Capitolo 1

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Consiglio di leggere la prima parte di questo capitolo con la canzone "Dedicato a te" di Olly Vincent. Fidatemi di me, vi potrebbe cambiare la giornata. Buona lettura.

Dovrei essere pronta a svoltare pagina, a cancellare tutto quello che ho vissuto, a cercare di migliorare sempre di più.

Ma anche se il mio cuore progetta di farlo, il mio corpo rimane fermo... immobile.

So che è difficile, ma perché?

I perché più grandi della storia non troveranno mai una risposta e forse, è inutile continuare solamente a pensarci.

Sospirai più volte richiamando l'attenzione di mia madre, intenta a piegare i miei indumenti.

《Ad ogni sospiro, un frammento di felicità esce dal corpo.》disse solamente, continuando il suo compito.

Non sapevo ribattere, era impossibile essere pronti con una risposta a quella affermazione.

Mi limitai ad annuire. Molte volte finivo per perdere in un confronto con mia madre.

Qualsiasi natura esso avesse.

Lei era testarda e spesso finivo di darle ragione per non sentirla parlare.

Mi passò i panni piegati e io li adagiai in una delle due valigie aperte sul letto.

《Vado a preparare il pranzo.》 Disse poi, lasciandomi (finalmente) da sola con i miei pensieri.

Sono la tipica ragazza che ama, ma allo stesso tempo che detesta, il continuo via vai dei pensieri nella mia testa.

Ogni mio pensiero alla fine andava su mio padre e su quanto mi mancasse, eppure mi sentivo sollevata ogni qual volta ricordavo un momento buffo.

Non so come, non so perché, ma quando ti manca una persona faresti di tutto per rivivere quei momenti.

Una volta vidi un film.. una specie di intervista, dove facevano domande di tutti i tipi. Dal come ti chiami al cosa vorresti nella vita.

Ad una ragazza chiesero "Se Dio potesse realizzare un tuo desiderio, tu quale sceglieresti?"
Ricordo che quella giovane diede la tipica disposta delle aspiranti Miss "La pace nel mondo."

Ma se lo chiedessero ad ognuno di noi, cosa risponderemmo?

All'inizio non lo sapevo, pensavo che mi sarebbe bastata la scorta di nutella per tutta la vita.

Ma ora... credo che sceglierei dei semplici 5 minuti.

Mi basterebbero 5 miseri minuti per poter abbracciare mio padre.

Presi la foto che abitualmente era sul mio comodino. La poggiai sulla fila di vestiti nella valigia e dopo aver fatto leva su essa la chiusi.

《Si mangia!》urlò mia madre al piano di sotto.

Scesi trascinando i piedi ad ogni scalino. Il caldo era soffocante e io continuavo a girare con il reggiseno e gli slip, senza nessun risultato.

《Mamma, compra un cavolo di condizionatore!!》urlai accedendo la televisione e prendendo posto a tavola.

《Che ti importa? Da stasera non starai più qui!》rispose sfacciatamente.

《Ma che significa? Io non ci voglio nemmeno andare in quello stupido posto! È estate, perché dovrei andare a scuola?》sospirai facendo zapping con il telecomando, mentre aspettavo che mia madre mettesse la lasagna sul piatto.

Il mio piatto preferito per l'ultimo pranzo in famiglia, era così che mia madre mostrava il suo affetto.

《Ma è un posto fantastico, dovresti leggere di nuovo l'opuscolo. Secondo me, hai l'Alzheimer, ti dimentichi ogni cosa! 》disse, mettendomi sotto il naso il mio piatto.

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