《Buongiorno, Ninfa. 》disse regalando un sorriso meraviglioso che mi aveva rallegrato il risveglio.
Shane tanto calmo e sicuro di sé poggiò un vassoio con due cappuccini e un kraffen alla nutella sulla scrivania, mentre nell'altra mano aveva una busta che quasi subito mi porse. 《Ti vai a fare una doccia o mangi prima? 》il suo essere così premuroso, mi faceva sentire a disagio. Non avrei mai voluto una cosa diversa da questo, un ragazzo che si prendesse cura di me. Da sempre era quello che desideravo con tutto il cuore, ma era tremendamente sbagliato, ero fidanzata e per quanto potessi essere attratta fisicamente da Shane, preferivo rispettare il mio rapporto consolidato con Brandon.
《Vado via, non ho intenzione di stare ancora qui. 》Il mio modo brusco aveva forse infastidito Shane, offeso sicuramente dal mio comportamento. Infondo aveva pensato solo a me e io, ingrata, avevo dato per scontato la cosa. 《Sarà meglio prima mangiare un boccone però. 》cercai di correggere il tiro, pentita di ciò che avevo precedentemente detto.
Shane sorrise e quel suo sguardo sincero, soddisfatto e contento, mi contagiò. Mi sentii a casa, quasi stessi facendo colazione con la mia famiglia, il suo essere simpatico e coinvolgente mi face capire quanto mi mancasse quella sensazione di pace.
《Spero di aver scelto bene. 》disse porgendomi tutta la teglia. Io stavo quasi per mangiare avidamente quelle prelibatezze, lui però mi fermò prima che fosse troppo tardi.
《Non ti azzardare a toccare niente da quel vassoio. 》Disse quasi arrabbiato. Prese la sedia della scrivania e uno sgabello che era in bagno, entrambe fatte di pino. Aprì la porta con il gomito e mi fece passare per prima.
《È incantevole.》dissi ammirando il paesaggio di prima mattina. La baracca dava su un immenso prato verde colorato da magnifici fiori rossi, blu e gialli.Era davvero possibile che esistesse quel posto? In lontananza vi era anche il lago, dove per la prima volta incontrai Brandon. Non dovevo essere qui, non dovevo essere con Shane, eppure tutto mi sembrò magnifico e familiare, come se questo fosse quello che davvero sognavo da così tanto tempo. Mi lasciai andare al mio istinto, mandando tutto quello che mi occupava la mente, distraendomi, a quel paese.
Ora c'eravamo noi, io, Shane e quel magnifico luogo che mi regalava un senso di pace magnifico. Da sempre i colori influiscono sui sentimenti presenti in noi, a questa scoperta erano giunti persino gli antichi egizi. Quel luogo era una distesa senza fine di verde. Il verde in cromoterapia, medicina alternativa, che utilizza i colori come cura di alcune malattie, è il colore per eccellenza nella natura che ci fa sentire creativi, rilassati e calmi. Così tanto rilassante che alcuni ricercatori hanno provato che l'immissione di una pagina verde trasparente sopra a del materiale di lettura accelerare la velocità di lettura degli studenti e il potere di apprendimento. Forse per questo in quel momento ero in pace con me stessa.
Quando presi posto sulla sedia e iniziai a fare colazione, Shane decise di non importunarmi, forse una volta anche lui aveva provato quegli stessi sentimenti che sentivo anch'io in quel momento. Mangiai con calma, passò praticamente un'ora da quanto ci eravamo seduti, le prelibatezze erano finite ormai da tempo, ma noi non ci movemmo da lì nemmeno per stiracchiarci un po'. Quasi con il cuore pieno di lacrime, mi convinsi ad alzarmi.
《Sarà meglio se vado a farmi una doccia. 》pronunciai dirigendomi nella baracca lasciando lì Shane con la bocca aperta, intento a parlare, senza mai dire una singola parola. La doccia fu veloce, avevo intenzione di muovermi e di non perdere altro tempo. Appena uscii dal box-doccia presi quella busta che mi aveva precedentemente dato Shane, dentro trovai dei pantaloncini a vita alta bianchi e una maglietta con le maniche a tre quarti di pizzo rigorosamente nera. Entrambi i capi avevano ancora l'etichetta e sorrisi pensando a quanto avesse girato prima di trovare un negozio di abbigliamento aperto a quell'ora. Possibile avesse preso questi abiti prima? Chi mai avrebbe aperto il proprio negozio così presto? Nemmeno fossero le 6:00...
Uscii dal bagno e vidi Shane disteso sul letto che guardava un punto fisso sulla parete. 《Sono pronta. 》Dissi mentre mettevo nella borsa i vestiti che avevo utilizzato la sera precedente e che, con mia sorpresa, ritrovai in bagno. 《Questa maglietta è tua. 》Gli dissi porgendogli ciò che avevo precedentemente indossato.
《Lasciala sulla scrivania. 》si alzò dal letto, mentre io mi dirigevo verso la scrivania. 《Andiamo? 》chiese poggiando una mano sul mio fianco.
Il mio cuore iniziò a fare i salti mortali, il mio corpo quasi tremò sentendo il suo leggero tocco. Levai la sua mano con un gesto repentino. 《Vado da sola. 》dissi prendendo le mie cose e scappando letteralmente via da quel luogo, iniziai a correre calpestando quei fiori di mille colori.
Quel luogo faceva rendere possibile tutte le cose impossibili. Era possibile volare con un solo salto. Sentirsi libera da quegli orribili momenti. Era possibile tornare indietro con la mente ai quei momenti che passai con mio padre, quando andammo a pescare, quando danzai per la prima volta con lui, poggiando i miei piccoli piedini sui suoi. Il suo amore per me, il suo cuore che mi donava ogni volta, il suo sorriso e il nostro tipico bacio a pizzicotto... tutto, mi mancava tutto. La mia mente mi riportò al giorno che ricorderò per tutta la vita, il mio sedicesimo compleanno.
Mio padre con il vestito elegante mi strinse la mano. 《Balli con me, principessina? 》chiese trascinandomi sulla pista da ballo. La festa era praticamente finita, gli invitati erano ormai stati congedati e in quella sala c'eravamo solo io e lui. Senza un brano, senza una musica, accompagnò i miei passi con la tipica conta del valzer. 《Un, due, tre, un, due, tre. 》ripeteva guidandomi in quel dolce ballo padre-figlia. Una volta preso il ritmo, interruppe la conta e con quasi la voce spezzata, sussurrò al mio orecchio. 《Ti voglio bene, principessina. 》lasciai le sue mani, poggiai le mie sulle sue guance, strinsi gli indici e i pollici, prendendo le guance in un pizzico, poggiai le mie labbra prima su una e poi sull'altra e infine sulla fronte. Il nostro bacio a pizzicotto. 《Ti voglio bene, papi. 》sussurrai stringendomi a lui.
Una voce familiare, mi riportò alla realtà. 《Perché piangi?》 solo allora mi resi conto che il mio viso era rigato da delle lacrime che sembravano bruciare.
Angolo autrice.
Scusate se pubblico a quest'ora tarda, piaciuto il capitolo?
Dafne ha passato del tempo con Shane, fantastico vero? Cosa succederà, ma soprattutto chi è che l'ha trovata mentre stava piangendo?
Perché non provate ad indovinare ma vi avverto sarà difficile.
Chi è questa persona?
A) Charlotte Hall.
B) Shane Allen.
C) Brandon Jones.
D) Brent Weise.
E) Abigail Collins.
F) Mitch Johnson.Rispondete in tanti al prossimo aggiornamento.
Un bacio.
GCDreamer
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Random Walk
RomanceDafne è una giovane ragazza che viene costretta dalla madre a trascorrere l'estate in un campo estivo, dove farà diversi incontri, alcuni molto interessanti, che l'aiuteranno a crescere. #Estratto dal Prologo# Il silenzio è assordante. Ti travolge...