CAPITOLO 20 - Tancredi

77 8 3
                                    

Paige ha rubato il prototipo di Vittoria. Pedro ha uomini nella Yakuza e se qualcuno conosce la storia di Junko Furuta sa bene di cosa siano capaci. È troppo, cazzo. Troppo. Ma se ci penso, rischio di impazzire.

Nives. È a lei che devo pensare. Alla notte meravigliosa che abbiamo passato. A tutti i baci, le carezze, le parole. Al suo profumo. Al suo corpo incollato al mio, mentre dormiva beata.

- Quantu cazzu jè jàuta, chista màchina? - Ascanio che borbotta mi riporta alla realtà. Sta cercando di salire sulla mia auto, ma con le stampelle e il tutore non deve essere semplice. - Proprio una stupida Maserati gigante dovevi sceglierti?! -

Disse quello che aveva una Ferrari solo per vantarsi del suo cognome. Mi metto dietro di lui, spingendolo per il retro delle cosce. - Fai leva con la gamba buona, però. -

Brando coglie l'occasione per sfotterlo. - Oh, issa! - esclama, ridendo. - Dai, nonnetto. -

- Spero ti rompa una gamba anche tu. - brontola, allacciando la cintura. - Poi sarò io a ridere. -

Metto in moto, partendo solo quando l'auto dei De Luca è già a una certa distanza. Ne abbiamo un'altra dietro, che dovrebbe guardarci le spalle. Perché siamo in pericolo e non possiamo andarcene da soli in santa pace.

E non mi rendo conto di parlare da alta voce. - Mi sento in gabbia. -

- Pensa che Vittoria è davvero in gabbia. -

- Hai ricevuto altri video? -

- Sì. Pedro l'ha presa a calci. L'ha chiusa in una stanza sudicia, quel figlio di puttana. Sicuramente non le darà né da mangiare, né da bere. - come Junko Furuta. - Aveva i pantaloncini sbottonati... - lo sento esitare. - Ma, se la stava picchiando, è perché non gli ha permesso di fare quello che voleva. -

Non glielo permetterebbe mai. - Quella è la nostra Vittoria, fratellino. -

- Già... - ha un sussulto. - EH!? -

- E dai. - ridacchio. Se solo sapessi, caro fratellino, che ho Nives a casa ad aspettarmi, non faresti tanto il geloso. - Lo so che è off-limits, rilassati. -

- Aspetta, vuoi insinuare che... -

- Che se non fosse stata la tua ragazza, ci avrei provato? - decido di farlo arrabbiare un po'. Vittoria è come una sorella e no, non è il mio tipo. In me è nata una certa passione per le bionde, adesso. - Sì. -

- Beh, allora dovresti dividerla con me. - si intromette Brando.

- Ha dieci anni più di te! - sbotta Ascanio.

- E allora? Ha esperienza. -

Gli punta la stampella contro. - Di Tancredi potrei anche fidarmi, ma di te no! -

- Perché sono uguale a te? - ridacchia. - Sei stato tu a farmi entrare nel meraviglioso mondo delle donne, fratellone. -

- Maledetto quel giorno. -

Sto per ridere del loro battibecco, quando vedo l'auto dei De Luca venire colpita da un SUV nero e ribaltarsi più volte su sé stessa. Inchiodo di colpo, prima che possa finirci addosso.

Ascanio mi afferra per il braccio. - Accelera. -

- Eh? -

- Parti, cazzo! -

- Ma dobbiamo aiutarli! -

- Ci penseranno quelli dietro di noi! ACCELERA, TAN! -

Giurami che non ti faranno davvero del male. E che non ti succederà niente.

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora