Capitolo 46

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Le parole di Abigail mi avevano davvero sconvolto.

Iniziai a tormentarmi su come sarebbe andata la mia relazione con Brandon, eravamo fatti l'uno per l'altra? Non sapevo dare una risposta, forse era anche meglio non pensarci, se lo avessi fatto qualsiasi cosa sarebbe potuta peggiorare.

Ero decisa a dare tutta la mia fiducia a quel ragazzo, se lo avesse meritato o meno, non era dato a me saperlo e questo forse migliorò le cose.

In quel momento, pur dopo aver saputo determinate cose, mi sentii libera di fare ciò che volevo, se fossi finita con la testa al muro, era solo colpa mia e di nessun altro.

Non capivo però ciò che spinse Shane a rifiutare Abigail, la quale oggettivamente era una ragazza stupenda ma soprattutto dolce. Esternai i miei dubbi 《Perché tu e Shane non avete mai provato ma mettervi insieme? 》domandai durante il tragitto per arrivare al campetto.

《Shane ha una storia complicata. 》liquidò la domanda in una maniera impressionante. Lo fece apposta? Non voleva dirmi nulla su ciò che lo riguardava, ma non aveva tutti torti, ciò che aveva passato Shane non doveva interessarmi.

Abigail lo conosceva meglio di chiunque altro, aveva vissuto insieme a lui il suo passato. Era con lui quando iniziò la scuola e quando si innamorò per la prima volta. Beatrix..

《C'entra quella ragazza, Beatrix? 》 Domandai forse con una punta acida nel pronunciare quel nome.

《Dafne, non spetta a me parlarti di Beatrix, non è nemmeno giusto nei confronti di Shane. Mi dispiace, ma non ho intenzione di andare in giro a spettegolare sul dolore delle persone. 》Abigail era più ferma del solito e la sua convinzione mi fece tentennare.

《Hai ragione》 sussurrai, continuando il cammino. La ragazza però si era fatta sfuggire un piccolo dettaglio, Shane aveva sofferto per Beatrix e questo lo aveva segnato profondamente, forse era questo il motivo per cui tanti anni prima aveva problemi.
Abigail lo aveva specificato: ognuno dei fantastici 4 aveva passato un momento difficile. Shane forse soffriva per quella ragazza, ma perché? Da come ne parlava la mia compagna di club, Shane provava un dolore immenso per la situazione causata probabilmente da quella che era la sua fidanzata. Non credo che si potesse soffrire così tanto per un amore giovanile non andato a buon fine.

C'era qualcosa di nascosto, qualcosa che non mi era dato sapere, eppure mi dispiaceva rimanere all'oscuro di tutto e non perché ero curiosa e pettegola, anzi io volevo che Shane condividesse il suo dolore con me.

Shane era come una stella, così timida da nascondersi dalle altre, ma così speciale da essere notata, perché unica.

Mi convinsi a non pensarci più e a godermi quei 90 minuti in tranquillità. La squadra della nostra "Academy Of Clubs" era stata sfidata da quella del "Summer Camp".

Io e Abigail corremmo per raggiungere tutti gli altri. Mi fu affidato il compito di scattare foto e per prova decisi di fare degli scatti. Le Cheerleader si stavano allenando e con le loro acrobazie mandavano in fibrillazione la maggior parte del sesso maschile. Il loro coordinamento era unico e nelle loro gonnelline blu e gialle, acclamarono i giocatori che in poco tempo entrarono nel campo. Il pubblico in poco esultò di gioia, accogliendo calorosamente coloro che avrebbero regalato emozioni uniche attraverso una partita.

L'altra quadra non ebbe una stessa sorte, le loro cheerleader a causa di una forte epidemia di febbre, furono costrette a rimanere in infermeria. Inoltre la presenza di pochi tifosi degli ospiti, non migliorò le cose. Quella grande tranquillità del "Summer Camp" durante l'amichevole era in forte contrapposizione con i tifosi dell'"Academy of Clubs". In fin dei conti si trattava di una semplice amichevole e quel tifo così accanito non era nemmeno necessario. I ragazzi intorno a me non erano della mia stessa opinione e quella euforia, mi caricò di adrenalina.

Tra uno scatto e l'altro, cercavo di non perdere la minima azione. La palla passava da una squadra all'altra con grande velocità. Tutti i giocatori si impegnavano a portare a casa la vittoria. La squadra avversaria segnò, fu Jones a spedire la palla direttamente sotto il sette. Per un attimo tutti furono senza parole, ma la partita riprese quasi velocemente. Williams difensore del "Summer Camp" cercò di strappare la palla a Brandon, ma finì di causare un brutto fallo proprio nell'area del portiere. Rigore. Fu Shane a batterlo. Si mise in posizione. Click, scattai una fotografia. In poco la squadra esultò e con loro anche i tifosi, aveva segnato. Shane aveva portato la squadra al pareggio. La partita riprese dopo i quindici minuti di pausa.

Nessuna azione fu eclatante, a parte molti tiri che non andarono a segno. Mancavano solo dieci minuti alla conclusione e ormai tutti erano rassegnati ad un misero pareggio. La situazione cambiò durante un "uno-due" tra Brandon e Shane, che portarono i due ad avvicinarsi sempre più alla porta avversaria. Shane era marcato da ben tre giocatori, Brandon invece si trovava ad affrontarne due avversari e con un abile finta riuscì a liberarsi di loro. Shane che era in possesso della palla, trovò uno sbocco per passarla al compagno che, ormai agli sgoccioli, provò il tiro. Click. Goal. La folla in delirio.

Le grida e gli esulti sovrastarono anche il fischio che segnava la conclusione della partita. Brandon fu issato dagli altri compagni e guardò verso me, spedendomi un bacio volante.

《Oh hai visto? Brandon mi ha mandato un bacio. 》disse una ragazza dai capelli biondo ossigenato proprio avanti a me. Per poco non scoppiai a ridere, ma limitai il tutto in un semplice sorriso.

Mi emozionai a pensare che Brandon era il mio ragazzo. Non lo avrei fatto scappare tanto velocemente.

I miei occhi però non si posavano sulla sua figura, anzi cercavano senza sosta lo sguardo di Shane che, probabilmente, cercava qualcuno fra il pubblico. Possibile cercasse proprio me?

Il ragazzo dai capelli neri, ricambiò fissandomi per un nano secondo, prima di essere trascinato anche lui dai suoi compagni per festeggiare.

Era stato il nano secondo più bello e intenso della mia vita.

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