CAPITOLO 81 - Nives

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Sto morendo di ansia. Letteralmente.

Eppure, è la seconda volta che compio questo passo. Certo, la prima non è stata chissà quale meraviglia. Non era tutto perfetto come oggi. E non tornerò indietro con la memoria. È tutto nel passato, adesso. Davanti a me ci sono solo il presente e il futuro.

Un vagito della mia bambina mi fa sorridere. È stesa sul letto, nel suo vestitino identico al mio, a sgambettare come una matta. - Sei pronta, amore mio? - la prendo in braccio, baciandole la guancia. - Andiamo da papà! -

Ride, agitando le manine.

- Andiamo, allora! - esco dalla stanza, per raggiungere mio padre. - Siamo pronte. -

- Oh! - papà si avvicina a noi, abbracciandoci. - You two are so beautiful... -

- Grazie, papà. - bacio anche lui sulla guancia. - Ma adesso portami da Tancredi, perché non ce la faccio più. -

- Dafne viene con me! - Sophie me la ruba dalle braccia. - Entrerà con Zeno. -

- Ma... -

- Fidati. - ridacchia, scappando via.

- Andiamo. - mio padre mi tiene stretta, come se temesse io possa sparire da un momento all'altro, mentre ci avviamo verso l'uscita. - Oh, guarda! - mi indica la finestra, dalla quale è stata spostata appena la tenda. Il figlio di Luca sta trascinando un piccolo carretto con Zeno e Dafne all'interno. Sono adorabili! Potrei sciogliermi sul posto. Non vedo Tancredi da qui, però.

- Sbrighiamoci, papà. -

- Non sei mai stata così impaziente. - si lascia andare ad una risata divertita. - Eppure, non lo vedi solo da ieri sera. -

- Mi sembra passata una vita. -

- Allora corriamo subito da lui. -

- Aspetta. - lo trattengo, prima che le porte si aprano. - Aspetta. -

- Cosa c'è? -

- Ti voglio bene. -

- Anch'io, bambina. -

- Ok, andiamo. -

Papà bussa due volte ed ecco che, come per magia, i due battenti si spalancano davanti a noi. Vengo momentaneamente accecata dai raggi del sole, ma poi diventa tutto più nitido e reale. Il tappeto verde al centro, tutti gli invitati ai lati, seduti sulle loro sedie bianche, i petali di rosa a terra, è tutto così perfetto...

- Ci stai ripensando? -

- Oh, stop it! - ridacchio, facendo un passo in avanti. E finalmente lo vedo.

Tancredi è in fondo alla navata improvvisata, nel suo meraviglioso abito scuro. A volte mi chiedo se non sia tutto un sogno, una pura invenzione del mio cervello. Poi, però, lo tocco, assaporo i suoi baci, annuso il suo profumo e mi rendo conto che è tutto vero. Tancredi Ferrari esiste e sto per sposarlo.

Mentre ci avviciniamo, sento gli occhi bruciare di lacrime, mentre i suoi le lasciano andare senza restrizioni. Abbraccia velocemente mio padre, prima di tirarmi in fretta su il velo. - Dio, quanto sei bella... -

- Anche tu, amore mio. -

Mi bacia la fronte, non potendo fare altro per il momento. - Sei pronta? -

- Prontissima. E tu? -

- Prontissimo. -

- Bene. - Michele si schiarisce la voce. - Nives, sei splendida, lo sai? Sicura di voler sposare lui? -

- Piantala. - Tancredi lo guarda di traverso. - Non ti ci mettere anche tu. -

Dietro di lui, i suoi fratelli scoppiano a ridere.

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora