Capitolo 79

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《Ragazza dai capelli blu, il tuo tempo è finito, devi darti una mossa, hai perso la scommessa. 》La voce sensuale di Carter era sicuramente l'ultima cosa che avevo intenzione di sentire.

Mi voltai e la figura del ragazzo palestrato con i capelli bianchi mi si parò davanti. 《Puoi darci cinque minuti? 》Chiesi, quasi implorandolo con lo sguardo.

Lui annuì. 《Che siano cinque minuti contati, ti aspetto all'inizio del sentiero del bosco. 》Sancì con quel suo carattere da egocentrico, mentre con un cenno salutò Shane. Era inutile anche chiedere se lo conoscesse. Shane è conosciuto da tutti.

《Scusa, io devo andare. 》Sussurrai un po' infastidita dal fatto che non riuscivamo ad avere del tempo per noi.

《Stai tranquilla, il tuo inconveniente ti cerca. 》Disse accarezzando il mio viso dolcemente, facendo trapelare un pizzico di gelosia. 《Sai cosa facciamo? Stasera non prendere impegni. 》Affermò continuando a guardare i miei occhi blu come il mare.

Eccitata come una bambina sorrisi. 《Non voglio sapere altro, basta passare del tempo insieme solo io e te. 》Dissi lasciandomi trasportare in un appassionato bacio da Shane.

Ancora euforica, fui costretta ad abbandonarlo su quella panchina per poi correre da Carter.

Mi voltai per salutare Shane, il quale venne subito raggiunto da Abigail. Improvvisamente sembravano sul punto di litigare ma io non potevo andare da loro, era troppo impegnata.

《Muoviti, ragazza dai capelli blu. 》Mi sollecitò Benjamin. Fui costretta a voltare lo sguardo e a proseguire il mio cammino.

"Di cosa staranno parlando?" Domandai tra me e me, mentre seguivo i passi di Carter quando d'improvviso mi sentii cadere, ero inciampata su una radice. Benjamin, quasi come un film, riuscì a fermarmi prima che toccassi terra, mi afferrò per la vita e mi tenne ben stretta così da impedirmi di cadere.

《Grazie. 》Sussurrai, sentendo le mie guance rosse come un peperone.

《Attenta dove metti i piedi Dafne, quando cammini non dovresti pensare ad altro. 》Commentò lasciando leggermente la presa, così da consentirmi di respirare.

《Come fai a sapere il mio nome? 》Non penso ci siamo presentati. Constatai, quasi trattenendo il respiro, di fronte a quella bellezza mozzafiato che era un centimetro di distanza da me.

Benjamin afferrò una ciocca dei miei capelli. 《Lavori per il giornalino, così piccola e tenera, capelli lunghi e blu, occhi che si potrebbero paragonare al mare. 》 Lasciò due secondi sospesi e poi sorrise leggermente. 《Dovevo capire sin da subito che fossi la fidanzata di Shane. 》Lasciò la presa e si voltò per continuare il commino, quando però decise di girare leggermente la testa così da vedermi con la coda dell'occhio. 《Shane non poteva fare una scelta migliore. 》Si incamminò verso la nostra meta. Per un attimo rimasi imbambolata, sbaglio o mi aveva fatto una sorta di complimento. Scossi la testa, non era il momento di pensarci, lo seguii, dovevo scoprire qualcosa dello spettacolo.

Una volta arrivata Carter mi obbligò a sistemare una scenografia, il mio compito era di creare delle stelle che sarebbero servite durante lo spettacolo.

《Dimmi come cavolo faccio a capire cosa metterete in scena da delle stelle? 》 Sbraitai appena mi assegnò il compito.

《Non sei una giornalista? Investiga. 》Fu la sua risposta capace di farmi salire il crimine in un nanosecondo. Non potevo comunque ribattere aveva lui il coltello dalla parte del manico.

Con un rigoroso silenzio decisi di completare la mia mansione, anche se dopo aver capito il meccanismo iniziai a lavorare in modo alienante. La mia mente era invece occupata al pensiero di quella notte solo per me e Shane. E se fosse successo qualcosa in quel senso? Era impossibile nascondere che sotto questo aspetto ero ancora un'inesperta, dovevo chiedere a qualcuno che al contrario mio ne sapesse qualcosa, ma chi? Perché sono rimasta così vergine a lungo? E se lui volesse farlo?

Improvvisamente mi sentii così fuori luogo, una paura senza limiti si fece spazio nei miei pensieri. Dovevo cercare aiuto e forse Charlotte era la persona ideale, dovevo finire al più presto questi oggettini, così da poter scappare via e cercare la mia migliore amica.

Mi misi a lavorare con maggior impegno per poter fare delle stelle quantomeno perfette e cercando di ridurre il tempo a disposizione.

Si fece tardi, ma finii il mio compito. Dovevo fare in fretta, potevo parlare con Charlotte mentre mi preparavo ma dovevo sbrigarmi. Cercai Benjamin e non fu difficile trovarlo, stava come consueto dirigendo i lavori.

《Benjamin, io ho finito, dovrei proprio andare adesso. 》Lo avvisai e lui sorpreso si voltò verso di me, forse non si aspettava lo avessi mai chiamato per nome. Mi guardò con quegli occhi color ghiaccio e ancora con lo sguardo stupefatto.

《Bene, allora io vado. 》Sussurrai, indicando il sentiero per uscire da quel magnifico posto.

《Si... 》Tentennò il ragazzo. 《Si! 》Disse con maggior decisione. 《Ti accompagno. 》 Affermò per poi chiamare una ragazza a cui affidò il compito di vigilare sull'operato degli altri.

《Non c'è bisogno. 》Tentai di dire, ma ormai era troppo tardi.

《Non essere ridicola, muoviti se non vuoi far tardi all'appuntamento con il tuo fidanzato. 》Mi trascinò via da quel luogo, quasi fosse annoiato da quel contesto.

《Come fai a sapere che ho un appuntamento con Shane? 》Domandai con un tono molto acido, mi sembrava legittimo chiederlo.

《Dafne, siete la coppia più spiata di tutto il campo, davvero pensi che le cose non si sappiano o che le persone non vi spiano? 》Quasi rise a pensarlo.

《Non mi piace che ciò che mi riguarda si sappia, senza che sia io a parlarne con qualcuno... Tutto qui. 》Spiegai, quasi a giustificarmi per come mi ero rivolta a lui.

《Hai scelto lui come fidanzato, cosa pretendi. 》Commentò, continuando a camminare con passo più spedito. Sapevo già della fama di Shane, ma adesso iniziava a darmi più fastidio del solito, soprattutto perché Carter poneva la situazione sotto una luce completamente diversa. Scossi la testa, non potevo pensarla così, altrimenti non avrei mai dovuto iniziare la relazione con Shane.

《Non mi sono fidanzata con Shane perché apprezzavo la sua fama e non lo lascerò di certo solo perché la cosa inizia a darmi fastidio. 》Arrivai ad una conclusione dando voce ai miei pensieri.

《Allora perché hai deciso di fidanzarti con lui? 》Chiese Carter, quando eravamo sul punto di arrivare alla mia baracca.

《Non esiste un vero motivo, lo volevo e basta. 》Conclusi, quando ormai eravamo sull'uscio di quella porta di legno del 508.

Benjamin rimase a bocca aperta, mentre io con un flebile "Grazie" mi dileguai entrando nella baracca.

Era strano avevo quasi aperto una parte del mio cuore a uno sconosciuto eppure sapevo che quella era la realtà.

《Puffo Brontolone!! 》Sorrise Charlotte appena mi vide, anche se subito notò come il mio volto cambiò e rivelò la mia preoccupazione. 《Che hai? 》Domandò visibilmente preoccupata.

《Charlotte che cosa significa per te fare l'amore? 》Domandai curiosa, mentre la mia compagna di stanza dopo aver mostrato con il volto il suo stupore scoppiò a ridere.

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