Non pensavo che per i Ferrari il cenone della Vigilia fosse un evento così importante. Ma mi sbagliavo, a quanto pare. Tancredi ha chiuso la reception, per permettere a Luca di festeggiare con la sua famiglia, trasferendo ogni possibile chiamata sul suo cellulare. Stessa cosa per il resto dei dipendenti. Brando si è offerto di rimanere, trascinando in ballo anche Sophie, nel caso in cui dovessero esserci delle richieste nella notte. Sono ancora cane e gatto, bisticciano dalla mattina alla sera, ma noto qualcosa di diverso nei loro occhi. Temo solo che le cose non vadano come sperano. O meglio, come spera mia sorella. Non si riprende facilmente dalle delusioni amorose. Ma non è detto che andrà così. Devo smetterla di essere così pessimista.
- Oh, ma guarda! - Elena mi tocca la pancia, non appena mi tolgo il cappotto. Sono alla nona settimana e inizia finalmente ad intravedersi qualcosina. Ho indossato un vestito rosso aderente in quel punto, che ha fatto impazzire di gioia Tancredi. Mi vede tutti i giorni, la maggior parte delle volte anche nuda, ma evidentemente questo abito ha qualcosa in più. - Devi mangiare di più, Nives. -
- Mangio un sacco, ma vomito ancora molto. -
- Allora è femmina. -
- Gliel'ho detto! - ridacchia Vittoria. - Ha preso per due volte la forchetta, oltretutto. E abbiamo fatto il gioco delle erre. Le è uscito pari, conferma che sia femmina. A me è uscito dispari ed è davvero maschio. -
- Ah, se fosse femmina impazzirei! -
- Non vale, però. A me toccherà un Ascanio junior. -
- Ehi! - Ascanio le lancia un cuscino. - Che c'è di male, scusa?! -
- Che sarà come te! -
- Menomale! -
- Lo hai detto davvero? - Tancredi si incolla alla mia schiena, toccando anche lui la pancia. - Se dovesse davvero uscire come te, hai idea dei capelli bianchi che vedrà comparire Vittoria sulla sua testa? -
- Saranno gli stessi capelli bianchi che avrai tu, se sarà femmina! -
- Ok, va bene. - Elena ferma il battibecco, ridacchiando. - Che ne dite di un bell'antipasto? Ho tutto preparato in cucina. -
- Posso aiutarti? - le chiedo.
- Assolutamente no. -
- Ma... -
- Mettiti seduta. - la bacia sulla guancia, facendo lo stesso con Vittoria. - State buone sul divano, ok? -
- Vieni. - Tancredi mi trascina sulle sue gambe, accanto a Sophie. - Tutto bene, tu? -
- Sì. - il sorriso della mia sorellina è sincero. Non abbiamo mai passato un Natale così, è la prima volta anche per lei. - Mi piace tua madre, è simpatica. Siete simili. -
Lui scoppia a ridere. - Purtroppo ti sbagli. Io ho il carattere di papà. - indica Ascanio e Brando. - Quei due sono come lei. -
- Davvero? -
- Davvero. -
- Tieni, Farfallina. - Brando prende un bicchiere di Spritz dal tavolo e glielo porge. - Spritz italiano. Butta giù. -
- Cos'è lo Spritz? -
- Non lo sai? -
- No... - lo annusa. - Perché è arancione? -
- Non ne hai mai bevuto uno? -
- Se non so cosa sia, secondo te ne ho mai bevuto uno? Sicuro di avere una laurea? A volte sei proprio stupido. -
- Sophie! - le do un colpetto sulla spalla. - Stai buona. Lo Spritz è un mix di soda, prosecco e bitter. Puoi berlo, non c'è niente di strano. -
Ne assaggia un sorso. - Bleah, è amaro. -
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HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...