- Chi era? - Vittoria mi fissa con il suo sguardo da cagnolino curioso. - Su, forza, sputa il rospo. -
- Nives. -
- Bel nome. -
- La moglie di Riccardo Costa. -
Il suo sorriso svanisce di colpo. - Cosa!? -
- Calma, è nella mia stessa situazione. -
- In che senso? -
- Nel senso che Riccardo è stato con lei come Federica è stata con me. -
- Non puoi essere serio. -
- Vorrei non esserlo, credimi. - borbotto, sospirando. - Ma purtroppo è la verità. -
- Ed è lei la famosa donna? -
- Non è come hanno fatto intendere Brando e Ascanio. - appoggio il sacchetto che mi ha appena lasciato sul bancone. - Non c'è niente tra me e Nives. -
- Ma ti piace. - ridacchia. - Sei letteralmente corso da lei, quando l'hai vista. -
- Ho quarant'anni, non ho tempo per pensare all'attrazione fisica. -
- Trentanove. -
- Vittoria, no. -
- Dai, provaci almeno! Invitala a cena. O a pranzo. O a colazione. Quello che vuoi. Ma datti una possibilità. -
Nives ha vissuto l'inferno più di me, non posso. - No. -
- Bene, allora convincerò Brando. A lui non dispiacerà e sai bene che la differenza d'età non gli passa neanche per l'anticamera del cervello. -
- Sei seria? -
- Ovvio. -
- Sei peggio di lui e Ascanio messi insieme. -
- Può essere. - indietreggia verso la porta. - Ma ricordati le mie parole! -
- E tu non osare parlarne con il tuo fidanzato! -
- Sarò una tomba! - sventola una mano. - Ciao ciao! -
Ciao un corno. Se dovesse dirlo a mio fratello, poi lo saprebbe anche mia madre, poi i De Luca, poi ancora Arabella, si spargerebbe la voce fino a New York e per tutta Palermo. Già dicono tutti che Tancredi Ferrari è "lo scapolo di Palermo", ci manca solo che inventino qualche storia strana sul mio conto.
Ma Vittoria non ha torto. Sono attratto da Nives, è una bellissima donna, una di quelle rare bellezze senza filtri. È genuina. Vera.
- Pancia mia fatti capanna! - Brando entra nella hall, con un enorme sacchetto di Ninuzza tra le braccia. - Ne porto un paio a mamma, tu ne vuoi una? -
Fisso il mio sacchetto. Quello che mi ha portato Nives, per ringraziarmi e per convincermi a fare colazione. Il me egoista vorrebbe dirgli di portarle anche questa, inventando una scusa stupida. Ma lei non merita la mia indifferenza. - Ne ho già una. -
- Sei andato da Ninuzza? -
- No. -
- E chi te l'ha p... - sgrana gli occhi. - Oh! -
- Cosa? -
- Ho incontrato Nives, poco fa. Te l'ha portata lei, vero? -
- Sì... -
- Non voglio farti passare per idiota, ma sai che sta facendo lei il primo passo con te? -
- Ma quali primu passo? Finiscila cu chiste minchiate. -
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HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...