CAPITOLO 35 - Nives

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Il fine settimana a Taormina è stato fantastico. Passare tutto il tempo con Tancredi, ancora di più. Il mese è trascorso a meraviglia e ora sto portando le mie cose a casa sua, dopo aver annullato il contratto d'affitto del mio ormai ex appartamento. I mobili non erano miei, quindi sono rimasti tutti lì. Ho preso solo vestiti e lenzuola. E ho riempito solo due scatoloni, perché non ho molte cose.

- Mettili dove vuoi. - Tancredi mi mostra la cabina armadio. - Ho fatto spazio da questo lato, ma se non basta posso spostare le camicie di là e... -

- Amore? -

- Sì? -

- Ho poche cose, questo spazio è anche troppo. -

- Oh... -

Mi avvicino a lui per avvolgergli le braccia al collo. - Grazie. -

- Beh, non sto facendo granché. Avrei voluto comprarti altri vestiti, ma... - abbassa lo sguardo. - Beh...temevo di soffocarti. -

- Amore mio... - gli rubo un bacio. - Tu non mi soffochi, hai capito? -

- Quindi posso comprarti dei vestiti? -

- Me ne hai già comprato uno. -

- Altri? -

- Purché tu non ti senta costretto a farlo. Non mi interessano le cose materiali, lo sai. -

- Sì... - mi accarezza dolcemente i fianchi. - A mia madre piace fare shopping. Potrebbe iniziare a portarti con lei, quando andrà per negozi. -

- Posso svelarti un segreto? -

- Certo. -

- Odio fare shopping. -

Scoppia a ridere. - Non avevo dubbi. Ma ora tocca a me svelarti un segreto. - avvicina il viso al mio, sussurrando. - Anch'io odio fare shopping. - poi mi bacia, spingendomi verso il letto. - Ma non mi dispiacerebbe vederti provare dei vestiti. - mi butta sul materasso, piombando sopra di me. - Anche dei bikini... -

- Sei... -

Qualcuno suona improvvisamente il citofono. Tancredi si alza, controllando le telecamere dallo schermo che ha sul comodino. - Michele... -

- Il tuo amico avvocato? -

- Sì. -

- Corri ad aprire. -

Scatto in piedi anch'io, seguendolo di sotto. Se è qui, significa che ha notizie su mia sorella. Dio, fa' che sia così, ti prego.

Tancredi lo accoglie sulla porta, salutandolo con un abbraccio. Michele sembra avere la sua età. È un bell'uomo, ben curato ed elegante. Mi ricorda vagamente Riccardo e questo, purtroppo, mi mette un po' a disagio.

- Nives? - viene a stringermi la mano. Che accetto, cercando di nascondere le emozioni. - Piacere di conoscerti, sono Michele De Angelis. -

- Piacere mio. -

- Siediti, Michele. - Tancredi gli indica il divano. - Ti va un caffè? -

- No, grazie, l'ho preso in aeroporto. - si mette comodo. - Scusa se sono arrivato senza preavviso. -

- No, non preoccuparti. - si siede accanto a lui, mentre io prendo posto sulla poltrona. - Allora? -

Michele si rivolge direttamente a me. - Tutti gli account di tua sorella sono stati bloccati da Riccardo. Le ha cambiato numero di cellulare, intestando la sim a suo nome. L'altra aveva Henry Scott come intestatario. -

- Nostro padre, sì. -

- I social network sono gestiti dal segretario di Riccardo, Emiliano. Lo conosci? -

HEAL MY PAIN - TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora