Sento il pianto insistente di un bambino. È così forte, così vicino...ma non riesco a vedere nulla. Piange, grida...a questo, si aggiungono i singhiozzi di una donna. Chiede aiuto, implora qualcuno di salvarla e poi...poi più niente.
Quando apro gli occhi, sono steso su un letto scomodo, in una fredda stanza d'ospedale. Ho le mani sporche di sangue, la testa che pulsa di dolore...
- Ehi... - la voce di mio fratello è bassa, quasi cauta. - Hai dormito per un bel po'. -
Fuori è notte. - Vai a casa, Ascanio... -
- Non posso. - mi prende la mano, nonostante sia sporca. - Non posso lasciarti. -
- Vai da tuo... - ingoio a fatica, sentendo gli occhi bruciare. - Vai da tuo figlio... -
Scuote la testa. - Non ora. -
Riesco a mettermi seduto, tenendomi la fronte. - Quanto tempo è passato? -
- Circa dieci ore. -
Tocco terra con i piedi, recuperando a fatica le scarpe.
- Che stai facendo? -
- Voglio vederla. -
- Tan... -
Scoppio a piangere, cadendo in ginocchio. - Dimmi che non è... -
- No, no. - appoggia le mani sulle mie spalle. - Ma non ti permetteranno di vederla, purtroppo. -
- Perché? -
- Ti prego, sii forte. -
- RISPONDI! -
Abbassa lo sguardo. - Le sue condizioni sono...gravissime. È ancora in sala operatoria, i medici...aspettano la tua conferma. -
- Conferma? -
- Forse...non riusciranno a salvarsi entrambe. -
Qualunque cosa accada...salva Dafne.
- Cristo, non meriti tutto questo... - mi abbraccia, ma io non riesco nemmeno più a piangere, adesso. - Non te lo meriti... -
- Non...non può...essere...vero... -
- Signor Ferrari. -
Sollevo lo sguardo verso il medico appena entrato. È lo stesso che ha operato Ascanio e che Nives ha minacciato. - Sì... -
- Suppongo che suo fratello l'abbia già informata. - si avvicina. - L'operazione sembra essere andata a buon fine, ma le condizioni di sua moglie e della bambina sono gravissime. La signora ha perso una quantità eccessiva di sangue, è sotto trasfusione al momento. La bambina ha subito dei colpi, apparentemente dei calci. Stiamo monitorando le sue condizioni. Per ora, il battito c'è. Temiamo un distacco della placenta, però. -
Mi alzo in piedi, piazzandomi davanti a lui. - Le salvi entrambe. -
- Temo di non poterlo fare. - mi guarda sinceramente dispiaciuto. - Dopo stanotte, dovrà purtroppo fare la scelta più dolorosa di tutta la sua vita: la donna che ama, o la vostra bambina. - mi mette anche lui le mani sulle spalle. - Mi creda, da marito e padre non riuscirei mai ad avere questa forza. Il mio istinto sarebbe quello di non scegliere, perché non può esserci una scelta in questi casi. Ma non possiamo lasciarle morire entrambe. E, purtroppo, non possiamo neanche salvarle entrambe. -
- Voglio vederla... -
- Non posso. -
- La prego... - mi inginocchio. - La prego... -
- Deve promettermi di non toccarla, signor Ferrari. Nemmeno sfiorarla. -
- Glielo prometto. -
- Vada in bagno a lavarsi le mani e mi raggiunga all'ingresso della terapia intensiva.
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HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...