La natura umana è davvero strana, ma allo stesso tempo incredibilmente affascinante. Mai avrei pensato che un giorno, in un futuro non poi così lontano, mi sarebbe capitato di stringere mia figlia tra le braccia.
Eppure eccomi qui, seduto su una seggiola decisamente scomoda, in una stanza d'ospedale, con la mia bambina stretta al petto. Ed è bellissima. Assomiglia molto a Nives, ma ha anche qualcosa dei Ferrari. Il mento, per esempio. Le piccole fossette sulle guance. E quei ricciolini biondi sono la fine del mondo. Più di tutto, però, è il suo profumo ad ipnotizzarmi. È difficile da descrivere, è quel profumo di neonato. Inebriante. Rilassante. Fantastico.
- Mi sento decisamente meglio. - Nives esce dal bagno, stiracchiandosi. Ha partorito qualche ora fa ed è già in piedi, pimpante e in forma. Non so come faccia, Vittoria era KO subito dopo il parto. - Dorme ancora? -
- No, è sveglia. - le bacio la fronte. So che i neonati non vedono molto bene i primi tempi, quindi suppongo senta piuttosto la mia voce. - Dafne, dì ciao alla mamma. -
Lei si avvicina, annusandole i capelli. - Mmh, amo questo profumo. -
- Sai, è quello che stavo pensando. Ha un profumo che mi attira come se fossi una falena e lei il mio lampione preferito. -
- Profuma di neonato. - ridacchia. - Vuoi riposare un po'? -
- Tu dovresti riposare. -
- Ma io sto benis... -
La sua frase viene interrotta da uno sciame. Sì, uno sciame. O un gregge impazzito. Tutti i Ferrari, con l'aggiunta di Sophie.
- Dov'è? Dov'è!? - mia madre corre verso di me. - OH! OH, MAMMA MIA! -
- Mamma, non strillare. - borbotto. - Parla piano. -
- Dammela! -
Ma invece la tengo più stretta a me. - Disinfettati le mani, prima. -
- Ma sono pulite. -
- Disinfettale. -
- E va bene. - farfuglia, prendendo delle salviette. - Sono la nonna, non un'estranea. -
- Sarai anche la nonna, ma i microbi alle mani li hai anche tu. -
- Ora è diventato anche ipocondriaco, mio figlio. - tende le braccia. - Passami Dafne, forza. -
- Fai attenzione. -
- Ho avuto tre figli, ti ricordo. - la solleva, dondolandola appena. - Ma ciao! Quanto sei bella! -
- Oh, ma che amore! - Vittoria si sporge oltre la sua spalla, per ammirare mia figlia. - E quei ricciolini biondi! -
- Scusate, tocca a me. - Ascanio la ruba, senza disinfettarsi le mani.
- ASCANIO! - sibilo. - Le mani! -
- Ho appena tenuto mio figlio in braccio, non ho i microbi. -
- Ma... -
- E dai. - Nives si siede sulle mie gambe, ridacchiando. - Non succede niente. -
- Dalla a me. - Brando cerca di prenderla, senza successo. - E dai, dammela! -
- Tu non sei capace. - risponde Ascanio. - Guardala e basta. -
- Perché tu saresti capace? -
- Ho un figlio, direi di sì. -
- Stronzate. - ringhia. - Dammela. -
- Fagliela tenere, Ascanio. - Nives scoppia a ridere. - Ti ricordo che lo zio Brando è stato uno dei primi a sapere della sua esistenza. -
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HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...