Palermo è in festa. Oggi è una giornata bellissima e Vittoria ha partorito un bambino bellissimo e biondissimo. E con un nome particolare come tutti i Ferrari: Zeno.
- Vuoi tenerlo? -
- Posso? -
- Certo. - me lo porge, sorridendo. - Zeno, saluta la zia Nives. -
- Oh... - è un bel bambino in salute, cicciottello e con le guance paffute. - Ma è un capolavoro... - gli accarezzo dolcemente la fronte, spostando una piccola ciocca di capelli dorati. - Ciao, Zeno. -
- Te lo dico, Nives: i Ferrari hanno la testa grossa. - cerca di mettersi seduta, con una smorfia di dolore. - Buona fortuna. -
- Così mi spaventi. - ridacchio. - Hanno dovuto fare un'incisione? -
- Sì... - borbotta. - E me l'hanno ricucita, accidenti. - lancia un'occhiataccia ad Ascanio. - Tutta colpa tua. -
- Ehi, che ci posso fare se non ci passava? -
- Ascanio! - Elena gli tira un ceffone dietro la testa. - Ha appena partorito tuo figlio e tu fai certe battute? -
- Ma che ho detto di male, scusa? -
- Accompagnami in bagno. - Vittoria riesce finalmente a toccare il pavimento con i piedi. - Ahia... -
- Fa così male? -
- Sì, idiota! -
- Ok, scusa, non farò più domande. - le bacia la guancia. - Sei stata fantastica, però. Pensavo saresti svenuta per lo sforzo. -
- E pensa un po': sei svenuto tu. -
Tancredi scoppia a ridere. - Lo sapevo! -
- Attento. - suo fratello gli punta il dito contro. - Toccherà anche a voi, tra pochi mesi. Non ridere di me, tanto farai la mia stessa fine. - indica suo figlio, profondamente addormentato tra le mie braccia. - Hai visto che testa grossa che ha? Vederla uscire da lì è inquietante. -
- La vuoi piantare!? - Vittoria lo colpisce nello stesso punto di Elena, ma è divertita anche lei dal battibecco.
Uomini.
Mentre i neo-genitori vanno in bagno, Elena si siede sul divanetto, mentre io mi godo questo bambino bellissimo. Tancredi si piazza accanto a me, ammirandolo. - Non vedo l'ora che succeda anche a noi. -
- Io ho un po' paura. -
- Del parto? -
- Mmh. - dondolo leggermente Zeno. - Certo che Vittoria ha mangiato proprio bene, durante la gravidanza. -
- Hai visto quanto è paffuto? - ridacchia Elena. - Anche Ascanio era così. Ho passato la gravidanza a mangiare anelletti. -
- Vuoi tenerlo, Elena? -
- Già fatto, non preoccuparti. - mi fa l'occhiolino, alzandosi. - Vado a sgranchirmi un po' le gambe. -
Rimaniamo da soli con il bambino. Tancredi gli accarezza la testolina, sorridendo. - Credo sia la prima cosa buona uscita da mio fratello. -
- Veramente, è uscito da Vittoria. -
- Sì, ma è uscito prima da Ascanio. -
Rido di cuore. - Scemo. - mi avvicino di più a lui. - Stendi le braccia. -
- Che vuoi fare? -
- Farti tenere il tuo nipotino. -
- Oh no, ho troppa paura. -
- Non terrai Dafne, quando nascerà? -
- Sì, ma... - guarda il divanetto. - Ok, forse è meglio se mi siedo. Ho paura di farlo cadere. -
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HEAL MY PAIN - Tancredi
RomanceLa vita di Tancredi, primogenito Ferrari, si è interrotta a causa di una scelta disastrosa. Ha deciso di dedicarsi solo al lavoro, perché l'amore lo ha già deluso troppo. Eppure, più si cerca di evitare qualcosa e più quel qualcosa piomba nelle nost...