CAPITOLO 61 - Nives

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Tancredi ha insistito perché indossassi un abito verde. È stata l'unica richiesta. Perciò eccomi qui, con un vestito verde scuro, di lana e aderente. O meglio, fino a dieci settimane fa mi andava bene, ma la mia pancia ha iniziato a gonfiarsi leggermente. Secondo la teoria della forma, anche questo conferma che sia femmina, perché è rotonda e non a punta.

Dopo aver messo un paio di gocce di profumo e ravvivato i capelli, afferro il cappotto dal letto e lo raggiungo di sotto. Brando e Sophie sono usciti. Ormai lui è diventato la sua guardia del corpo ufficiale. Non la lascia sola nemmeno un attimo, anche se bisticciano in continuazione.

- Sono pronta! -

Tancredi esce dalla cucina, quasi strozzandosi con l'acqua che sta bevendo. Appoggia il bicchiere sul bancone, a bocca aperta.

Eppure è solo un vestito semplice, non ho nulla. Non sono neanche minimamente paragonabile alla sensualità. - C'è qualcosa che non va? -

- No. - si avvicina a me, passandomi le mani dietro la schiena. - Sei meravigliosa... -

- E tu sei particolarmente attraente, con questo maglione. - lascio scorrere le mani sul suo petto. Indossa un maglione grigio a collo alto, aderente sui pettorali e che mette in risalto la sua vita leggermente più sottile. - Potrei diventare gelosa, così. -

- Potrei avere un modo per rassicurarti. - ridacchia, mentre i suoi palmi scendono sulle mie natiche. - Abbiamo ancora un po' di tempo. -

- No, faremo tardi. -

- Faremo presto. -

- Non voglio fare presto. - gli avvolgo le braccia al collo. - Da quando ci sono Brando e Sophie, è sempre così. -

- Hai ragione. - mi bacia. - Ma adesso devi ascoltarmi. Volevo farlo una volta al ristorante, ma è un momento troppo importante. -

Mi acciglio. - Per cosa? -

Tira indietro uno sgabello, facendomi sedere. - Ti amo. -

- Anch'io. -

- Penso di essermi innamorato di te già quando sentivo solo pronunciare il tuo nome. Ho immaginato spesso il tuo viso e mi chiedevo chi fosse davvero Nives. - sorride appena. - Ma mai avrei pensato potesse essere così. - prende le mie mani nelle sue. - Sei davvero un angelo mandato dal cielo, amore mio. In passato mi sono spesso annoiato e ho maledetto le mie scelte. Da quando ci sei tu nella mia vita, ogni giorno è una scoperta più bella della precedente. Mi fai stare bene. Mi fai sentire vivo. Sei riuscita a curare tutto il dolore che mi stava lentamente uccidendo. Ti sei fidata di me, mi hai permesso di avvicinarmi a te e, spero, di curarti a mia volta. -

- È così. Ci sei riuscito, Tancredi. -

Mi bacia il dorso della mano. - La mia esistenza ha finalmente trovato un senso. Questa casa ha trovato la pace che prima non aveva. Era fredda, vuota, senza vita. E guardala adesso. Hai fatto tornare i colori dove una volta esisteva solo il nero. -

I miei occhi si riempiono di lacrime. - Tu hai fatto lo stesso con me. Mi hai dato tutto questo, amandomi incondizionatamente, mentre io... -

- Mentre tu stai per farmi il regalo più bello di tutta la mia vita. - appoggia la mano sulla mia pancia, prima di inginocchiarsi davanti a me. E solo ora capisco quale fosse il momento così importante di cui parlava poco fa.

- Ma... -

- Nives Scott... - prende un cofanetto di velluto verde dalla tasca dei pantaloni. - ...vorresti rendermi l'uomo più felice del mondo... - lo apre, rivelando un anello mozzafiato. Non è il classico diamante, ma uno smeraldo, circondato ai lati da tre fasce di piccoli diamanti, incastonati in una struttura in oro giallo. - ...accettando di diventare mia moglie? - sorride. - Beh, quando sarà possibile, ovviamente. -

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora