Capitolo 47

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Lasciai vagare lo sguardo per la stanza: Raoul era impegnato in una conversazione con i cupcakes e sembrava davvero preso da ciò che stava facendo. Evitai di fargli notare che sembrava pazzo solo per paura di suscitare una reazione esagerata da parte sua.

Raf e Tay continuavano a parlare di prodotti di bellezza, arrivando anche a escogitare un piano a mezza voce su come costringere Marshall a usare qualche crema.

– Penso che gli farebbe molto bene. – sussurrò Raf. – Ha la pelle molto secca. –

Marshall li fulminò con lo sguardo. – Vi ho sentiti. –

Raf alzò le spalle e continuò a parlare con Tay, stavolta più a bassa voce. Marshall mi fissò con sguardo esasperato, esprimendo tutta la sua frustrazione passandosi una mano tra i capelli.

– Quei due mi faranno impazzire. – decretò Marshall.

– E si conoscono solo da qualche ora! – asserii.

Lui emise un verso insoddisfatto. – Non mi ci far pensare. –

– Allora cambiamo discorso. – risposi semplicemente. – Come va la vita? –

Marshall aprì la bocca per parlare, ma Raoul smise per un momento di fissare con evidente amore i cupcakes per infilarsi nella conversazione. – Intendi la vita sentimentale? –

Marshall fulminò anche lui con lo sguardo, ma Raoul non si fece intimidire. Mi spiegò a grandi linee cosa stava succedendo, visto che continuavo a fissarlo con sguardo perso.

– Marshall da quando sei partita ha perso la testa. – mi spiegò semplicemente lui. – Una sera è tornato a casa dicendo che aveva grandi notizie da darci: ero sicuro che sarebbe stato qualcosa di spettacolare, tipo un festival del cioccolato. Ma lui ha tirato fuori l'argomento "fidanzata". –

Guardai Marshall, ma lui evitò accuratamente di incrociare il mio sguardo. Prese a giocare con il suo bracciale.

Raoul continuò a parlare, contento di aver trovato qualcuno interessato all'argomento. – Ci ha detto di essere tornato con Alice. –

– Alice? – ripetei. – Di sicuro non me lo aspettavo. –

– È stato un shock anche per noi. – confermò Raoul. – Anche perché Raf e io siamo fermamente convinti che sia... –

Marshall lo fissò. – Raoul, no.

– ...Una donna dai facili costumi. – finì Raoul con una scrollata di spalle. – Comunque ieri ci sono stati dei problemi tra mister ho-ragione-in-tutto-quello-che-faccio e miss sono-la-migliroe-in-tutto-quello-che-faccio. –

– Che genere di problemi? – indagai.

– Non sono affari tuoi. – rispose Marshall con tono acido, incrociando finalmente il mio sguardo.

Raoul fece finta di non sentirlo, ma non rispose comunque alla mia domanda. Fissò invece l'ultimo cupcake rimasto e poi mi guardò con sguardo implorante. – Posso? – chiese semplicemente.

– No. – rispose Marshall.

Io annuii, interessata al suo improvviso cambio di discorso. – Certo, solo se mi racconti cosa sta succedendo. –

– Perché sei così interessata? – mi chiese Marshall assottigliando lo sguardo.

Evitai di incrociare il suo sguardo, consapevole del fatto che le guance mi si erano colorate di rosso. – Ora sono ufficialmente tua amica, quindi mi interessa sapere cosa ti succede. –

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