-Ehi!- Filippo ci mise solo qualche secondo per andarle incontro, camminando a passi lunghi – Stai bene? Hai una faccia ... -.
Giulia si lasciò sfuggire un sorriso imbarazzato:
-Ho un po' corso per venire qui. Le gemelle non volevano lasciarmi andare- spiegò, alzando le spalle.
Per permettersi una serata fuori da soli, una volta ogni tanto, era sempre un po' un terno al lotto: Giulia non sapeva mai se al momento della separazione Caterina e Beatrice sarebbero state tranquille o sarebbero scoppiate a piangere.
Quella sera non le era servito nemmeno arrivare alla porta d'ingresso di Alessio ed Alice per scoprirlo: nel momento stesso in cui le aveva salutate, prima di uscire di nuovo, erano scoppiate in un pianto talmente disperato che a loro si erano uniti anche Christian e la piccola Federica. Giulia si era sentita così in colpa per lasciare quel caos ad Alessio ed Alice che aveva quasi accarezzato l'idea di non andarsene affatto.
-Erano agitate?- le chiese Filippo, la fronte aggrottata e l'aria vagamente apprensiva.
-Un po', ma si tranquillizzeranno- cercò di rassicurarlo Giulia, cercando di rasserenare allo stesso tempo anche se stessa.
Filippo sembrò un po' più calmo dopo quell'affermazione:
-Speriamo- disse, sospirando profondamente – Lo sai che certe ... -.
-Stai andando?-.
Giulia diresse lo sguardo nella direzione da cui proveniva la voce femminile, e a lei sconosciuta, che aveva appena interrotto Filippo. A pochi passi da loro, poco più indietro, vi era una giovane ragazza bionda, dall'aria vagamente nordica, che Giulia era sicura di non aver mai visto. Non aveva una conoscenza approfondita dei colleghi di Filippo – ne conosceva pochi e solo superficialmente-, ma era sicura che lei fosse tra i pochissimi che non aveva mai incontrato prima.
Filippo, invece, doveva conoscerla abbastanza bene per non arrabbiarsi di quell'intromissione improvvisa: si girò verso la bionda, con un sorriso di cortesia stampato in viso:
-Sì, sto uscendo a cena. A proposito ... - disse, interrompendosi un attimo e spostando velocemente lo sguardo da lei a Giulia – Questa è mia moglie Giulia. Lei è Linda, la nuova arrivata di cui ti ho accennato-.
Linda si avvicinò sorridendo, la mano destra già protesa verso Giulia quando ancora non erano sufficientemente vicine.
-Oh sì, giusto, ricordo- Giulia le strinse la mano, cordialmente – Molto piacere!-.
"Quindi è di lei che stava parlando Filippo settimane fa".
Aveva effettivamente un'aria molto giovane, come le aveva anticipato lui: dimostrava anche meno anni di quelli che aveva. Giulia la trovò particolarmente avvenente, nel fisico asciutto e alto, vestita forse un po' troppo elegantemente per il posto in cui si trovava.
-Piacere mio- Linda le riservò uno sguardo dolce, prima di indicare Giulia – Bel vestito, ti sta davvero bene-.
Per un attimo Giulia non ricordò nemmeno di essersi aperta il cappotto per non soffocare nel caldo, non appena aveva messo piede nel dipartimento. Si sentì arrossire appena, sotto l'attenzione dell'altra e di Filippo.
-Grazie- mormorò, lievemente in imbarazzo, abbassando lei stessa lo sguardo sul suo maglione lungo color verde scuro. Cercò di farsi venire in mente qualcosa di carino da dire per non sembrare scortese, pensando freneticamente mentre rialzava il viso.
-Filippo mi ha detto che ti sei appena trasferita da Torino. Come ti trovi qui?- chiese, sperando di non sembrare troppo invadente. Si chiese se fosse stata una buona mossa farle sapere che Filippo aveva parlato di lei con qualcun altro, ma cercò di allontanare quel dubbio.
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Walk of Life - Adulthood
General FictionLa vita a quasi trent'anni è fatta di tante cose: eventi felici ed eventi che ti mandano in crisi, successi ed insuccessi, traguardi personali e lavorativi, vecchi legami che cambiano e nuovi che nascono ... Giulia è convinta di saper navigare il ma...