CAPITOLO 54 - Nives

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Pensi davvero che me ne starò buono, fiocco di neve?

Hai solo quel povero illuso di Ferrari, non ce la farai mai.

Ho ancora io il controllo.

Fisso lo schermo del mio cellulare, sospirando. In altre circostanze mi sarei abbattuta, ma adesso...beh, adesso ho una ragione in più per combattere.

Tocco discretamente la mia pancia ancora non visibile, nel punto in cui si trova il mio bambino. O bambina, come dice Tancredi.

È vero, forse ha ancora controllo su di me, ma ce la farò. Vincerò io, alla fine. Riccardo verrà distrutto, così come lui ha distrutto la mia carriera.

- Ehi. - Vittoria viene a sedersi accanto a me, sul divano. Siamo tutti a cena da Elena, tranne Brando che è rimasto a casa con mia sorella. Sophie non è ancora pronta a conoscere tutti, ha paura di uscire perché pensa che Riccardo la stia controllando.

- Ciao, Vittoria. - le sorrido, mettendo via il telefono. - Come va? -

- Lievito ogni giorno di più. - borbotta, toccandosi la pancia già rotonda. - Mancano ancora cinque mesi, eppure mi sembra di essere una balena. -

- Ma non è vero. -

- Non mi entra più nulla... -

- Ti entrerà tutto, una volta partorito, non preoccuparti. -

- Mmh... - annusa l'aria. - Lo senti questo profumino? -

- Oh, sì. - ridacchio. - Come si potrebbe non sentire l'odore degli anelletti di Elena? -

- Giusto. - ridacchia. - Tu come stai? Va tutto bene? -

- Sì, va tutto bene. - ed è vero, a parte l'intoppo Riccardo. - E per quella cosa? Come stai? -

- Meglio. E lo dico davvero. Avevi ragione, la gravidanza mi sta aiutando. E le tisane, così come le uscite. Mi tengo sempre impegnata e mi fa bene. Andremo in vacanza a Vienna, per Natale. -

- Dicono sia magica, in quel periodo. -

- Già. - accarezza dolcemente il suo ventre. - Abbiamo scoperto il sesso. -

- Davvero? - la mia gioia è più che evidente.

- Sì. Lo annunceremo durante la cena. -

- Ti dico che funzionerà. - Tancredi entra dalla porta principale, seguito da Ascanio. Erano alla reception, in attesa di Luca. - Ha senso. -

- No, non ha senso. - borbotta suo fratello. - Quei nomi sono orrendi. -

- Ma fanno parte della cultura buddhista. -

- Ti sembro buddhista, per caso? -

- Quando ti vesti per il circo, sì. Senza offesa per i buddhisti. -

- Si chiama moda, vecchiaccio. Moda. -

- Per il circo. -

Vittoria e io scoppiamo a ridere. È sempre divertente vederli bisticciare, devo ammetterlo. Tranne per loro due.

Ascanio è il primo a raggiungerci. A raggiungere la sua futura moglie, in realtà. - Che avete da ridere? -

- A volte mi chiedo se siate davvero fratelli. - ridacchia lei. - Sembrate una vecchia coppia sposata. -

- Per carità. - borbotta Tancredi, sedendosi accanto a me. - Non lo sopporterei come moglie, mi ricorda la mia ex. -

- MI HAI APPENA PARAGONATO A QUELLA BEFANA?! -

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora