CAPITOLO 73

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C'era una volta una spiaggia. Ma non una spiaggia normale. Una spiaggia immensa, con un mare cristallino, la sabbia bianca e il cielo più azzurro che potesse mai esistere. L'unico suono, era quello delle onde che si infrangono sugli scogli.

Una spiaggia popolata da una sola persona, che in quel momento ne attendeva un'altra, impaziente.

Non appena la vide arrivare, si avviò subito verso di lei. - Sei qui. -

- Sì...ha mantenuto la promessa. -

- Vieni, devo raccontarti una cosa. - la prese per mano, iniziando a camminare lungo la riva. - Sai, è stato molto forte. Ti ama così tanto, da aver mantenuto la promessa, nonostante gli sia costato davvero molto. -

- Già... -

- Si chiamerà Dafne, allora? Avevo indovinato... -

- Tu lo hai sempre saputo. -

- Oh, sì. -

- Spero riuscirà ad andare avanti, anche senza di me. -

- Sai, Nives, questo non è davvero il paradiso. Non è questo l'aldilà. -

- E cos'è? -

- Da qui si arriva lì, ma è più una sorta di mondo di mezzo. Questa è la spiaggia delle seconde opportunità. -

- Seconde opportunità? -

- Non vuoi vedere crescere tua figlia? E non vuoi sposare mio figlio? -

- Ma...ma io credevo di essere... -

- No, no. - riprese a camminare. - Tu non sei ancora morta. -

- Ma tu... -

- Io sì. Diciamo che... - ci pensò su, sorridendo. - Ecco, i piani alti, chiamiamoli così, mi hanno chiesto di venire qui. Alla fine di questa passeggiata, o verrai con me, o tornerai da Tancredi. - le accarezzò dolcemente la mano. - Ne hai passate davvero tante, eh? Quanto dolore hai dovuto sopportare? -

- Mi dispiace far soffrire così tanto anche Tancredi, adesso. -

- Lo sai che ad ogni morte corrisponde sempre una nuova vita? -

- Si dice così, sì. - Nives sorrise. - Vuoi dire che Dafne vivrà? -

- Oh, no. Voglio dire che "tu" vivrai. -

- Io? -

- Ci sarà una morte, tra poco. Una morte che ti permetterà di tornare a casa, ragazza mia. Perché tu "devi" tornare a casa, hai capito? -

- Ma... -

- Guarda. - le indicò un punto dell'oceano. - Guarda lì. -

Nives vide comparire dall'acqua il corpo di Riccardo. Istintivamente, fece alcuni passi indietro. - No... -

- Vuoi che se ne vada? -

- Sì... -

- Allora, raggiungilo. -

- No, non voglio. -

- Raggiungilo, Nives. Combatti. Solo così potrai mandarlo via. -

- Non posso. - singhiozzò. - Ho paura. -

- Ci sono io con te. Vieni. - la prese nuovamente per mano, facendola entrare in acqua. Quando il livello fu abbastanza alto, la lasciò andare.

- NO! - gridò lei. - TI PREGO, TORNA QUI! -

- Vai, Nives! Vai! -

Lei fece un altro piccolo passo in avanti. Il mare divenne improvvisamente una tempesta. Le onde la colpivano ovunque, mentre Riccardo rimaneva immobile davanti a lei.

- DEVI SUPERARLO, NIVES! - la voce a riva la spinse ad andare ancora più avanti. - BRAVA, COSÌ! -

Un passo dopo l'altro, Nives attraversò il corpo di Riccardo, facendolo svanire tra le onde impazzite. Sentì delle urla strazianti di dolore, qualcosa che la fece rabbrividire ancora di più. Poi l'acqua svanì e si ritrovò di nuovo sulla sabbia immacolata.

- Ce l'hai fatta! Ce l'hai fatta! -

- Ce l'ho fatta... - sussurrò.

- Brava, Nives! -

- Ma ora...ora che succederà? -

Indicò qualcosa alle sue spalle. - Ora devi proseguire da sola, in quella direzione. -

- Da sola? -

- Sì. Io non posso più tornare lì. -

- Ma...ma ci sarai comunque, vero? -

- Io non vi lascerò mai, Nives. - le accarezzò il viso. - Puoi dire ad Elena che la amo tanto? E che sta invecchiando proprio bene. -

- Io...grazie... - lo abbracciò. - Grazie. -

- Torna a casa, adesso. -

- Sì. -

Le baciò la fronte. - Ciao, Nives. -

- Ciao, Manfredi. -

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora