- Io? -
- Sì, tu... - guardo la faccia perplessa di mio fratello. - Scusa, questo è il tuo numero... - gli mostro il messaggio che mi ha inviato. - Lo hai mandato tu il messaggio, no? -
Lo legge, confuso. - La mia macchina funziona benissimo. Stavo per partire, in realtà. Ho solo tardato un po', perché non riuscivamo a calmare Zeno, credo abbia le coliche. Ma non... -
La mia vista si annebbia di colpo.
Come ho fatto a cadere in un tranello così banale?
Non capisci che alla fine ti abbandoneranno tutti, Nives?
Oh, no. No, no, no, no, NO!
- Tan! Dove vai! -
Sento la voce lontana di mio fratello, ma non posso proprio fermarmi. Devo assolutamente tornare in hotel. Devo fare presto. Nives potrebbe essere da sola. E proprio oggi, maledizione! Riccardo sarà già a Palermo, perché Michele ha rintracciato il suo volo. Due prenotazioni: lui e Federica.
- Cazzo... - salto subito in macchina, ma non ho nemmeno il tempo di mettere in moto.
- A casa tua. -
La canna fredda di una pistola e la voce di Federica mi fanno rabbrividire involontariamente. - Tu... - ringhio. - Dov'è lui? -
- Non ti riguarda. Metti in moto e vai verso casa tua. -
- No. -
Sblocca la sicura. - Metti in moto e vai verso casa tua. -
- Ho detto di n... -
Spara un colpo contro il sedile passeggero anteriore. - Parti. -
Riccardo l'ha cambiata davvero tanto. Non era così, una volta. Non così malvagia. - Dimmi dov'è Riccardo, prima. -
- Se io sono con te, dove pensi che sia lui? - ridacchia. - Ora parti e non osare fermarti all'hotel. - appoggia la punta ora rovente dell'arma sul mio collo. Stringo con forza i denti, trattenendo un gemito di dolore. - Vai. -
Metto in moto, ma decido comunque di passare per la strada dell'hotel. Davanti l'ingresso, rallento per guardare dentro. Nives è al bancone, a parlare con una cameriera.
Ok, almeno lei è ancora al sicuro.
Ma dove sarà Riccardo? È nascosto da qualche parte? E perché Michele non c'è? Gli avevo detto di rimanere con lei, mentre sarei andato a prendere Ascanio.
Ma se il messaggio di Ascanio era falso... - Cosa avete fatto a Michele? -
- Sta facendo sogni d'oro, amore mio. - mi accarezza la guancia, dal sedile posteriore. - Hai cambiato profumo... -
- Perché siete venuti qui? Lo so che non concederete mai il divorzio. -
- A cosa servirebbe firmare? È una cosa così inutile... -
- Tu volevi sposare Riccardo; avrebbe senso, no? -
- Hai usato la parola giusta: volevo. -
- E adesso non lo vuoi più? - svolto verso casa mia, spegnendo la macchina davanti al cancello. - Non vuoi più sposare Riccardo? Non vuoi più una vita con lui? -
- Tu vuoi sposare Nives solo perché si è fatta mettere incinta, invece. Voi del sud siete così tradizionalisti e patetici. -
- Ricordi come si fanno i figli, Federica? -
Mi afferra per i capelli, facendomi colpire la nuca contro il poggiatesta. - Non parlarmi di figli, Tancredi. Lascia che ti dia questo consiglio. -
- E perché? Tu non ne volevi. Non li hai mai voluti. -
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HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...