E se fosse tutta una bugia? Se fosse solo un sogno? Se non fosse reale e se quello che provo fosse uno scherzo che mi sta preparando la natura crudele.
Continuai a camminare con lo sguardo a terra e le mani che pettinavano i miei lunghi capelli.
Sapevo di stare sbagliando, ne ero certa, conoscevo quel ragazzo da nemmeno due ore e già tormentata i miei pensieri, perché tutto questo?
Perché ora?Non trovavo una risposta plausibile a quelle domande e la scelta migliore per adesso era non pensarci più. Scossi la testa. I miei capelli, con un leggero ritardo, seguivano la curva del mio movimento.
Se qualcuno mi avesse visto mi avrebbe dato per pazza con quella montagna di ciocche tutte disordinate.
《Non mi sembri tanto normale, Ninfa.》si mise a ridere il ragazzo che mi aveva aiutato quando ero caduta nella fontana.
Di colpo ricordati ciò che aveva fatto insieme a Charlotte. Sicuramente non avevano trascorso il tempo a girarsi i pollici e tanto meno a giocare ai videogiochi che avevo rigorosamente portato per passare le mie giornate.
Mi voltai prima a destra e poi a sinistra, ignorando completamente quella figura alta e incredibilmente sexy. Voltai più volte il capo, oh cazzo, lo sapevo. Mi ero dannatamente persa.
《Si, molto divertente.》resi un po' più presentabili i miei capelli e iniziai, a carponi, ad andare verso un luogo sconosciuto, dovevo trovare quella baracca in cui alloggiavo e l'impresa, con quel buio, era quasi impossibile.
Sarei finita per aprire tutte le porte di legno che avrei incontrato, fino a trovare la mia.
Continuai a comminare, ma la risata di quel ragazzo spezzò il silenzio tombale.
Mi fermai a guardare il suo corpo, non avevo mai visto un ragazzo così perfetto davanti i miei occhi blu come il mare.
《Tu non hai proprio senso dell'orientamento eh, Ninfa?》continuò a ridere, per un minuto mi fermai a contemplare il suo bel viso e i suoi occhi neri come la pece.
《Dovresti smetterla di chiamarmi in quel modo, mi stai dando sui nervi!》dissi con fare arrogante, appena mi ripresi da quello stato di trance.
《Come fai ad essere così adorabile quando sei
arrabbiata! 》mi prese in giro per poi accendersi una sigaretta.Rimasi un momento stupita, nessuno mi aveva mai dato dell'adorabile. Sbruffai, evitando di rispondere, non sapevo che fare in quel momento.
《Se vuoi ti accompagno, Ninfa. 》sorrise cacciando via un po' di fumo dalla bocca.
《Ti dispiace? Odio l'odore del fumo. 》dissi sventolando la mano davanti al naso, per mandare via lo smoke.
Senza pensarci due volte fece un ultimo tiro e buttò la sigaretta, quasi intera, per terra, calpestandola con la suola della scarpa.
Si guardò intorno e rimase fermo a osservare un punto ben preciso. Mi voltai anch'io verso la direzione dei suoi occhi. Una luce di una torca si avvicinava a noi. Chi erano?
Non capii perché ma il viso di quel ragazzo si era incupito, sembrava stesse riflettendo sul da farsi.
《Ninfa, corri!》disse dopo pochi istanti.
《Perché?》chiesi, non sicura se fidarmi di quel ragazzo o meno.
《Cazzo Ninfa, corri e basta!》senza aspettare una risposta prese a correre più velocemente di quanto mi aspettassi.
In un primo momento mi venne difficile, ma poi riuscì a stare al suo passo.
《Da chi stiamo scappando?》chiesi con il respiro affannato.
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Random Walk
RomantizmDafne è una giovane ragazza che viene costretta dalla madre a trascorrere l'estate in un campo estivo, dove farà diversi incontri, alcuni molto interessanti, che l'aiuteranno a crescere. #Estratto dal Prologo# Il silenzio è assordante. Ti travolge...