Capitolo 84

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L'insistenza di Carter fu quasi insopportabile e alla fine non riuscii a fare altro se non accettare il suo invito a prendere un caffè insieme. Nonostante ciò il mio unico obbiettivo era quello di capire cosa avrebbe messo in scena il club di teatro.

《Sai, sono un tipo che nutre una grande curiosità. 》Cercai di incalzarlo nel discorso, mentre ci dirigevamo, ovviamente di nascosto siccome proibito, fuori dal campo estivo.

《Sul serio? E cosa ti incuriosisce in questo momento? 》Carter decise di reggermi il gioco, pur sapendo a cosa io stessi puntando.

《Sarebbe davvero un piacere sapere l'opera teatrale che avete deciso di mettere in scena...》 Incrociai le dita, sperando che il pesce abboccasse come previsto.

《Peccato che questo piacere ti sia negato da una cosa che si chiama "sorpresa". 》Con un suo gesto evidenziò l'ultima parola e io quasi mi arresi sapendo che era inutile provarci.

《E se ti dicessi almeno che sarà tratto da una delle fiabe più conosciute? 》Cercò di darmi qualche indizio, forse per evitare di vedere il mio viso cupo.

《Sul serio metterete in scena una fiaba? 》Chiesi un pochino scettica.

《Per quale motivo questa ironia sulle tue labbra? 》Domandò, sicuramente infastidito dal mio comportamento. Ripensai agli oggetti di scena che era mio compito preparare e ora tutto aveva un senso. La maggior parte riguardava oggetti per la casa: posate, tazze, soprammobili ecc... Un titolo mi balenò in testa. Non potevo crederci. 《La bella e la bestia di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont. 》Esclamai con un sorriso da ebete stampato in faccia, era da sempre la mia fiaba preferita. Di colpo mi resi conto che eravamo giunti già al bar e che tutti i clienti si erano voltati a guardarmi quasi considerandomi la "matta del villaggio"

Benjamin scoppiò a ridere, vedendo il mio viso arrossire per l'imbarazzo. 《Esatto, ragazza dai capelli blu, hai indovinato.》 Sorrise, invitandomi a prendere posto ad un tavolo. 

《Che ruolo interpreterai?》 Chiesi, riprendendomi da quel momento imbarazzante e concentrandomi sul mio accompagnatore.

《Non ho intenzione di rivelarlo.》 Scherzò ostinato, sfogliando il ricco menù.

《Posso indovinarlo? 》Domandai speranzosa e senza nemmeno consentirgli di rispondere iniziai a studiarlo, così da immaginare il  ruolo che avrebbe potuto interpretare. 《Lumière? Le Tont? 》Quasi lo insultai con l'ultimo personaggio. Lui si limitò a scuotere la testa ancora una volta infastidito.

《Ci sono. 》Esclamai, era certo con quella faccia che si trovava. 《Gaston! 》Quasi convinta del mio successo iniziai a battere le mani per la mia bravura, ma ancora una volta il gesto di Benjamin mi fece capire che avevo torto.

《Non mi dire che interpreterai la bestia. 》Scoppiai a ridere solo al pensiero.

Carter con un sorriso dipinto sulle labbra sollevò lo sguardo dal menu, con un gesto chiamò la cameriera che si precipitò a prendere le nostre ordinazioni. 《Per me un caffè freddo. 》Disse, sorridendomi per incitarmi a dire ciò che volevo.

《Un cornetto alla nutella e un tè alla pesca. 》Lasciai l'ordine a quella ragazza che annotava il tutto nel suo piccolo taccuino per poi posarlo nel taschino e dopo aver lanciato un'occhiata al mio accompagnatore, si dileguò.

《Scusami se mi sono messa a ridere. 》Cercai di ammazzare quel silenzio imbarazzante. 《Non pensavo che tu sapessi ballare, tutto qui. 》La sua faccia mi fece capire che stavo peggiorando ancora di più le cose. 《Non volevo dire che sei impedito. 》Inziai a blaterare. 《Cioè veramente non lo so.. 》Le cose stavano degenerando, fortunatamente una sua risata mi fece capire che ero l'unica a crearsi dei problemi dal nulla.

《Il ballo mi preoccupa infatti, ma credo di riuscire a cavarmela dopo aver fatto un po' di pratica.》 Ci pensò un po' su. 《Sicura di non volermi dare una mano? Domandò quasi con un ghigno sul viso.

《Ci penserò. 》Cercai di trovare una via d'uscita da quel momento che non mi piaceva affatto.

Carter mi fece capire che non avrebbe insistito più di tanto. 

《Con lui come va? 》Domandò, una volta che la cameriera che ci aveva portato le nostre ordinazioni.

《Bene... 》Sorrisi a pensare a Shane. 《Suppongo. 》Conclusi, improvvisamente l'immagine di Abigail mi balzò in testa.

《Sai io ancora mi chiedo come tu abbia fatto ad accettare il suo passato. 》La conversazione stava prendendo una piega poco consona all'occasione. 《Così lugubre, così triste. Credevo che non sarebbe mai riuscito ad andare avanti.》

《Senti Carter. 》Lo fermai prima che fosse troppo tardi. 《Quando Shane si sentirà pronto mi parlerà del suo passato, non credo che sia il momento di fare questa conversazione con te. Ti chiedo di non impicciarti di fatti che non ti riguardano. 》Sputai infastidita, ma subito mi resi conto del mio tono troppo duro.

《Scusa... 》Impossibile che il mio cervello stesse impazzendo pensando a tutto ciò che non sapevo di Shane e che ovviamente tutti gli altri sapevano. 《Non era mia intenzione. 》Ormai ero caduta in una confusione tale da non riuscire a vedere un'uscita. Cosa mi nascondeva Shane di così tanto speciale?

Carter annuì all'inizio infastidito, ma decise comunque di regalarmi un sorriso comprensivo. Shane era un argomento tabù  e anche lui lo aveva capito.

《Ehi, ragazza dai capelli blu, perché non prendi parte allo spettacolo? 》Richiamò la mia attenzione e fortunatamente riuscii a concentrarmi sulla conversazione senza pensare al passato del mio ragazzo.

《Ed interpretare chi? Belle, così che tu possa ricevere un mio bacio? 》Quasi lo sfidai, avvicinandomi pericolosamente a lui. Sorrisi compiaciuta e lui fece lo stesso.

《Se fosse stato uno spettacolo esclusivamente per adulti avrei fatto di peggio. 》Un ghigno malizioso disegnò il suo volto e io non riuscii a frenare le risate a quella sua affermazione.

Ormai persino il cibo era passato in secondo piano. La compagnia di Carter era davvero piacevole. Il ragazzo che a primo impatto sembrava privo di sentimenti in realtà non era così cattivo, anzi aveva la capacità di farmi ridere in un secondo.

Furono proprio le mie risate, successive a quel momento di tensione, a regnare sovrane in quel tavolo, tanto da attirare l'attenzione di chi ci circondava, soprattutto da parte di una ragazza che era seduta al tavolo vicino il nostro.

《Che bella coppia. 》Disse interrompendo la nostra conversazione. La inquadrai dalla testa ai piedi: aveva un fisico da urlo, alta e snella, il suo corpo sinuoso evidenziava anche un forte carattere. I lunghi capelli castani le ricadevano sulle spalle, accarezzandole dolcemente il viso. I suoi occhi verdi come il muschio però rendevano intenso quel suo sguardo da donna matura.

Non so da quanto tempo stesse ascoltando la nostra conversazione, ma qualcosa mi diceva che era arrivata da poco.

Benjamin spaesato iniziò ad alternare lo sguardo da me e quella strana ragazza, o meglio donna.

《Complimenti Benjamin. 》Lo conosceva? Sorrise al mio accompagnatore. Iniziai ad invidiare quel suo sorriso. 《Non mi presenti? 》Chiese rivolta a Carter. Iniziai ad odiare quella ragazza.

《S-s-si...》 Balbettò Benjamin. 《Si! 》Disse con più coraggio, dopo aver mandato giù la propria saliva. 《Lei è Dafne, una ragazza che viene al campo estivo con me. 》Disse rivolta a lei che allungava la mano verso di me in mo' di saluto. Carter cercò di ingoiare un'altra volta, accrescendo sempre di più la mia curiosità .

《Dafne. 》Richiamò la mia attenzione, sembravo un pesce fuor d'acqua. 《Lei è Beatrix, veniva un tempo al campo estivo. 》Benjamin continuò a spiegarmi, ma il mio cuore decise di prendere il sopravvento, impedendomi di prestare attenzione al mio interlocutore.

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