Capitolo 56

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Rimasi per un attimo congelata sul posto mentre lui mi baciava, poi gli poggiai le mani sulle spalle, ricambiando il bacio a occhi chiusi. Era una sensazione meravigliosa sentire le sue labbra sulle mie e respirare il suo profumo da uomo.

Mi godetti quel bacio a bocca chiusa finché qualcuno non aprì la porta del mio appartamento.

– Grazie mille per aver trascorso... – la voce di Tay si bloccò di colpo.

Io aprii gli occhi e mi staccai da Francesco, spingendolo da un lato. Gli sguardi passarono da una persona all'altra senza che nessuno sapesse realmente cosa stava accadendo.

– Io... è meglio che vada. – disse Francesco dopo un momento in cui nessuno aveva avuto il coraggio di dire una parola. – Grazie della serata, Audrey. Mi ha fatto davvero piacere. – mi diede un bacio sulla guancia e uscì dal portone.

Raf, di fianco a Tay, non staccò gli occhi dal portone neanche quando Francesco uscì.

– Devo andare anche io. – disse alla fine lui a mezza voce. – Grazie della chiacchierata. –

Sparì in strada e io e Tay rimanemmo fissarci per un momento. Poi lui mi fece cenno di entrare, senza dire una parola, e chiuse la porta alle mie spalle. Si sedette sul divano, trascinandomi con sé, e solo in quel momento sputò fuori il fiume di parole che sapevo era impaziente di dire.

– Santo Gucci, Edith! Questa non me la aspettavo proprio. Davvero, baciarvi di fronte alla porta di casa come due piccioncini in amore. Che cosa romantica! Mi devi raccontare tutto. Ero così in ansia! Com'è stato il bacio? È bravo a baciare? Ti sei divertita? Si è comportato bene con te? Perché se non ti ha trattata bene giuro sulla mia collezione di riviste di moda che... –

– È stato fantastico. – dissi a mezza voce, parlando più a me stessa che a lui. Mi posai due dita sulle labbra senza riuscire a smettere di sorridere e muovermi sul divano.

– Oh mio Dio, raggio di sole! Sprizzi felicità da tutti i pori. Potresti alimentare una centrale elettrica con tutta quella felicità. Sono così contento per te! –

Mi abbracciò stretta e io ricambiai l'abbraccio con tutta la forza che avevo, anche se Tay era decisamente più forte di me e non di poco. Era vero: il mio primo bacio era stato indimenticabile.

Alla fine mi staccai e lo guardai con un sopracciglio alzato. – Ma parliamo un po' di te: come mai Raf era nel nostro appartamento? –

Lui si passò una mano tra i capelli. – Sai che in questi giorni ci stiamo tenendo in contatto perché mi sta insegnando l'italiano. E ho fatto moltissimi progressi da allora! –

– Niente motivi... personali? – gli chiesi, alludendo a uno dei suoi recenti commenti in cui mi aveva detto che pensava che Raf fosse davvero un bel ragazzo.

Lui mi guardò scandalizzato. – Assolutamente no! Purtroppo. – aggiunse sottovoce.

– Tay! – urlai. – Non voglio che ti cacci nei guai! –

– Non lo farò. – rispose lui con un sorriso triste. – Abbiamo trascorso metà del pomeriggio con me che ripetevo quei noiosissimi verbi in italiano e l'altra metà parlando del fatto che lui si è appena messo con una ragazza. –

Spalancai gli occhi. – Una ragazza? Ma io credevo che... –

– ...Fosse interessato a me? – finì lui per me. Sbuffò. – Anche io lo pensavo, ma evidentemente avevamo entrambi torto. –

Gli passai una mano dietro la schiena e lui poggiò la testa sulla mia spalla. – Ti piace davvero, non è così? – gli chiesi alla fine.

Lui aspettò diversi secondi prima di rispondermi, tanto che avevo quasi accettato l'idea che non avesse voglia di rispondere alla mia domanda. – Non puoi capire quanto. Diamine, Edith, non so che fare. –

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