Non ho chiuso occhio nemmeno stanotte. Non dormo da tre giorni, ormai. Ho la perenne sensazione di essere osservata da qualcuno che io non riesco a vedere. Probabilmente è solo suggestione, dopo quello che ci ha detto Michele. Sto diventando paranoica, non lo posso negare.
- Sali da mia madre. - Tancredi mi bacia il collo, quando la reception è vuota. - Sei troppo stanca, non ti fa bene lavorare. -
- Ti preoccupi troppo, sai? -
- Mi preoccupo per le persone che amo, è normale. - mi accarezza la pancia. - Come sta la nostra Dafne? Si muove tanto? -
- Oggi è più calma. - ridacchio, quando la sento agitarsi. - Ma ormai ti riconosce e si muove quando sei nei paraggi. -
- Riconoscerà la mia voce una volta nata, vero? -
- Certo. -
Mi lascia andare, quando Sophie ci raggiunge. - Test fatto! - esclama.
- Com'era? - le chiedo, curiosa. - Hai avuto difficoltà? -
- Non con le tue ripetizioni. Credo di essere passata, ma aspettiamo i risultati per cantare vittoria. - si appoggia al bancone. - Ma avevo un dubbio su una domanda. -
- Quale? -
- Era così: "Quale combinazione di fattori causa sicuramente un aumento della velocità di una reazione?" -
Ci penso su, cercando di ricordare le lezioni di chimica. - Mmh... - mi sembra quasi di sentir parlare il mio vecchio professore del liceo. - Aumento della temperatura e aumento della concentrazione dei reagenti. -
- Bingo! Ho scelto la risposta giusta. -
- Tan, posso prendere la tua... - Brando si ferma al centro dell'ingresso, quando vede Sophie. Si guardano, ma nessuno dei due apre bocca.
- La mia auto? - ridacchia Tancredi. - Non credi sia ora di comprartene una tua? -
- Ci sto lavorando. - si avvicina anche lui al bancone. - Allora? -
- Dove devi andare? -
- In un posto. Te la riporto entro ora di cena. -
- Va bene... - gli consegna la chiave. - Mi raccomando. -
- Sì, sì. - sfiora il braccio di mia sorella, mentre si volta per andarsene. Lei sussulta e si copre la parte con la mano. Non è più la stessa, da quando con Brando le cose sono andate male. Mi dispiace vederla così. Spero possa riprendersi del tutto, quando la questione con Riccardo sarà finita. È giovane, deve godersi i suoi anni e viverli nella spensieratezza più assoluta.
- Brando? - Tancredi lo richiama, prima che raggiunga la porta.
- Che c'è? -
- Dimentichi qualcosa. -
- Che cosa? -
Indica discretamente mia sorella. - Le buone maniere. -
Il piccolo Ferrari torna indietro, guardando Sophie. - Ciao. -
Mia sorella ingoia a fatica, abbassando lo sguardo. - Ciao. -
- Posso andare, adesso? -
- Non... -
- Lascia perdere. - la mia sorellina sbuffa sonoramente. - Sul serio. -
- Non posso che darle ragione. - Brando ci fa un cenno con la mano. - Ci vediamo stasera. -
- Vado anch'io. -
- No. - la trattengo per un braccio. - Vuoi venire con me a salutare Elena? Ha preparato la torta di mele che ti piace tanto. -
STAI LEGGENDO
HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...