Capitolo 31

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Capii una volta iniziato il gioco, che il tempo trascorso con Brandon sarebbe stato davvero molto interessante.

《Non è possibile che ti capita sempre asso e tre. 》urlai mettendo il broncio dopo l'ennesima sconfitta.

《Non te la prendere, forse un giorno imparerai a giocare. 》Scherzò scoppiando in una fragorosa risata.

《Che vorresti dire? 》iniziai con fare superiore. 《Proviamo a fare un'altra partita. 》Lo sfidai, vidi però una punta di malizia uscire dai suoi occhi.

《E se mettessimo una posta in gioco? 》Sorrise con un fare beffardo.

La cosa iniziava ad interessarmi davvero molto. 《Del tipo? 》adoravo questi giochetti soprattutto quando ero sicura di poter vincere.

《Il vincitore sceglierà un semplice obbligo, che ovviamente il perdente dovrà rispettare. 》Iniziò a mischiare le carte con un fare dannatamente sexy.

《Non mi leverò le mutande per una stupida scommessa. 》Forse ero stata un po' tanto volgare ma era questo il bello del gioco, no? Stuzzicare.

Brandon iniziò a ridere come un matto, battendo la mano sulla gamba, quasi per darsi il ritmo per le sue continue risate. 《Cercherò di non toccare quel tasto. 》

《Dai le carte. 》dissi "alzando", per poi porgergli il mazzo.

La partita fu sudata, le briscole erano abbastanza distribuite, a terra l'asso di coppe, coppe era da sempre il mio palo. Ultima, dovevo prendere l'asso, tocca a me, butto un carico, non se lo lascia sfuggire, lo prende con il tre di coppe. Prendo l'asso, in mano ho asso, cavallo e sette di coppe. Tre, re, donna sono usciti. 《Calata! 》dico mostrando le mie carte, avevo vinto.

La partita successiva non fu da meno, vinsi senza molti problemi.

《Due di fila, tre di fuoco. 》lo presi in giro, cantilenando lo stesso detto più e più volte.

《Alza! 》ordinò quasi offeso, pensava davvero di avere la vittoria in pugno, povero ragazzo, povero illuso.

Alzai il mazzo, la fortuna questa volta non fu esattamente dalla mia parte, persi la partita, aveva praticamente tutto in mano durante quel maledetto turno.

《Inizia la rimonta! 》Si fa beffa di me, mentre mischio le carte.

《Alza! 》lo imito arrabbiata, quasi quanto lui prima.

Fu la partita più lunga e più sudata della mia vita, ma la vittoria fu nelle mie mani.

Esultai come non mai una volta concluso l'ultima mano, feci persino un piccolissimo ballo della vittoria, che risultò alquanto ridicolo, ma poco importava, avevo vinto.

《Allora Brandon, pronto a rispettare l'obbligo più brutto della tua vita? 》ironizzai, amavo davvero con tutto il cuore prenderlo in giro. Aveva gli occhi puntati verso il pavimento, in quel momento mi sembrò così carino.

. Mi avvicinai a lui, costringendolo a guardarmi dritta negli occhi. 《Ti ricordo che hai rigorosamente perso. 》Sussurrai, poggiando la mia fronte sulla sua, sapevo che forse era avventato, forse non dovevo farlo, ma in quel momento, mi attraeva più di chiunque altro.

Lui mi prese da dietro il collo, avvicinando pericolosamente le sue labbra alle mie. Il mio cuore perse un battito, il mio respiro si fece sempre più pesante, mentre sentivo il suo sul mio viso. "Cazzo." Imprecai contro me stessa, se solo fossi stata più attenta adesso non mi troverei in questa situazione. Non mi perderei negli occhi verdi più belli che abbia mai visto. Non penderei da quelle labbra leggermente carnose da voler mordere. Non riuscivo a resistere, non riesco a resistere, mi avvicino leggermente a lui, la distanza fra noi diminuiva sempre di più. Lui mi aveva già confessato di avere un piccolo debole per me, eppure non gli avevo mai dato una risposta, forse sarebbe meglio smetterla qui, fermare il tutto adesso, ma non ci riuscivo, ero oramai caduta nella sua odiosa, crudele, fastidiosa, delicata, dolce trappola.

Bip. Bip. Bip. Il suono che annunciava la fine della lavatrice, si perse nella stanza. Mi allontanai da quel viso, che come me, era quasi deluso. Mi alzai lentamente. Presi gli indumenti dalla lavatrice e li misi nell'asciugatrice di ultima generazione, una sola ora e sarei potuta uscire da questo posto.

《Dovrò pagare il mio debito. 》Disse alzandosi anche lui.

《Mi sa tanto che ci sarà da divertirsi...》Sussurrai fra me e me con tono maligno, iniziando a sfregare le mani.

《Abbiamo un'ora di tempo, ti va di farci un giro? 》Proposi, avevo già qualcosa in mente e sarebbe stato davvero interessante.

Lo trascinai in mensa dove con sguardo infastidito, mi implorava per non pagare quel pegno.

Con le mani mimai un piccolo "vai vai!"

Lui salì su un tavolo, la gente iniziò a guardarlo, tutti sapevano, persino io, che era il capitano del club di calcio.

Brandon mise le mani agli angoli della bocca così da ampliare il suono della sua voce.

《Sono Brandon Jones, capitano della squadra di calcio e...》 prima di completare la frase, si alzò un boato da parte degli altri membri del Club, vidi persino Shane, anche lui faceva parte del club di calcio? 《...e...》 mi guardò per un attimo, mentre io annuivo con un sorriso stampato in viso 《...e mi faccio la pipì addosso ogni notte. 》

Nella sala si propagarono mille risata e schiamazzi, persino io mi unii a loro, il viso di Brandon era indescrivibile, un misto di imbarazzo e orgoglio, quest'ultimo scaturito dal completamento della missione. Egli con calma venne verso di me e mi sorrise con una faccia da ebete. Dopo numerose suppliche e dopo essermi goduta abbastanza la situazione, acconsentii ad andare a fare una passeggiata.

Una cosa che mi colpì molto, fu la facilità con la quale riuscivo a parlare con Brandon. Iniziai subito a prenderlo in giro e a ridere come non mai.

In un momento di tranquillità le nostre mani si avvicinarono, egli senza indugio me la prese. 《Dafne...》disse guardando davanti a se e stringendo ancora di più la mia mano. 《Io non voglio nasconderti i miei sentimenti, tu mi piaci. 》ora invece mi guardava dritto negli occhi. Quasi mi persi in quel verde muschio, il suo sguardo divenne immediatamente serio. Ciò che aveva detto era davvero importante per lui. 《 È incredibile pensare che in così poco tempo, tu mi sia entrata nel cuore. Ricordo ancora quella sera in cui ti ho incontrata, avevo bisogno di una svolta, avevo bisogno di un segno, dovevo andare avanti.  So che le delusioni possono renderci indifferenti a tutti questi sentimenti, ma la verità è che tu hai invaso in poco tempo la mia mente. I miei pensieri non riescono a darmi pace, riflettendo senza sosta il tuo bellissimo viso. 》 i miei occhi erano spaesati, non sapevo cosa fare, ma lui mi prese il viso nelle mani, costringendomi a guardare i suoi occhi che lasciavano trasparire una profonda sincerità. 《Fammi dimostrare i miei sentimenti, sarò sincero e ad ogni gesto presterò la massima attenzione. È bastato un momento, sono bastati i tuoi occhi, il tuo sorriso, la tua simpatia, per desiderati davvero tanto. Lo so che hai paura, te lo si legge in viso, ma non voglio fare a meno di te.》il suo discorso finì, lasciandomi senza parole.

Ciò che disse era così confuso, segno del fatto che era stato improvvisato.

L'unica domanda che mi salì in testa, mi martellava la mente. 《Perché? 》 non riuscivo a capire,  lui era il tipico ragazzo perfetto, ma perché?

《Non chiedermi perché, io voglio provarci, provarci davvero. Ti prego manda a fanculo tutto ciò che pensi e proviamoci. Rischiamo insieme》il suo viso era sincero, il suo sguardo esprimeva convinzione, voleva davvero provarci? Ma ci conoscevamo da così troppo poco tempo.

Di una cosa sola ero sicura: Brandon aveva stravolto la mia vita.

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