CAPITOLO 21 - Nives

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Ho appena dovuto misurare la pressione ad una signora che ha deciso di uscire a fare un giro, nonostante il caldo infernale di questi giorni. Era molto bassa, ma per fortuna abbiamo risolto. Ma le ho suggerito vivamente di rimanere in camera, nelle ore più calde. È troppo per i giovani, figuriamoci per lei.

Comunque, sembra essere tornato un po' il sereno, perché Vittoria è stata riportata a casa. Tancredi è lì, adesso, per salutarla. Mi ha appena chiamata, per sapere come vanno le cose qui. Mi sento molto più leggera, anche se la cosa non mi ha coinvolta direttamente. E sono felice che sia tornata sana e salva. Non oso immaginare cosa abbia dovuto passare, povera ragazza.

Dunque, adesso dovrei andare all'ultimo piano, per consegnare dell'aspirina ad un cliente delle suite. Ho voluto farlo di persona, anche per accertarmi del suo problema.

- Ma... - fisso il grande corridoio in cui mi ritrovo. C'è una sola porta, credo di aver sbagliato pulsante. Ma dove sono, esattamente?

Esco dall'ascensore, confusa. Non sono mai capitata qui, nemmeno per errore.

Aspettate, credo...sì, forse è un appartamento.

Oh, no...no! Questa è casa di Tancredi! O meglio, della sua famiglia. Ha sempre vissuto qui, quindi oltre quella porta c'è...

- Le serve qualcosa? -

Sussulto, come se mi avesse beccata ad origliare. Fisso la donna bionda appena apparsa di fronte a me, non sapendo cosa fare. I suoi occhi azzurri, così simili a quelli di Tancredi, mi mettono in soggezione. - Io...uhm...mi scusi, ho sbagliato piano... -

- Ma chi è lei, esattamente? -

Non c'è giudizio nella sua voce, solo...curiosità. E un po' di sorpresa. - Mi chiamo Nives Scott. Sono la nuova receptionist e medico. -

- Ah, quindi ti ha assunta mio figlio. Tancredi. Mi aveva parlato del nuovo servizio che voleva offrire all'hotel. - incrocia le braccia, appoggiandosi alla porta. - Un po' improvviso, a dire la verità. -

E adesso come diavolo ne esco?

- Nives Scott, hai detto? -

- Sì... -

- Mmh. -

"Mmh" cosa? Questo "mmh" non mi piace tanto. - E lei è... -

- La madre di Tancredi, sì. -

- Giusto. - inizio ad indietreggiare. - Beh...mi scusi davvero per essere finita qui, signora. Non succederà più. -

- Se lo dici tu... - ridacchia, rientrando in casa. - Arrivederci, Nives. -

Cosa. Diavolo. È. Appena. Successo!?

Non è così che mi aspettavo di conoscere la madre di Tancredi.

Ma non posso dire nulla. A me è andata meglio, in realtà. Lui ha conosciuto la mia durante un litigio alla reception. È stato insultato, mia madre ha osato addirittura parlare di suo padre morto.

La signora Ferrari almeno con me è stata gentile.

E sembrava conoscermi già.

Ma Tancredi mi ha detto che nessuno sa di noi due, a parte Brando. E lo ha fatto giurare addirittura sulla loro madre di non dire assolutamente nulla.

E se sapesse che sono la moglie di Riccardo Costa? Perché, purtroppo, sono ancora legalmente sposata con lui. Così come Tancredi è ancora sposato con Federica.

- Porca vacca... - borbotto, premendo il piano giusto stavolta. - Che figuraccia... -

Consegno l'aspirina al cliente, che ha un semplice mal di testa e me ne torno alla reception da Luca.

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora