Leggete angolo autrice.
Il lavoro, per quanto noioso, fu molto veloce. Non ci fu una sola parola fra di noi. Solo alla conclusione del nostro compito, decise di spiccicare parola.
《Ora non ci resta che lasciarli ai segretari che si occuperanno di distribuire e raccogliere tali fogli compilati.》disse alzandosi dalla sedia e prendendo un plico di fogli lasciando quello più leggero a me. 《Domani dovremmo soltanto inserire i nominativi all'interno del computer.》disse invitandomi a seguirlo aprendo la porta con un lieve calcio.
《Io non capisco una cosa..》 diedi voce ai miei pensieri.
《Cosa?》chiese lui curioso iniziando a camminare per quell'immenso corridoio dalle mura gialle e ornate da volantini che presentavano i vari club.
《Perché ci sono solo due preferenze? E se a qualcuno piacesse fare tre attività e non potesse farlo perché non c'è una terza possibilità di preferenza?》chiesi indagando sulla decisione presa.
《Come pensi che possa sapere queste cose?》ironizzò sapendo comunque la risposta.
《Ma per favore, sei il nipote del presidente e non ti sei informato su questo? Non ci credo.》 Dissi tutta convinta di me stessa, come se avessi fatto la scoperta dell'America, cavolo di Colombo, hai caratterizzato le battute di centinaia di generazioni.
《Non sarebbe inutile? 》chiese cercando di farmi intendere qualcosa, ovviamente senza riuscirci. 《Questo posto è stato creato per far abituare la gioventù a vivere di sogni, di speranze, forse anche di illusioni. Nello stesso tempo però è stato creato a preparare la gioventù ad un futuro prossimo e non in ambito solamente culturale, a quello ci pensa la scuola, ma soprattutto nelle piccole cose.》 prese un respiro profondo e mi resi conto che lui ci teneva davvero a questo posto, i suoi occhi, che in quel momento tendevano ad un marrone chiaro ornato dal colore scuro, quasi nero, raccontavano una storia dietro quelle semplici parole. 《Prendi le iscrizioni al club come esempio..》riprese a parlare. 《Se un giorno ti trovassi davanti ad una scelta, che fai? Lanci una monetina?》aspettò una risposta che ovviamente non ricevette, ero entusiasmata e incantata dal suo modo di parlare 《Anche se lanciassi una monetina, dovrai fare una scelta. È su questo che si basa l'idea di fare solo due preferenze, le persone dovranno imparare a fare le proprie scelte, forse sbagliando, ma tanto meglio, no? Come diceva una persona a me cara "Non si migliora con i successi, quelli servono solo a farti sentire realizzato e quando succede sei convinto di essere il migliore, ma prima o poi ti accorgerai che è tutta una menzogna. Al diavolo i successi, viva gli sbagli. Sbaglia, sbaglia, sbaglia, continua a sbagliare, perché un domani capire l'errore commesso e solo allora migliorerai"》recitò come se quelle parole fossero impresse nella sua mente, nel suo cuore, per la vita. 《Ho sempre pensato che non si potrà mai arrivare ad essere il migliore, si è lontani dalla perfezione ed è davvero inutile cercare di raggiungerla. Nello stesso tempo, credo che sia meglio vivere nella conoscenza che buttarsi nell'ignoranza. 》
Concluse l'intero monologo lasciandomi senza parole, se solo fosse possibile far comprendere a tutti l'importanza di queste semplici parole che in quel momento si stavano dissolvendo nell'aria, come un'aspirina effervescente, che una volta immersa nell'acqua si sgretola, non lasciando traccia del suo passaggio, ma una volta ingerita capace di curare e dare un poco di sollievo.
Non risposi, non mi sentivo all'altezza di farlo, annuii una sola volta, non guardando il ragazzo negli occhi, quasi convinta che sarebbe potuto scoppiare a piangere se solo avessi cerca di spiarlo
Arrivammo in un secondo in segreteria, ancora mi chiedevo perché la sala per le fotocopie fosse così distante.
La signora soprannominata Carota era dietro la sua solita scrivania. I capelli raccolti con una coda di cavallo lasciavano spazio agli occhiali quadrati che coprivano l'intero volto cosparso di dolcissime lentiggini, nascoste dal trucco.
《Queste sono per lei.》disse Shane, lasciando i fogli sulla scrivania e aiutando me con i miei.
《Vi ha fatto bene la punizione, sembrate domabili.》commentò lei, suscitando in me un senso di antipatia.
《Di questo non ci saranno problemi, la nostra indole ribelle non si muterà mai.》scherzò Shane per poi aprire la porta e voltarsi verso di me 《Tu che fai, Ninfa? Rimani qua insieme alle donne ormai in là con l'età? 》il viso di Carota divenne rosso, simile al colore dei suoi capelli.
Sapevo che se fossimo rimasti lì ancora un po' sarebbe continuata la faida fra quel ragazzo e la segreteria.
Riuscii a trascinarlo fuori per poi scoppiare in una fragorosa risata non capendo nemmeno il perché, forse il rossore di Carota oppure perché di colpo mi sentii a disagio affiancata a Shane.
《È meglio che vada.》dissi diventando di colpo seria senza capire nemmeno io come.
Non lasciai a Shane il tempo di respirare che subito mi dileguai via dalla sua vista.
Non capivo per quale motivo ma in un secondo mi passo come un flash l'immagine di quel ragazzo abbracciato alle due fanciulle che di casto non avevano nulla.
Un senso di gelosia si fece vivo in me. Ma no, non era gelosia, non poteva essere gelosia. Era disgusto. Si, si, era proprio disgusto. Non mi erano mai interessata a persone del genere, come lui, come Shane. Io ero da sempre stata una ragazza che si faceva, e perdonate il termine, i cazzi suoi.
Da sempre non mi importava di niente e di nessuno, a parte Charlotte e mia madre. E sicuramente non avrei inizia adesso, soprattutto con un soggetto ripugnante come lui.
Rallentati il passo, poggiandomi al muro per riprendere fiato. Ero sfinita e non sapevo cosa pensare. Le miei idee, i miei sentimenti, correvano senza sosta nella mia mente, creando un vortice confuso di sensazione. Nella mia testa non c'era alcun tipo di ordine, al contrario regnava il caos più totale.
Mi sistemai un po' aggiustando i capelli e sparando via la polvere che aveva lasciato il muro sulla mia spalla. Presi un respiro profondo e iniziai a cercare la sala dove si sarebbe tenuto il discorso del presidente.
Riuscii ad orientarmi e in poco tempo mi trovai in quell'aula magna. Buttai un occhio fra tutti i ragazzi e ben presto trovai Charlotte che mi faceva segno di avvicinarmi. Presi posto acconto a lei e al ragazzo dall'aspetto particolare e assassino.
Non ascoltai nulla del discorso che fece il nonno di Shane e da una parte, ci rimasi male, convinta che sarebbe stato molto entusiasmante se solo avessi prestato attenzione.
In men che non si dica mi ritrovai davanti i due fogli che fino a poco tempo prima io e Shane avevamo spillato.
Era il momento di decidere, in che club mi sarei iscritta? Quali erano i miei punti di forza? Cosa volevo fare nella vita?
Di una cosa ero certa, quella preoccupazione riuscì a mandarmi sempre più in crisi, ma sarei riuscita ad uscire fuori da questa situazione di caos, sarei riuscita a trovare un modo per organizzare i miei pensieri, come sempre contando solo su me stessa.
Angolo autrice.
Sono le 2:00 e ho appena finito di scrivere il capitolo (con un occhio che sta dormendo e con l'altro che è puntato sul piccolo schermo del cellulare).pubblicherò quindi domani dopo una veloce lettura.
In ogni caso non so perché avevo l'incredibile voglia di scrivere, grazie ad una ragazza, che mi ha chiesto quando avrei aggiornato ( a cui dedicherò il capitolo). Mi ha spinto a scrivere e devo dire che mi sono liberata di molte emozioni, che spero voi riuscirete a cogliere.
Passiamo a cose ancora più serie, HO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO.
bene, bene, allora in cosa consiste, vi starete chiedendo.
Ed ecco il problema, si parla tanto di questi Club presenti in questo campo estivo. Ovviamente ho già in mente molti club che si formeranno, ma se dimenticarsi qualcosa?
Quindi chiedo di lasciare
Qui
Tutte le vostre idee su club che potrebbero piacervi e hobby che per voi sono interessanti, anche le più stravaganti, nessun problema. Dal club del cucito a quello dei videogiochi, qualsiasi club vi possa venire in mente. HELP ME PLEASE!
Per sempre vostra,
GCDreamer
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Random Walk
RomanceDafne è una giovane ragazza che viene costretta dalla madre a trascorrere l'estate in un campo estivo, dove farà diversi incontri, alcuni molto interessanti, che l'aiuteranno a crescere. #Estratto dal Prologo# Il silenzio è assordante. Ti travolge...