Mi piace questa normalità. È domenica sera e siamo appena tornati a casa, dopo aver passato la giornata intera in hotel. A nessuno dei due va di cucinare, perciò stiamo aspettando le pizze stesi comodamente sul divano.
- Sei stanca? -
- Non troppo. - appoggio la testa sul suo petto, inspirandone il profumo. - E tu? -
- Dipende. -
- Da cosa? - ridacchio.
- Da tante cose. - ride anche lui. - No, in realtà sono stanco, ma non esageratamente. -
- Non è stata una giornata particolarmente pesante. -
- Sì, è vero. Con il freddo, le persone diventano più calme. -
Improvvisamente, sentiamo suonare il campanello di casa. Tancredi ha lasciato il cancelletto aperto, in modo che il fattorino potesse entrare.
- Vado io. - si alza, prendendo i soldi dal suo portafogli. Ma, quando apre, tutto il mondo intorno a me inizia a girare ad una velocità vertiginosa.
Non è possibile quello che vedo.
Non è proprio possibile.
Forse mi sono addormentata e questo è solo un incubo. Adesso mi sveglierò. Sì, sto per svegliarmi. Vero? Mi sto svegliando. Forza, Nives, svegliati.
Ma non mi sveglio.
- Pizza? Davvero? - la risata sadica di Riccardo riempie il silenzio tombale del soggiorno. - Ferrari, ti ricordavo più ricco di così. - lancia i cartoni a terra, facendomi sussultare. - Ciao, mio piccolo fiocco di neve. -
Dietro di lui, compare Federica, che scoppia a ridere non appena mi vede. - Lo sapevo che ti saresti abbassato a questo livello, Tancredi. Eravate destinati a trovarvi, davvero. La feccia attira sempre altra feccia, no? -
C'è anche una terza persona, però. Una che non mi aspettavo di vedere insieme a loro. - Sophie... -
- Nives... - scoppia in singhiozzi, prima di correre verso di me. Ma Riccardo è più veloce di lei e la afferra per i capelli. - Lasciami! -
- Tu non vai da nessuna parte. -
- Lasciala andare. - il ringhio di Tancredi mi fa venire i brividi.
- Lasciami stare! - mia sorella si dimena, cercando di liberarsi. - Mi fai male! -
- SILENZIO! -
- TI HO DETTO DI LASCIARLA ANDARE! - Tancredi gli afferra il polso, liberando finalmente i capelli di Sophie, che riesce a correre da me.
La stringo tra le braccia, accarezzandole la guancia che, solo ora, mi rendo conto essere livida. Uno schiaffo? Un pugno? - Che cosa ti ha fatto... -
- Si è presentato al dormitorio. La polizia era venuta a spiegarmi cosa volevate fare. Ero così felice, Nives. Ma poi è arrivato lui... -
- Ti ha picchiata? -
- Sì. È entrato quando tutti erano via, per una festa a cui io non ho ovviamente potuto partecipare. Ho cercato di ribellarmi, ma è più forte di me. Mi ha presa a schiaffi, quel figlio di troia... -
Ecco la mia sorellina. Mi sembrava strano non lo avesse ancora insultato.
- FUORI DA CASA MIA! -
- Stai buono, Ferrari. - Riccardo si addentra per il soggiorno, mentre Federica chiude la porta alle sue spalle. - Oh, ma che bel quadretto. Le due sorelle Scott finalmente riunite. -
Sophie gli lancia un cuscino. - FOTTITI! -
- Sophie... - cerco di calmarla, perché conosco fin troppo bene l'ira di questo...pazzo. Perché è pazzo, maledizione.
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HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...