Capitolo 47

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Gli occhi di Shane continuavano a presentarsi nella mia mente. Ritornavo sempre a quel momento e per molto tempo mi persi nel ricordo del suo sguardo.

《Dafne, ci sei? Dobbiamo andare a portare il materiale al club e dobbiamo scrivere l'articolo, dopo domani dovrà essere pubblicato.》 Mi richiamò all'attenzione Mitch, con il suo fare molto dolce.

《Hai ragione, arrivo, ma prima devo congratularmi con Brandon, cinque minuti e sono da voi.》 Spiegai iniziando a correre per andare incontro a Brandon.

Fra i mille alberi scorsi due figure molto familiari. Uno fi loro era... Shane, i suoi capelli neri erano inconfondibili, l'altra era la stessa ragazza bionda ossigenata che aveva mostrato a pieno i suoi ormoni femminili durante la partita.

Mi avvicinai di più, di loro vedevo solo i volti, stavano parlando, ma erano incredibilmente così vicini. Man mano che avanzavo le cose si facevano più chiare.

I due si avvicinarono, finendo in un profondo bacio. I miei occhi si offuscarono, quasi sul punto di piangere. Il rumore di un rametto che si rompeva, interruppe i due. Dopo un po' mi resi conto che avevo causato io quell'interruzione.

《Dafne. 》 mormorò Shane, con uno sguardo misto di sorpresa e tristezza.

《Scusate il disturbo, non volevo interrompervi. 》 Iniziai a correre velocemente, senza aspettare una loro risposta.

Lo sguardo soddisfatto di quella piccola ochetta, mi faceva saltare i nervi. "È meglio non pensarci" ripetevo lo stesso mantra più volte ma, con scarso, anzi scarsissimo, risultato.

Il loro bacio non voleva liberare la mia mente e la cosa iniziava ad essere stancante.

《Dafne!》 Sentii chiamare il mio nome, ma decisi di non voltarmi, il mio cuore iniziò a palpitare e la situazione si fece più critica del solito.

《Ninfa, fermati!》 Era Shane, il suo timbro era inconfondibile, ma non volevo parlargli, non potevo, non ne ero in grado. Cosa mi succedeva? Perché detestavo tanto quel suo comportamento?

Fui presa dal braccio e, senza la mia volontà, trascinata dietro un albero.

《Perché hai reagito in quel modo?》 Domandò il ragazzo che continuava a puntare gli occhi sul mio viso. Mi sentivo veramente a disagio. Non era intenzionato a smettere di osservare ogni minimo dettaglio del mio volto.

《Spostati Shane, devo andare da Brandon.》 Lo spinsi via, ma il risultato non fu quello sperato.

《Puttanate, a te nemmeno piace quello.》 Affermò con un tono sapientino e modesto.

《E tu cosa ne sai?》 Domandai forse sorpresa da quella affermazione che in un attimo mi sembrò reale.

《Oh andiamo, non ti merita minimamente, lui non sarà mai alla tua altezza.》 Il suo modo di fare così deciso iniziò a mandarmi in crisi. E se avesse ragione?

《Oh andiamo tu, saranno fatti miei con chi decido di avere una relazione amorosa, non credi?》 Ironizzai riuscendo a scappare da quella morsa e iniziando a camminare a grandi passi.

《Staresti meglio con un ragazzo più serio di lui.》 Affermò costringendomi a piantare i piedi al terreno e a voltarmi lentamente.

《E chi sarebbe un ragazzo più serio? Quello che stava baciando un'ochetta bionda ossigenata proprio cinque minuti fa? Ma fammi il favore e lasciami in pace.》Stringendo i pugni, mi allontanai con un andamento deciso.

Sentii solo in lontananza le sue ultime tre parole 《Te ne pentirai.》 Gridò con tutto il fiato che aveva in corpo. Ignorai ciò che aveva detto e senza più pensare a Brandon, andai dritta al club, nera di rabbia.

《Che ti è successo?》 Domandò Abigail vedendomi scontrosa rispetto al solito.

《Nulla... dimmi quello che devo fare. 》Cercai di cambiare discorso, rimboccandomi le maniche.

Avrei pensato al lavoro da fare, così da dimenticare quella strana chiacchierata con Shane.

《Ti va di decidere le foto? Ci servirebbe una foto di Shane e una di Brandon. 》 Spiegò lei con un tono molto pacato.

《 Ci penso io. 》Mi issai dalla sedia e con tutta la forza di volontà che avevo in corpo, presi la macchina fotografica e collegandola al computer, iniziai a sfogliare le miriadi di foto che avevo personalmente fatto.

Finii per arrivare ad una, stranamente tagliata, che mostrava Shane intento ad abbracciare qualcuno.

《Di chi è questa macchina fotografica? 》 Domandai, cambiando foto per non far vedere nulla a nessuno.

《Di Shane, perché? 》 Fu Manuel a rispondere come se stesse dicendo qualcosa di realmente ovvio.

《Nulla. 》 Liquidai la domanda e salvai quella foto sul mio computer. Era l'unica e mi ricordava vagamente qualcosa. Sapevo di averla già vista, ma dove e soprattutto quando?

Una volta decise le foto, continuai a pensare a ciò che avevo visto. Mi ricordai quel viso di Shane, era così spensierato, stava sicuramente vivendo un bel momento, ma chi era la persona accanto lui?? Meditai ancora un po' porgendo la scheda SD, dentro la quale avevo salvato le foto scelte.

《Perfetto Dafne. 》 Sorrise Mitch, prendendo la scheda e sorridendomi dolcemente.

《Mi sa proprio che hai bisogno di riposo. 》 Affermò Steven, intento a portare dei fogli che probabilmente servivano per l'articolo.

《Guarda occhi gonfi. 》 Completò Stewart sfacciatamente, spuntando dietro una spalla del fratello.

《Hanno ragione, vai e riposati. 》 Abigail mi spinse fuori dall'aula, ma decise di venire a farmi compagnia, almeno lungo il tragitto. Dopo un lungo momento di silenzio, decise di parlare un po' e poco prima che arrivassimo all'entrata, spezzò bruscamente la tensione.

《È per Brandon che stai così? 》 Domandò, forse un po' preoccupata, lei aveva vissuto male il suo rapporto con Brandon e forse questo aveva influito particolarmente.

《No. 》 Risposi prontamente, aumentando il passo, per arrivare prima alla baracca. Non volevo che toccasse quel tasto, anche perché Brandon era l'ultima persona a cui pensavo.

《Non ne vale la pena. 》 Finì la frase, senza nemmeno ascoltare le mie parole.

《Non sto così per Brandon. 》Ripetei più decisa del solito, sapevo che si stava preoccupando, ma il suo tono, mi dava davvero fastidio, non si doveva prendere la briga di pensare a me e soprattutto alla mia relazione con il mio ragazzo.

《Capisco, scusa... 》 Abigail sembrava davvero mortificata. Forse non voleva insistere troppo e probabilmente ero stata io abbastanza brusca nei modi.

《Scusa, è che...》 Presi fiato quasi a volermi dare forza. 《Ho visto Shane intento a baciare una ragazza prima. 》 Confessai velocemente.

Abigail mi guardò sbalordita, poi però sembro calmarsi. 《Non ti devi preoccupare, Shane...》

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