Miriadi di rumori di susseguirono nel mio orecchio: la sabbia calpestata ad ogni passo, il mare le cui onde si infrangevano sulla riva, le mamme che sgridavano i figli costringendoli a mettersi la crema per poi lasciarli liberi di buttarsi in acqua, le grida di ragazzi che giocavano, le risate che risuonavano nell'aria. Distesa su quel mare limpido e piatto, mi concentravo sui miei pensieri.
I capelli come alghe si sperdevano in acqua, confondendosi spesso con il colore del mare, il sole baciava il mio dolce viso rilassato da quella freschezza proveniente dall'acqua e da quel calore scaturito dal contatto con i raggi.
Una mano accarezzò la mia gota, percorrendo il mio volto con delicatezza e soffermandosi sulle labbra rosee. 《Shane. 》Sussurrai quasi fosse un gemito scaturito a causa di quel tocco.
Finii di fare il così detto morto in acqua e ripresi a muovermi per rimanere a galla. Lo sguardo di Shane si posò sul mio. Il rossore causato dal calore e da quegli occhi, fece spazio sul mio viso, mi voltai dall'altra parte per nascondermi dalla vista di quell'uomo.
Le sue braccia si avvolsero intorno alla mia vita, stringendomi sempre di più a sé.
《Non ti nascondere, sei bellissima quando arrossisci. 》Disse, lasciando delicati baci lungo il mio collo bagnato e scoperto.
Oramai da tempo eravamo arrivati in spiaggia dove tutti gli altri ci aspettavano, eppure in quel momento eravamo solo io e lui.
Un gemito inatteso scappò dalla mia bocca al suo tocco così delicato. 《Prendi un bel respiro. 》Disse facendomi voltare verso di lui e guardandomi negli occhi. Feci ciò che mi era stato detto e in poco fui trascinata in acqua e coinvolta in un bacio delicato. Quando si staccò da quel contatto, mi fece segno di seguirlo e io non me lo lasciai chiedere due volte.
Seguii i suoi movimenti fluidi senza farmi domande su quale fosse la meta, non mi preoccupai di ciò che mi circondava, anzi puntavo la mia attenzione a quelle spalle possenti.
Sentii l'aria mancarmi e feci segno a Shane di voler continuare in superfice, non si oppose.
《Prendi fiato, Ninfa. 》Disse per poi sorridermi. Lo guardai attentamente, puntando gli occhi sulla sua bocca tremendamente sexy e leggermente violacea. In un attimo quel sorriso però divenne una vera a propria risata.
《Non credevo fossi così ingenua. 》Canzonò con il suo tono beffardo. Si voltò per poi allontanarsi lentamente, solo allora mi resi conto di ciò che ci circondava.
《È una grotta? 》Domandai, mentre lui si issava su una roccia, facendo pulsare ogni suo minimo muscolo. "Mi serve aria. Tanta aria." Pensai guardando il suo fisico che sprigionava sesso da tutti i pori.
《Pulisciti la bava, Ninfa. 》La sua voce maliziosa mi destò da quei suoi glutei perfetti.
Afferrai la mano che mi stava porgendo. 《Aiutami ad alzarmi, stronzo. 》A sentire quell'ultima parola lasciò la presa e io mi ritrovai di nuovo in acqua.
《Ti do una dritta, Ninfa, mai insultare quando tengo io il potere. 》Scoppiò in una grossa risata, incrociando le braccia al petto.
《Babbano, pezzo di merda. 》Sussurrai fra me e me, mentre mi alzavo facendo leva su tutta la forza delle mie braccia. Mi alzai in piedi ritrovando la figura di Shane che afferrando il mio mento con due dita mi costrinse ad alzare lo sguardo su di lui. Si avvicinò lentamente, lo feci anch'io convinta di ricevere un ennesimo bacio.
《Sporca Mezzosangue. 》Sorrise a solo due centimetri dal mio viso.
《Sei un Serpeverde? 》Sputai fuori in modo acido.
《Sempre questo tono sorpreso. 》Il suo sorriso divenne irritante, mi voltai incrociando le braccia sotto il petto in segno di offesa, ma nello stesso tempo ero sorpresa del suo lato da potterhead.
Delle mani si avvolsero intorno il mio esile corpo. 《Ti va di parlare un po'? 》 Domandò in modo gentile, cambiando completamente il discorso. Annuii e con fare veloce presi posto su quella roccia. Lo stesso fece Shane.
《Hai bisogno di dirmi qualcosa? 》Domandai, dopo aver atteso un lungo minuto di silenzio.
《A dire il vero no. 》Confessò Shane, guardandomi dritto negli occhi. 《E tu? 》
《Ammetto di avere qualcosa da chiederti. 》Dissi tutto ad una volta.
《Chiedi pure. 》Rispose, aperto ad un confronto.
《Beatrix. 》Dissi in modo istintivo e guardai la reazione di Shane, lasciando quel nome sparire nel vento. Shane era pronto ad aprire bocca, ma non lo lasciai parlare.
《Non voglio sapere chi era, non voglio sapere la vostra storia, non voglio sapere niente. 》Sparai a raffica senza sapere quello che dicevo.
《Allora perché l'hai nominata? 》Il tono di Shane si fece più aspro, la sua mano che prima accarezzava la mia, adesso era serrata in un pugno.
《Una cosa ci sarebbe, a dire il vero. 》Ammisi, continuando a guardare l'acqua, iniziando a sentire la mancanza di quel contatto.
《Parla. 》Il tono brusco mi fece capire che dovevo muovermi, dovevo dire qualcosa, altrimenti non avrei potuto avere un'altra occasione come quella.
《Tu provi ancora qualcosa per lei? 》Domandai convinta, voltandomi finalmente verso di lui.
Shane sorrise, un sorriso ironico, ma nello stesso tempo malinconico. Si alzò di scatto e con passo veloce decise di allontanarsi.
《Shane! 》Gridai con voce stranamente roca. Il ragazzo non si girò, anzi continuò con spasso spedito.
《Rispondi! 》Urlai, mi sentivo ridicola, mi stavo fidando di un ragazzo innamorato della sua ex.
《Shane, non puoi fare così. 》Iniziai ad inseguirlo mentre lui si inoltrava nella grotta.
Non sapevo che cosa mi stava prendendo. 《Mi hai baciato e non una sola volta, ho diritto a delle risposte. 》Una rabbia incontrollabile, si impadronì di me.
《Non sono affari tuoi. 》La sua voce solitamente roca, adesso era più dura e arrabbiata.
《Bene, allora... allora... lasciami in pace. 》Non concepivo il suo ragionamento, non sapevo perché aveva reagito in quel modo, non capivo più niente.
《Vaffanculo! 》gli gridai raggiungendolo e picchiandolo con tutta la forza possibile.
《Invece di fare la bambina stupida, seguimi o non ritroverai la strada. 》Rispose lui, cercando di frenare i miei colpi.
《Non ho bisogno di te per ritrovare la strada, puoi andare a quel paese. 》Urlai ancora di più, perché ero così arrabbiata? Perché la mia lingua non si frenava? Che mi stava succedendo? "Rispondi a quella maledetta domanda" urlai tra me e me, sperando che i miei pensieri arrivassero a lui. Non fu così, non rispose, anzi tutto ciò che si degnò a dire era solo: 《Bene, allora ci vediamo dagli altri. 》
Con passo lento, lasciandomi in quel improvvisamente tetro luogo, si allontanò non degnandomi di uno sguardo.
Lasciata sola con i miei pensieri, mi piegai su quella roccia dura, le ginocchia indolenzite dall'urto, i piedi graffiati dalla corsa, le mani che reggevano il volto. Il silenzio tombale è ciò che ricordo, un silenzio rotto dai miei singhiozzi.
"Perché?" Continuavo a chiedermi. "Perché?"
Angolo autrice.
Chiedo venia, mi sono assentata più a lungo del solito, non ho una giustificazioni a parti i tanti impegni scolastici, familiari e vari.
Comunque la storia si fa più interessante, Dafne ha deciso di chiedere e Shane di Beatrix, ma a lui il passato fa male. E a lei invece? Perché reagisce in questo modo?
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Random Walk
RomanceDafne è una giovane ragazza che viene costretta dalla madre a trascorrere l'estate in un campo estivo, dove farà diversi incontri, alcuni molto interessanti, che l'aiuteranno a crescere. #Estratto dal Prologo# Il silenzio è assordante. Ti travolge...