CAPITOLO 71 - Tancredi

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- Io? -

- Sì, tu... - guardo la faccia perplessa di mio fratello. - Scusa, questo è il tuo numero... - gli mostro il messaggio che mi ha inviato. - Lo hai mandato tu il messaggio, no? -

Lo legge, confuso. - La mia macchina funziona benissimo. Stavo per partire, in realtà. Ho solo tardato un po', perché non riuscivamo a calmare Zeno, credo abbia le coliche. Ma non... -

La mia vista si annebbia di colpo.

Come ho fatto a cadere in un tranello così banale?

Non capisci che alla fine ti abbandoneranno tutti, Nives?

Oh, no. No, no, no, no, NO!

- Tan! Dove vai! -

Sento la voce lontana di mio fratello, ma non posso proprio fermarmi. Devo assolutamente tornare in hotel. Devo fare presto. Nives potrebbe essere da sola. E proprio oggi, maledizione! Riccardo sarà già a Palermo, perché Michele ha rintracciato il suo volo. Due prenotazioni: lui e Federica.

- Cazzo... - salto subito in macchina, ma non ho nemmeno il tempo di mettere in moto.

- A casa tua. -

La canna fredda di una pistola e la voce di Federica mi fanno rabbrividire involontariamente. - Tu... - ringhio. - Dov'è lui? -

- Non ti riguarda. Metti in moto e vai verso casa tua. -

- No. -

Sblocca la sicura. - Metti in moto e vai verso casa tua. -

- Ho detto di n... -

Spara un colpo contro il sedile passeggero anteriore. - Parti. -

Riccardo l'ha cambiata davvero tanto. Non era così, una volta. Non così malvagia. - Dimmi dov'è Riccardo, prima. -

- Se io sono con te, dove pensi che sia lui? - ridacchia. - Ora parti e non osare fermarti all'hotel. - appoggia la punta ora rovente dell'arma sul mio collo. Stringo con forza i denti, trattenendo un gemito di dolore. - Vai. -

Metto in moto, ma decido comunque di passare per la strada dell'hotel. Davanti l'ingresso, rallento per guardare dentro. Nives è al bancone, a parlare con una cameriera.

Ok, almeno lei è ancora al sicuro.

Ma dove sarà Riccardo? È nascosto da qualche parte? E perché Michele non c'è? Gli avevo detto di rimanere con lei, mentre sarei andato a prendere Ascanio.

Ma se il messaggio di Ascanio era falso... - Cosa avete fatto a Michele? -

- Sta facendo sogni d'oro, amore mio. - mi accarezza la guancia, dal sedile posteriore. - Hai cambiato profumo... -

- Perché siete venuti qui? Lo so che non concederete mai il divorzio. -

- A cosa servirebbe firmare? È una cosa così inutile... -

- Tu volevi sposare Riccardo; avrebbe senso, no? -

- Hai usato la parola giusta: volevo. -

- E adesso non lo vuoi più? - svolto verso casa mia, spegnendo la macchina davanti al cancello. - Non vuoi più sposare Riccardo? Non vuoi più una vita con lui? -

- Tu vuoi sposare Nives solo perché si è fatta mettere incinta, invece. Voi del sud siete così tradizionalisti e patetici. -

- Ricordi come si fanno i figli, Federica? -

Mi afferra per i capelli, facendomi colpire la nuca contro il poggiatesta. - Non parlarmi di figli, Tancredi. Lascia che ti dia questo consiglio. -

- E perché? Tu non ne volevi. Non li hai mai voluti. -

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora