CAPITOLO 77 - Nives

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Le settimane sono letteralmente volate. Ormai, la mia bambina potrebbe nascere da un giorno all'altro e non vedo davvero l'ora di conoscerla. Come tutte, nonostante sia un medico, ho paura del parto, ma cerco di non pensarci troppo. Ho già preparato la borsa per l'ospedale, con i cambi per me e per Dafne. Tancredi ha anche voluto comprare un'intera linea di cosmetici per neonati, nonostante io gli abbia detto che non servono tutte quelle cose. È più in ansia di me, mettiamola così.

- Hai già le contrazioni? - mi chiede Elena, appoggiando una mano sul mio pancione. - Oh! -

- Contrazioni no. - ridacchio. - Ma i calci ora fanno male. -

- Ho sentito. È molto attiva, la mia piccolina. -

- A volte si appoggia sullo stomaco. Respirare sta diventando complicato. - cambio posizione sul divano. - E dormire seduta è davvero scomodo. Non vedo l'ora di partorire. -

- Tancredi è molto agitato, invece. Vero? -

- Agitatissimo. -

- Non ne ha mai parlato con nessuno, ma so che desiderava tanto una famiglia tutta sua. Ora che sta per accadere, credo gli sembri qualcosa di surreale. -

- Già... -

- E tu? Sei pronta per questo nuovo capitolo della tua vita? -

- Non credo di essere mai stata così pronta, Elena. - mi alzo in piedi a fatica. - Scusami, devo fare pipì. Sarà la ventesima volta, da stamattina. -

- Vai vai. - ridacchia. - Vuoi che ti prepari un tè? -

- Magari, sì. Grazie. - corro verso il bagno e arrivo appena in tempo. - Wow, c'è mancato poco... - borbotto. - Dafne, avvisami quando ti appoggi alla vescica. -

Mentre mi lavo le mani, però, sento che qualcosa non va. O meglio, qualcosa che scende lungo le mie gambe, facendomi quasi il solletico. Sollevo la gonna del vestito e...

- Oh-oh... -

Spalanco di colpo la porta, precipitandomi fuori. Elena si ferma al centro del soggiorno, perplessa. - Cosa succede? -

- Mi...mi si sono... - scoppio a ridere. - Mi si sono rotte le acque. -

Si porta le mani sul viso, facendo cadere il vassoio con le tazze. - Oh! -

- Oh, no! - mi avvicino. - Le tazze si sono rotte... -

- Chi se ne frega delle tazze! - mi abbraccia. - Sta per nascere. Sta per nascere! -

- Sì... -

- Corriamo giù. Dobbiamo dirlo a Tancredi! - mi porta fuori, fino all'ascensore. - Hai dolori? -

- Non ancora. Avrei voluto fare una doccia, però... -

- No, no, non c'è tempo! -

- Ma sì che c'è. E poi, dobbiamo passare a casa, per prendere la borsa. -

- Dovevate portarla sempre dietro! -

- Ma... -

Arriviamo al piano terra ed Elena corre fuori, lasciandomi indietro. È davvero...euforica. È il termine giusto? Su di giri. Impazzita. - TAN! TAN! TANCREDI! -

Lui spalanca la porta dell'ufficio, in allerta. - Che succede? -

- CORRI! CORRI! -

Lo raggiungo, ridendo. - State tutti calmi. -

- Che...che cos'hai? - Tancredi mi prende per mano. - Perché ridi, mentre mia madre è nel panico? -

- Perché stiamo per conoscere Dafne. -

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora