MICHELE: Giulio è morto. Si è impiccato nell'ufficio di casa sua.
Tutti i contratti falsi sono spariti.
Fisso impietrito lo schermo del mio cellulare, senza riuscire a compiere il minimo gesto. Non è possibile. Ditemi che è solo un brutto sogno e che sto per svegliarmi.
Ma non è un brutto sogno.
Questo orrore è la realtà.
Forse ho sottovalutato Riccardo. Forse non lo conosco nemmeno come credo. Forse...forse avrei davvero dovuto chiedere aiuto ai De Luca. Ma non voglio spargimenti di sangue, perché è così che finirebbe se dovessi metterli in mezzo.
- Eppure un morto c'è... - bisbiglio, passandomi una mano sul viso.
Non so davvero cosa fare, adesso. So per certo che Giulio non si è impiccato di sua spontanea volontà. So che c'entra Riccardo, indirettamente o...direttamente.
Ma arriverebbe a tanto, pur di vincere?
- Certo che arriverebbe a tanto. - mi rispondo da solo. - Ha quasi ucciso Nives, in fondo. -
Nives.
Non deve saperlo. Non ora che è incinta. Non posso permettere che succeda qualcosa a lei e al bambino.
Salto sulla sedia, quando il cellulare inizia a squillare. È Michele.
- Tan, puoi parlare? -
- Sì... -
- Hai letto il mio messaggio? -
- Purtroppo sì. -
- Riccardo ha fatto sparire tutti i contratti. Nel vero senso della parola. -
- Che vuoi dire? -
- Li ha bruciati. Non abbiamo più prove, ormai. Almeno, non per incastrarlo con la multinazionale. -
- Cosa possiamo fare? Non so dove sbattere la testa. -
- Pensiamo ad annientarlo per ciò che ha fatto a... -
- Mi hai detto che le prove non bastano! - sbotto. - Serve la sua confessione. - mi sfugge una risata amara, o forse di frustrazione. - E non è così stupido da servircela su un piatto d'argento. -
- Lo so. -
- Quindi nemmeno tu hai un piano. -
- Non proprio. Vorrei chiedere aiuto ai piani alti, ma è probabile che qualcuno li abbia già interpellati. -
- Sicuramente. -
Lo sento picchiettare la penna sulla scrivania. - Non so, Tan, sento che c'è qualcosa che non torna. -
Mi acciglio. - In che senso? -
- Giulio aveva detto di avere i contratti falsi in casa sua? -
- Tu mi avevi detto che teneva da qualche parte i documenti originali, no? -
- Sì, ma Giulio mi aveva detto di non tenerli in casa. Li aveva nascosti in una cassaforte della banca. -
- Pensi che Riccardo abbia corrotto anche la banca? -
- Potrebbe averci provato, ma dubito abbiano commesso un reato così grande. -
- Temo di non seguirti, adesso. -
- Premetto che è solo una semplice ipotesi, ma ascoltami bene: Giulio è venuto qui a confessare tutto, Riccardo lo ha scoperto ed è andato da lui. Hanno discusso, Giulio ha fatto intendere che i contratti non si trovavano in casa sua, allora Riccardo è andato dalla banca per cercare di corromperli e farseli consegnare, ma ha fallito. Quindi torna da Giulio, discutono di nuovo, lo droga e lo impicca, facendo credere a tutti che sia stato un disperato gesto volontario perché non poteva più lavorare a causa sua. Poi prende dei fogli alla rinfusa, li getta sul tavolinetto da caffè e li brucia, così noi crederemo che sono i contratti falsi e ci arrenderemo. -
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HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...