'Non vedo confini'

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Giornate buie e peste.
Senza capire cosa succede. Senza capire il perché della sofferenza.
Giornate di rabbia, di angoscia.
In cui vorrei spaccare tutto, ma anche piangere all'infinito.

Oggi è mercoledì.
Sono passati tre giorni da quando Brad se ne è andato.
Kevin mi disse che non ero pronta per sapere cosa stesse succedendo.
Gli ho pregato, e supplicato di dirmelo ma non ne ha voluto sapere.
In quanto a Wendy, l'ho mandata a fanculo poiché lei sapeva cosa stesse accadendo e non ha voluto aprir bocca.
Mentre io mi chiedevo perché Brad mi aveva promesso di tornare, mentre dopo tre giorni non avevo alcuna notizia di lui.
Come se fosse scomparso.
Sono chiusa in camera da quel giorno.
In cui io, Wendy e Kevin eravamo in salotto con le lacrime agli occhi a piangere per... non so nemmeno il perché.
Poiché Brad se n'è andato? Si ma poi... perché?
Schiacciai la testa contro il cuscino morbido per non pensare a tutto questo casino.
Avevo detto esplicitamente a Wendy e Kevin di non provare ad entrare in quella che ora è la mia 'tana'.
Puzzo e sono disgustata dai cartoni di pizza sparsi per la camera. Ossia l'unico cibo che ho mangiato in questi ultimi tre giorni.
Avrò sicuramente un aspetto orribile.
Mi metto a sedere sul letto pensando un modo per poter uscire dalla camera, senza farmi vedere; lo so sembra bizzarro, ma non voglio aprire un dialogo con quelli che definivo 'amici' prima di negarmi cosa stesse succedendo, e perché Brad se ne fosse andato, così all'improvviso.
Ma al diavolo tutti!
Presi l'occorrente per la doccia.
Sgattaiolai vicino la porta e gioii al vedere che nessuno dei due era nei paraggi.
Mi recai al bagno e giusto nell'istante in cui afferrai la maniglia mi sentii chiamare.
<Kess!> disse una voce femminile: Wendy.
Mi voltai e notai che entrambi erano lì e mi fissavano come se fossi la prima donna ad aprire una maniglia sulla terra. Oppure come se fossi un orso appena uscito dal letargo.
Negai la loro presenza e aprii la porta del bagno per buttarmici dentro e richiuderla a chiave.
Li sentii blaterare:
<Dalle tempo, tesoro è solo scossa da tutto questo scombussolamento..> disse Kevin con voce rotta.
<Sì Kev! Ma lei è la mia migliore amica..> disse lei con una voce debole.
Stava piangendo.
Una fitta mi penetrò lungo il petto, fa un brutto effetto sentire la propria migliore amica piangere per colpa tua.
Ma no! Se era davvero mia amica mi avrebbe detto tutto.
Mi sentivo una stupida.
Mi buttai sotto la doccia e mi immersi nel vapore.
Mi venne un brivido di dolore e nostalgia quando ripensai che la mia ultima doccia era quella che feci con Brad.
Brad...sento la sua mancanza, come un'ape senza un fiore..
Uscii svelta dalla doccia per i troppi ricordi.
Le carezze, i baci, le risate, i brividi, il vapore denso tra di noi... è troppo.
Mi asciugai ed indossai ciò che avevo preso.
Collant e felpa. Mi truccai per coprire il brutto aspetto che avevo.
E poi uscii.
Sobbalzai per un attimo quando trovai Wendy seduta per terra.
Appena mi vide balzò in piedi.
Fui indifferente e passai avanti per tutto il corridoio.
Finché non arrivai alla mia stanza... mia e di Brad.
<Kess... possiamo parlare?> chiese lei prima che entrassi.
Sospirai.
<Parlare? E di cosa dovremmo 'parlare' Wendy? Di cosa? Del fatto che tu e il tuo ragazzo volete nascondermi il perché di Brad se ne sia andato all'improvviso senza dirmi nulla. Vuoi parlare del perché Tu, la mia migliore amica, o almeno così credevo, non mi voglia dire nulla? Beh, se vuoi parlare di questo Wendy, non ho nulla da ascoltare, ho già capito abbastanza, e non mi sembra che un comportamento del genere abbia scuse, non lo concepisco...> obiettai stanca di tutta questa menzogna.
Lei rimase in silenzio e ne approfittai per entrare in camera.
Mi infilai le scarpe e riuscii.
<Mi dispiace Kess..> disse 'la mia migliore amica'
<anche a me..> dissi per poi aprire la porta e scendere da questo appartamento.
Infilai le cuffie nelle orecchie e azionai la canzone: Stitches, di Shawn Mendes.
Definiva precisamente il mio umore.
Camminai a lungo senza una meta, finché qualcuno non mi prese per il polso.
Dann. <Ciao..> dissi sperando solo che anche lui non sapesse ciò che stava accadendo.
<Hei Kess, come stai? Perché non stai vendendo a scuola?> chiese con tono preoccupato.
Beh, perché sono letteralmente confusa. Brad è letteralmente 'scomparso' dalla mia vita.
Kevin e Wendy mi tengono letteralmente all'oscuro di ciò.
Sono stata letteralmente chiusa in camera per tre giorni a mangiare pizza.
E la scuola, beh è letteralmente l'ultimo dei miei problemi.
<Sto bene. E tu?> tagliai corto.
<Benone. Ma non mi hai risposto..> disse lui
<cosa?> chiesi
<la scuola! Perché non stai vendendo?>
<Ehm, l'influenza..> mentii
Lui annuii.
<Beh, ora stai bene, allora ci vediamo a scuola..> disse dandomi una pacca sulla spalla e un leggero bacio sulla guancia.
Proseguii il mio cammino finché non arrivai ad un pub.
Mi ci vuole del cibo, che non sia pizza.
Mi sedetti ad un tavolo ed ordinai un panino con patatine, hamburger, provola e bacon.
<Sei qui tutta sola..> mi chiese un ragazzo seduto al tavolo affianco.
<Sì.> dissi senza alcuna vergogna.
Lui sorrise.
<Lucas.> disse allungando la mano.
Non ho voglia di fare conoscenze.
<Kess.> dissi ricambiando.
<Che fai qui da sola?> chiese
Sono venuta al pub a ballare il tango sui tavoli, sai è questo che fa la gente normale ad un pub.
<mangio?> dissi seccata.
Lui rise, poi arrivò una ragazza.
<Lucas, lasciala in pace!> disse la tipa dai capelli ricci ed arancioni.
Tiffany!
<Kess??> disse lei sorpresa di vedermi.
Sorrisi e lo fece anche lei.
<Scusa ma a Lucas, piace fare nuove conoscenze.> disse lei rivolgendo un'occhiata a Lucas.
<mi ha detto Dann che domani tornerai a scuola!> disse sorridendo.
<già..> dissi
<se vuoi puoi unirti a noi. È il mio gruppo di amici quello lì, dai siediti con noi!> disse tirandomi per il gomito.
<no, grazie davvero..> dissi
<Lo sai che non ti lascio qui da sola!> disse lei strattonandomi per un braccio.
Un occasione per farmi nuovi amici.
La seguii vicino al grande tavolo pieno di gente.
Ragazzi e ragazze.
Alcuni con un viso conosciuto poiché forse li ho notati a scuola.
<Ragazzi! Lei è Kess!> urlò Tiffany
Tutti dissero un: <Ciao!> e io mi limitai a scuotere la mano.
Mi sedetti e ognuno si presentò.
<Hey Kess! Non è che sta sera vuoi farti un giro  sulla mia giostra?!> disse un tipo tra di loro ridendo e scatenando altre risate.
Oh no ci mancavano solo gli scostumati!
<Gwen!> lo ammonì Tiffany.
<No grazie Gwen! Non sei il mio tipo..> dissi facendogli l'occhiolino.
Si sollevò un boato come quando un giocatore fa goal e i tifosi esultano.
Che avevo detto di strano?
<Gwen! Questa qui ti ha proprio chiuso!> urlò uno.
Gwen rise imbarazzato.
<mi piaci Kess. Sei una tipa a posto!> disse lui.
E io me e frego altamente.
(No Kess, non essere scorbutica.)
<grazie Gwen!> sorrisi.
<Se piaci a Gwen, che è il tipo più duro è difficile della comitiva... piacerai a tutti credimi!> esortò Tiffany.
Annuii, ma non mi importava più di tanto;
il mio pensiero finiva sempre su di lui, Brad.
Dove era ora? Cosa stava facendo? Mi stava pensando anche lui?
Ma la domanda che più mi tormentava era:
Tornerà?

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