CAPITOLO 68 - Nives

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Non ho chiuso occhio nemmeno stanotte. Non dormo da tre giorni, ormai. Ho la perenne sensazione di essere osservata da qualcuno che io non riesco a vedere. Probabilmente è solo suggestione, dopo quello che ci ha detto Michele. Sto diventando paranoica, non lo posso negare.

- Sali da mia madre. - Tancredi mi bacia il collo, quando la reception è vuota. - Sei troppo stanca, non ti fa bene lavorare. -

- Ti preoccupi troppo, sai? -

- Mi preoccupo per le persone che amo, è normale. - mi accarezza la pancia. - Come sta la nostra Dafne? Si muove tanto? -

- Oggi è più calma. - ridacchio, quando la sento agitarsi. - Ma ormai ti riconosce e si muove quando sei nei paraggi. -

- Riconoscerà la mia voce una volta nata, vero? -

- Certo. -

Mi lascia andare, quando Sophie ci raggiunge. - Test fatto! - esclama.

- Com'era? - le chiedo, curiosa. - Hai avuto difficoltà? -

- Non con le tue ripetizioni. Credo di essere passata, ma aspettiamo i risultati per cantare vittoria. - si appoggia al bancone. - Ma avevo un dubbio su una domanda. -

- Quale? -

- Era così: "Quale combinazione di fattori causa sicuramente un aumento della velocità di una reazione?" -

Ci penso su, cercando di ricordare le lezioni di chimica. - Mmh... - mi sembra quasi di sentir parlare il mio vecchio professore del liceo. - Aumento della temperatura e aumento della concentrazione dei reagenti. -

- Bingo! Ho scelto la risposta giusta. -

- Tan, posso prendere la tua... - Brando si ferma al centro dell'ingresso, quando vede Sophie. Si guardano, ma nessuno dei due apre bocca.

- La mia auto? - ridacchia Tancredi. - Non credi sia ora di comprartene una tua? -

- Ci sto lavorando. - si avvicina anche lui al bancone. - Allora? -

- Dove devi andare? -

- In un posto. Te la riporto entro ora di cena. -

- Va bene... - gli consegna la chiave. - Mi raccomando. -

- Sì, sì. - sfiora il braccio di mia sorella, mentre si volta per andarsene. Lei sussulta e si copre la parte con la mano. Non è più la stessa, da quando con Brando le cose sono andate male. Mi dispiace vederla così. Spero possa riprendersi del tutto, quando la questione con Riccardo sarà finita. È giovane, deve godersi i suoi anni e viverli nella spensieratezza più assoluta.

- Brando? - Tancredi lo richiama, prima che raggiunga la porta.

- Che c'è? -

- Dimentichi qualcosa. -

- Che cosa? -

Indica discretamente mia sorella. - Le buone maniere. -

Il piccolo Ferrari torna indietro, guardando Sophie. - Ciao. -

Mia sorella ingoia a fatica, abbassando lo sguardo. - Ciao. -

- Posso andare, adesso? -

- Non... -

- Lascia perdere. - la mia sorellina sbuffa sonoramente. - Sul serio. -

- Non posso che darle ragione. - Brando ci fa un cenno con la mano. - Ci vediamo stasera. -

- Vado anch'io. -

- No. - la trattengo per un braccio. - Vuoi venire con me a salutare Elena? Ha preparato la torta di mele che ti piace tanto. -

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora