno?-.
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Walk of Life - Adulthood
General FictionLa vita a quasi trent'anni è fatta di tante cose: eventi felici ed eventi che ti mandano in crisi, successi ed insuccessi, traguardi personali e lavorativi, vecchi legami che cambiano e nuovi che nascono ... Giulia è convinta di saper navigare il ma...