PROLOGO

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Nives – 5 anni prima

- SMETTILA! - Riccardo urla di colpo, spaventandomi. Stavamo cenando in assoluto silenzio, come al solito, non capisco cosa io abbia potuto fare di sbagliato. - SMETTILA, CAZZO! -

- Non sto facendo niente... -

- Lo so che lo sai. - mette giù le posate, quasi rompendo il piatto. - Perché sei ancora qui? -

Le appoggio anch'io sul mio piatto, con molta più calma di lui. - Ora che hai tirato fuori il discorso... - vado a prendere la cartellina che avevo nascosto in un cassetto. - Tieni. -

La afferra e tira subito fuori i documenti per il divorzio che ho fatto preparare dall'avvocato. Ho dovuto corrompere le guardie di sicurezza, per poter uscire di casa, perché Riccardo non me lo permette in sua assenza. Non sono libera di uscire, di avere delle amiche, di vivere. Sono perennemente segregata in questa villa immensa, circondata da uomini pagati per eseguire i suoi ordini. Torino è una bella città, eppure non penso di averla mai visitata da quando ho sposato Riccardo Costa. Mi ha illusa, mi ha fatto credere di essere l'uomo che ogni donna sogna. Non mi sono mai interessati i soldi, vengo da una famiglia "normale". Lui era ed è tuttora un bell'uomo, ma dietro quella maschera si nasconde un mostro. Possiede una grande multinazionale con un fatturato a dir poco incredibile, vive per i suoi milioni, per quei numeri sul suo conto in banca che crescono ogni giorno di più.

E per Federica Giuliani. Il suo braccio destro. La sua amante. La donna che, probabilmente, ama davvero. È spietata e avida quanto lui, la malvagità è il filo conduttore delle loro vite. Sono fatti l'uno per l'altra, non c'è dubbio.

- Richiesta di divorzio... - Riccardo scoppia improvvisamente a ridere. Si sta letteralmente sbellicando. È costretto a tenersi lo stomaco, per poi asciugarsi le lacrime. - Ah, mia piccola e dolce fiocco di neve... - strappa i fogli perfettamente a metà, poi ancora a metà, fino a ridurli in coriandoli che mi lancia in faccia. - Non firmerò mai per il divorzio. -

L'avvocato mi aveva avvisata, ma ho voluto provarci comunque. - Voglio renderti libero di vivere con chi vuoi. -

- No, tu vuoi rendere libera te stessa, Nives. - la sua voce non ha più nessuna traccia di divertimento. - Ma stai dimenticando un particolare: anche Federica è sposata. -

Con Tancredi Ferrari. È il proprietario di una famosa catena di alberghi di lusso, gli "Heal's Hotel".

Heal. Cura.

- E lei non vuole concedergli il divorzio. - continua. - Quindi perché io dovrei farlo con te? -

- Riccardo... -

- Sei un'illusa, Nives. Non sarai mai al livello di Federica, ma sei bellissima. È questo che ti rende diversa da lei e indispensabile per me. -

Per i gala, per le cene, per le feste. Sono il suo giocattolino. Il suo premio da mostrare quando serve. - Sono stata un'illusa, hai ragione. -

- Bene, final... -

- Perché ho creduto alle tue parole. - lo interrompo. - Ho creduto alle tue bugie. Ti ho sposato perché ti amavo, ma poi mi hai mostrato il tuo vero volto. Sei un mostro, Riccardo. Il mondo non ti merita. -

Balza in piedi, rovesciando la sedia. - RIPETILO! -

- Sei un mostro. Un bastardo. Sei ricco solo grazie a tuo padre. -

Il primo schiaffo arriva senza preavviso, ma non mi coglie per niente di sorpresa. Quello che mi sorprende è che non lo abbia fatto quando ha letto i documenti. - TI HO DATO UNA VITA DI LUSSO! - sibila. - VIVI IN UNA VILLA DA CINQUE MILIONI DI EURO! - secondo schiaffo. Poi, spinge la mia sedia, facendomi cadere a terra. Batto la nuca sul pavimento, ma non reagisco. Sta per arrivare un calcio. - SEI FATTA PER TANCREDI FERRARI, SEI COME LUI! - ecco il calcio. Dritto nelle costole. - SIETE DUE FALLITI! -

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora