CAPITOLO 25 - Tancredi

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Sono chiuso nel jet dei De Luca da troppo tempo, per i miei gusti. In più, il fatto che mio fratello e Vittoria siano chiusi nella cabina, mi fa sentire ancora di più la mancanza di Nives.

- Eccoli qui... - James ridacchia, prima di sospirare. - Ascanio, così mi fai preoccupare. -

Mio fratello si acciglia. - Perché? -

- Dieci minuti. Nemmeno una coppia sposata, con tre figli piccoli, ci mette così poco. -

- Ogni riferimento è puramente casuale, James? -

- Ovviamente. -

- In vecchiaia si dura di più, ve lo dico. - Alberto fallisce con il suo occhiolino.

Decido di gettare un po' di benzina sul fuoco. - Anche quando si è a un passo dai quaranta, in realtà. -

E lo confermo. Le notti con Nives durano sempre parecchio.

- Per non parlare dei venti... - ridacchia Brando.

- Ok, piantatela. - Ascanio si mette seduto. - Stavamo parlando di una cosa. -

- Del sistema riproduttore maschile e femminile? - James gli dà una gomitata. - Vi siete decisi a dare dei cuginetti ai miei figli? -

- Ci sta già pensando Anna. - Vittoria prende posto accanto a mio fratello. - C'è tempo. -

Figli. Un tema di cui non ho mai parlato davvero.

- Hai solo un anno meno di me, Vittoria. -

- E allora? -

- Non volete sposarvi, non volete figli. Che farete da vecchi? -

- Come sei all'an... - l'aereo inizia a vibrare di colpo. - Che succede? -

- Stiamo prendendo tuo fratello. -

- Ma mi avevate detto che era tornato a Parigi. -

- Esatto. -

- Non vi seguo. Siete tutti così enigmatici, oggi. -

- Tempo al tempo, bìedda ri ziu. - Alberto si alza in piedi. - Restate qui, vado io a prenderlo. -

Non appena esce dal jet, Vittoria mette James sotto torchio. Mi piace quando è arrabbiata con lui. Sa tenere a bada i mafiosi, almeno. - Parla. -

- Non so niente. -

- James. -

- Stai per scoprirlo. -

- Allora lo sai. -

- Non mettermi in difficoltà. -

- Sono stufa dei segreti! Portano solo guai, non lo capite?! -

Non potrei essere più d'accordo con lei.

- Che hai da sbraitare? - Vittorio entra nell'aereo, sedendosi sull'unico sedile libero. Ha una pessima cera.

- Vittorio, che diavolo sta succedendo? -

- Non riguarda te, se proprio vuoi saperlo. - consegna un foglio a James. - Tutto tuo. -

Basta, cazzo. - Che cos'è? - la mia voce è infastidita. - Vittoria ha ragione, ci state nascondendo qualcosa. -

- Tempo al tempo, Tancredi. - Alberto si versa un dito di Whisky. - Perché avete tutta questa fretta? -

Mi viene da ridere. - Forse perché il progetto di mio padre è saltato in aria? -

- Ne sei proprio sicuro? -

- SMETTETELA! - lo sfogo di Vittoria ci coglie tutti di sorpresa. - Zio Alberto, parla, santo cielo! -

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora