Sto morendo di ansia. Letteralmente.
Eppure, è la seconda volta che compio questo passo. Certo, la prima non è stata chissà quale meraviglia. Non era tutto perfetto come oggi. E non tornerò indietro con la memoria. È tutto nel passato, adesso. Davanti a me ci sono solo il presente e il futuro.
Un vagito della mia bambina mi fa sorridere. È stesa sul letto, nel suo vestitino identico al mio, a sgambettare come una matta. - Sei pronta, amore mio? - la prendo in braccio, baciandole la guancia. - Andiamo da papà! -
Ride, agitando le manine.
- Andiamo, allora! - esco dalla stanza, per raggiungere mio padre. - Siamo pronte. -
- Oh! - papà si avvicina a noi, abbracciandoci. - You two are so beautiful... -
- Grazie, papà. - bacio anche lui sulla guancia. - Ma adesso portami da Tancredi, perché non ce la faccio più. -
- Dafne viene con me! - Sophie me la ruba dalle braccia. - Entrerà con Zeno. -
- Ma... -
- Fidati. - ridacchia, scappando via.
- Andiamo. - mio padre mi tiene stretta, come se temesse io possa sparire da un momento all'altro, mentre ci avviamo verso l'uscita. - Oh, guarda! - mi indica la finestra, dalla quale è stata spostata appena la tenda. Il figlio di Luca sta trascinando un piccolo carretto con Zeno e Dafne all'interno. Sono adorabili! Potrei sciogliermi sul posto. Non vedo Tancredi da qui, però.
- Sbrighiamoci, papà. -
- Non sei mai stata così impaziente. - si lascia andare ad una risata divertita. - Eppure, non lo vedi solo da ieri sera. -
- Mi sembra passata una vita. -
- Allora corriamo subito da lui. -
- Aspetta. - lo trattengo, prima che le porte si aprano. - Aspetta. -
- Cosa c'è? -
- Ti voglio bene. -
- Anch'io, bambina. -
- Ok, andiamo. -
Papà bussa due volte ed ecco che, come per magia, i due battenti si spalancano davanti a noi. Vengo momentaneamente accecata dai raggi del sole, ma poi diventa tutto più nitido e reale. Il tappeto verde al centro, tutti gli invitati ai lati, seduti sulle loro sedie bianche, i petali di rosa a terra, è tutto così perfetto...
- Ci stai ripensando? -
- Oh, stop it! - ridacchio, facendo un passo in avanti. E finalmente lo vedo.
Tancredi è in fondo alla navata improvvisata, nel suo meraviglioso abito scuro. A volte mi chiedo se non sia tutto un sogno, una pura invenzione del mio cervello. Poi, però, lo tocco, assaporo i suoi baci, annuso il suo profumo e mi rendo conto che è tutto vero. Tancredi Ferrari esiste e sto per sposarlo.
Mentre ci avviciniamo, sento gli occhi bruciare di lacrime, mentre i suoi le lasciano andare senza restrizioni. Abbraccia velocemente mio padre, prima di tirarmi in fretta su il velo. - Dio, quanto sei bella... -
- Anche tu, amore mio. -
Mi bacia la fronte, non potendo fare altro per il momento. - Sei pronta? -
- Prontissima. E tu? -
- Prontissimo. -
- Bene. - Michele si schiarisce la voce. - Nives, sei splendida, lo sai? Sicura di voler sposare lui? -
- Piantala. - Tancredi lo guarda di traverso. - Non ti ci mettere anche tu. -
Dietro di lui, i suoi fratelli scoppiano a ridere.
STAI LEGGENDO
HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...