- Un vestito? -
- Sì, un vestito. -
La commessa della boutique preferita di mia madre mi guarda come se fossi impazzito. - Per la signora Ferrari? -
- No. -
- Conosce la taglia, allora? -
Fisso il suo girovita, ma soltanto per prendere le misure. - Lei che taglia indossa? -
Lo so che non si chiede ad una donna, è come l'età, ma devo regolarmi.
- Io? -
- Sì, lei. -
- Una 44. -
- Una 44, allora. -
- Aspetti, è... - inizia già ad arrossire. Oh, Signore, ma possibile che molte persone fraintendano così in fretta? E così stupidamente, soprattutto? - Beh, non importa. - ridacchia. - Le mostro qualcosa. Ha un colore in particolare che preferisce? -
Penso alla prima cosa che mi ha colpito di Nives: i suoi occhi verde smeraldo. O verde foresta. - Verde. -
- Ottima scelta. Quest'anno è anche di tendenza. -
Ascanio lo avrebbe saputo di sicuro. Per me che non seguo la moda, un colore vale l'altro. Anche se non in questo caso...
- Che ne dice di questo? - mi mostra un vestito aderente, lungo credo fino al polpaccio, con uno spacco sul lato sinistro per niente volgare. A primo impatto, mi piace molto e penso starebbe benissimo sul fisico di Nives. - Non servono nemmeno gioielli, perché le spalline sono decorate da perle bijoux. -
Come se io sapessi cosa siano. - Prendo questo. Vorrei anche delle scarpe. -
- Le consiglio un sandalo dorato. -
- Ottimo. -
- Misura? -
Dunque, Nives è piuttosto alta. Credo superi di un paio di centimetri Vittoria, o comunque siamo lì. - Trentotto. -
Impacchetta tutto, pago e arrivederci.
Prima parte della missione: compiuta.
Mi sono già cambiato, indossando un completo grigio scuro che non mettevo da una vita. Non ricordavo nemmeno di averlo, in realtà. Il ristorante è prenotato. Fuori Palermo. Parecchio fuori. Andremo a Cefalù, dove sì, mi conoscono, ma non così tanto come a casa mia. Che significa? Che le voci gireranno molto di meno.
Non mi vergogno, assolutamente, ma non voglio che i pettegoli di turno si diano troppo da fare. E non voglio che Nives si ritrovi tra i loro artigli.
Quindi mi avvio subito verso casa sua, con larghissimo anticipo è vero, ma ci vorrà più di un'ora per arrivare a Cefalù.
Non so esattamente cosa aspettarmi, dopo quello che è successo stamattina. La sua reazione mi ha spezzato il cuore. Ho capito che Riccardo ha tenuto tutte le sue cose e sono certo che il suo stipendio basti a malapena per affitto, bollette e spesa. Per questo ho voluto farle...un regalo. Avrei potuto prendere dei cioccolatini, e l'idea era quella, ma la pasticceria era chiusa per lutto. Che fortuna, eh? Ma, in fondo, le rose rosse sono estremamente eleganti e sensuali. I cioccolatini si mangiano e basta.
Oh, ci siamo.
Ci siamo.
Cavolo, perché sono ansioso, adesso?
- Rilassati... - sussurro, parcheggiando nello stesso punto di stamattina. - Stai calmo. - prendo tutto quello che mi serve e suono al citofono. Sempre quello di stamattina.
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HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...