Capitolo 69

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Passai l'intera serata affiancata da Charlotte e Mitch, che con la sua chitarra accompagnava la favolosa voce di Manuel.

《Non sapevo cantassi. 》Confessai, un po' in imbarazzo. Il ragazzo sorrise con la sua solita faccia da sbruffone. 《Non sai tante cose di me. 》Recitò la tipica frase da film.

Il mio sguardo però cercò quello di Shane, che facendo finta di nulla passava il tempo in compagnia di Abigail.

Guardai quella scena con più attenzione, la ragazza cingeva con le proprie braccia la vita del ragazzo, che si reggere con gli avambracci sul prato. Una fitta si fece posto nel mio corpo, diretta a colpire il mio povero cuore.

Sapevo che Abigail usciva pazza per Shane sin da quando erano piccoli, sapevo anche che la serata era propizia per divertirsi un po' con il proprio compagno e forse lei aspettava da tanto tempo questo momento.

Mi lasciai andare alla convinzione che Shane non si sarebbe mai abbandonato alla tentazione, non dopo tutto quello che aveva fatto per me e soprattutto mi aveva dimostrato.

La serata passo in fretta e giunti ormai alle 4:00 molti ragazzi decisero di fare una bella dormita. Mitch, Manuel, Jon, Steven e Stewart infatti, dopo essersi coperti per benino, iniziarono a ronfare sempre più forte.

《Ho voglia di fare una passeggiata. 》Annunciò Charlotte, guardandosi intorno. 《Chi viene a farmi compagnia? 》Domandò con sguardo speranzoso.

《Non mi va. 》Confessai sinceramente. Abigail e Shane, impegnati a parlare, non risposero alla richiesta, ma Brent con un gesto deciso annuì e si alzò, seguito da Charlotte.

Dopo poco però si dispersero nel buio e io mi avvicinai sempre di più al falò. Strinsi le ginocchia al petto e mi lasciai andare a quel calore piacevole.

《Perché non passi la serata con me? 》Chiese Abigail a Shane, con fare molto sensuale, ma anche mossa dall'alcool in più che circolava nel suo corpo.

Shane, con sguardo freddo, la strinse fra le braccia e le sussurrò, qualcosa che non riuscii a sentire, al suo orecchio.

Un'altra fitta attraversò il mio cuore e decisi di dedicarmi allo scoppiettio del fuoco.

《Non dormi? 》Domandò una voce familiare dopo almeno cinque minuti da quella scena. Decisi di non voltarmi, ormai la sua voce era inconfondibile e la collegai velocemente alla sua figura.

《Non ho sonno. 》Ammisi, sperando di poter prendere tempo, vederlo mi avrebbe dato ancora più fastidio.

《Nemmeno io. 》Concluse la discussione lui, sedendosi al mio fianco, nel piccolo spazio lasciato da Charlotte.

《Abigail? 》Domandai, con un pizzico di acidità pronunciando quel solo nome.

《Si è addormentata velocemente. 》Rispose solamente, regalando un piccolo sorriso al fuoco.

《Hai passato una bella serata con lei? 》Chiesi, diventando sempre più acida e non degnandolo di uno sguardo.

Shane però rise, una risata sincera, quasi soffocante. Con le lacrime agli occhi dal ridere e dopo aver tossito un po' per fare più scena, si volse verso di me, lasciando stare il fuoco, che come al solito compiva il suo dovere.

《Sei gelosa. 》Affermò con un sorriso beffardo.

《Ti sbagli. 》Lo aggredii io colta alla sprovvista, ero gelosa, era vero, gelosa di Abigail. 《S-s-sei t-tu. 》Dissi, non riuscendo a reggere il suo sguardo.

《Io? 》Domandò con fare incredulo, senza nascondere quel sorrisetto.

《S-si. 》Cercai in fretta di trovare una scusa che non sembrasse ridicola, non tanto almeno. 《Fai le cose senza senso. 》Fu ciò che riuscii a dire.

《Io faccio le cose senza senso? 》Mi fece eco lui, con uno sguardo più duro.

《Si. 》Cercai di essere più ferma e convinta, anche se il risultato non fu dei migliori. 《Non si capisce cosa vuoi realmente. 》Continuai alzando leggermente la voce.

Shane si alzò, afferrò la mia mano e con forza mi trascinò lontano da quel piccolo falò.

《Dove mi porti? Non ho voglia di seguirti da nessuna parte. Il mio tono diventava sempre più aspro, ma in fondo sapevo che a parlare era la mia gelosia.

Di colpo si fermò, non avevamo camminato molto, solo quanto bastava per non farci sentire dagli altri. Eravamo sotto un lampione che illuminava pochissimo di quello che ci circondava.

Shane, si girò e con uno scatto repentino, si fondò sulle mie labbra, coinvolgendomi in un bacio sincero, ma pieno di passione. 《Io so quello che voglio. 》Disse abbandonando le mie labbra. 《E tu? 》Domandò con fare più duro del solito.

《Dimmi Dafne, sai quello che vuoi? 》Mi spronò ancora una volta, mentre io lo guardavo con lo stupore dipinto in volto. Ci pensai su qualche minuto, ma avevo bisogno di più tempo.

《Se so quello che voglio? 》Domandai più a me stessa che a Shane, il quale rimase fermo a scrutare i miei occhi in silenzio.

《Io voglio... 》Cercai di dire, non riuscendo a trovare una risposta. 《Io... 》i minuti trascorrevano e quegli occhi non mi davano pace, non riuscivo a pensare lucidamente.

《Io voglio evitare di risponderti. 》Ammisi guardando verso il basso, non riuscivo a tener testa a quel suo sguardo che sembrava mi scrutasse nell'anima.

Shane scoppiò a ridere e io pensai che fosse la cosa migliore in quel momento per spezzare l'imbarazzo, anche se non funzionò molto. 《Quante altre volte mi rifiuterai, prima che finisca l'estate? 》Domandò fra una risata e l'altra.

Alzai le spalle, non sapevo ancora una volta cosa rispondere. 《Ci sediamo? 》Consigliò lui, mostrandomi una panchina proprio sotto il lampione con una luce fioca.

《Lo seguii rimanendo in silenzio. 》Non lo volevo rifiutare eppure qualcosa mi impediva di farmi avanti.

《Cosa ti sei fatto al labbro? 》Domandai, notando ancora una volta il suo labbro leggermente gonfio.

Shane sorrise e dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia decise di rispondere. 《Ho fatto a botte. 》Disse solamente come se fosse una cosa assolutamente normale. Senza aspettare una mia domanda, iniziò il racconto, cercando di essere più chiaro possibile. 《Dei ragazzi si stavano vantando di quello che ti avevano fatto. 》Si fermò scrutando la mia reazione, ma io rimasi ferma a guardare il lampione, che era diventata la cosa più interessante in quel momento.

《Non ero sicuro al 100% che fossi tu la ragazza in questione, ma collegai il fatto di averti incontrato e il fatto che stavi andando da Brandon e non lasciai nulla al caso. 》Lasciò qualche minuto di silenzio, così che io potessi apprendere con calma ciò che stava dicendo. 《Quando ti ho incontrata dopo la rissa, hai dato conferma alle mie ipotesi e... 》Il suo discorso fu interrotto e io stessa fui a farlo.

《Non riesco a dormire bene. 》Confessai spostando lo sguardo dal lampione agli occhi di Shane e poi verso il basso, iniziando a giocare con le mani.

《Ogni volta che cerco di dormire, non mi sento al sicuro e il viso di quel ragazzo compare all'improvviso e io... 》non riuscii a finire la frase, i singhiozzi spezzarono le mie parole e mi lasciai andare ad un pianto isterico, non riuscivo a farmi forza da sola, non riuscivo a fare altro che liberarmi da tutto ciò che tenevo dentro.

Shane mi accolse fra le sue braccia, cullandomi quasi fossi una bambina in cerca di aiuto. 《Troveremo una soluzione. 》Disse stringendomi ancora di più e lasciandomi dei leggeri baci sul capo, finché io mi lasciai andare a quella stanchezza che mi assaliva da tempo e cullata da quel ragazzo, mi abbandonai ad un sonno profondo e finalmente, tranquillo.

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