CAPITOLO 33 - Nives

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Manca ancora più di un'ora, per arrivare a Taormina. Tancredi guida da tutto il tempo con la mano destra intrecciata alla mia. - Sai, potrei diventare un po' geloso, mentre saremo lì. -

- Perché? -

- Perché uno, sei troppo bella e due, vorrei essere l'unico a vederti in costume. In più tre, se fossi un uomo estraneo non riuscirei a toglierti gli occhi di dosso nemmeno con la forza. -

- Ma che esagerato. - ridacchio. - Però sei fortunato. -

- Perché? -

- Perché uno, sei l'unico ad avermi vista senza costume. Due, non sei un uomo estraneo. Tre, ho occhi solo per te, quindi non c'è pericolo. -

- Ah...se non fossimo in autostrada... -

Gli bacio il dorso della mano. - Avrai tre giorni interi per rifarti. -

- Tre giorni non basteranno a saziarmi. -

- No? -

- Non basterà tutta la vita, in realtà. -

Tutta la vita.

È bello pensare così in grande, con lui. Perché vedo luce e gioia nel nostro futuro, mentre in quello con Riccardo vedevo solo buio e disperazione. - Ti amo, lo sai? -

- Certo che lo so. - ora è lui a baciare la mia mano. - E ti amo anch'io, vita mia... -

- Questa è la nostra prima vacanza. -

- Già. - mi sorride. - La prima di tante, per la precisione. -

- Dove altro hai intenzione di portarmi? -

- Anche in capo al mondo, se me lo chiedessi. -

Non ho alcun dubbio. Quest'uomo è la perfezione. - Non mi spingerei così lontano, ma forse prima o poi ti convincerò a portarmi a Catania. -

- Catania non esiste nemmeno sulle cartine geografiche. -

- Ma non è vero! -

- Lo sai qual è la forma corretta per definire le arancine, secondo l'Accademia della Crusca? -

- No... -

- Al femminile, quindi arancina, perché deriva dalla forma dell'arancia. Loro continuano a chiamarla arancino, invece. -

- Ma cambia solo la forma, no? -

- No! - ridacchia. - Quelle di Palermo sono le originali e le più buone. -

- Non posso giudicarle, se non assaggio quelle di Catania. -

- Il loro ragù è con il manzo. Il nostro è misto bovino e suino. E utilizziamo il caciocavallo, come tradizione vuole, mentre loro parmigiano, pecorino e provola. -

- Sembrano più buoni, però. -

- Eresia! - mi pizzica la coscia. - Ehi, ami un palermitano, non puoi dire certe cose! - mi punta il dito contro, senza distogliere lo sguardo dalla strada. - Come se io dicessi che il whisky irlandese è migliore di quello scozzese. Li ho bevuti entrambi, per la cronaca. -

- E quale preferisci, sentiamo? -

- Lo scozzese, adesso. -

- Adesso? - scoppio a ridere. - Non serve chiedere il perché, suppongo. -

- Perché amo una mezza scozzese, sì. - si volta brevemente verso di me. - Lo vedi che io sono corretto? -

- Non puoi paragonare un liquore e delle palle di riso ripiene di ragù. -

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora