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<Aprimi!> gridò per la terza volta la voce di Sellen da dietro la porta della stanza.
Doveva pagarla, non poteva trattare le persone come stracci e pensare che lei fosse l'unica che meritasse rispetto.
Non risposi e ci fu un urlo isterico da dietro la porta.
Frustrata aprii leggermente la porta e lei cercò di spalancarla ma riuscii a tenerla socchiusa.
<Non ti farò entrare finché non capirai che ciò che hai fatto stamattina non è giusto!> borbottai.
<Si, ho capito che ho sbagliato, non lo farò più. Adesso fammi entrare!> gridò.
<Nel tuo vocabolario esistono delle parole per scusarsi o ci sono solo cattiverie?> insistetti.
Lei sbuffò: <Okay, scusa!>
Alzai un sopracciglio e la feci entrare nella stanza.
<Che disgusto!> disse.
<Cosa c'è adesso?!> chiesi seccata.
<Stare in camera con te, è... orribile!> sbuffò ma la ignorai.
Lei si buttò sul divanetto con il cellulare e ne approfittai per osservare il piccolo appartamento.
Il salotto era abbastanza spazioso con un divano, una poltrona e una TV, davanti c'era una piccola cucina che si trovava sempre nel salotto ma più nascosta, dopo c'erano due stanze.
Una mia e l'altra di Sellen.
La mia era abbastanza grande ma non troppo, con un lettino, un mobile, uno specchio e una finestra con tanto di divanetto davanti ad essa.
L'unico difetto era che i parati erano vecchi e rotti. Dovevo pitturarla.
Ah, dimenticavo il difetto più grande: c'era un solo bagno e ciò significava lottare contro la vanità di Sellen.
Mi avventai a vedere la sua camera ma lei scattò dal divano e mi spinse leggermente per allontanarmi dalla sua preziosa stanza.
<Per avere una stanza così grande che comprende anche la cucina, devi ringraziare me, poiché è grazie a mio padre che non viviamo in un buco, lui si è dato da fare per farmi avere una delle stanze più belle e grandi dell'intero campus! Quindi meglio che stai alla larga dalle mie cose o altrimenti ti faccio cacciare via!> gridó.
Alzai gli occhi al cielo e lei si chiuse dentro la sua tana.
Si era fatto tardi e dovevo prepararmi per la festa di Brad.
Ovviamente sarebbe iniziata alle otto e mezzo ma lui avrebbe spento le candeline a mezzanotte.
Misi i vestiti nel mobile e poi scelsi.
Optai per qualcosa di semplice, così Brad non mi avrebbe nemmeno notata e non avrei affrontato discussioni imbarazzanti.
Indossai un pantaloncino a vita alta, una canotta e una giacchetta di jeans larga e strappata.
Mi truccai indossai le scarpe e uscii dalla mia stanza. Chiusi la porta della mia camera a chiave dato che non mi fidavo di Sellen e quando stetti per aprire la porta lei uscì dalla sua stanza con un vestito corto e tacchi a spillo.
<Non mi aspetti?> chiese.
<Dove stai andando?> chiesi io.
<Alla festa di Brad, e tu vai conciata così?!> borbottò.
<Brad ti ha invitata?> chiesi seccata.
<Tesoro, questa è una festa di una persona conosciuta per tutta Hollywood! Tutti ci andranno!> disse lei a voce acuta.
Annuii debolmente finché io e la mia fastidiosa compagna di stanza uscimmo di casa.
Prendemmo un taxi e mi ricordai di dover prendere la patente, dopodiché ci dirigemmo a casa Entan.
La musica si sentiva già da molto lontano.
Io e Sellen salimmo le scale e mi feci largo tra la folla, dovevo trovare Brad per dargli il piccolo regalo che gli avevo fatto questo pomeriggio: due biglietti per il cinema, del suo film preferito: Fast & Furious 8.
Così avrebbe potuto portare chiunque volesse.
Lo trovai vicino al bancone con una bottiglia di Tequila in mano.
Non mi aveva vista e nel punto esatto in cui stavo per avvicinarmi a salutarlo Alissa uscì dal corridoio, era bellissima, aveva un vestito lungo di velo e color nero, con tacchi a spillo e i capelli mossi. Quando Brad la vide, bevve un sorso di Tequila, la strinse a se e poi le loro labbra si unirono in un bacio. Un bacio che non finiva più. Mentre tutti attorno a loro scoppiarono in un boato e in tanti applausi.
Sembrava un incubo.
Mi accorsi che le gambe mi tremavano e gli occhi erano lucidi.
Alissa si staccò dalle sue labbra e gli diede un bracciale d'argento con dei ciondoli che non riuscii ad identificare dato le lacrime che mi offuscarono la vista.
Tirai su col naso e misi il mio regalo per lui in tasca.
In quell'istante una mano mi toccò la spalla.
<Ci si sente male vero quando arriva una ragazza e ti soffia via il ragazzo?!> sibilò Sellen al mi orecchio.
Mi voltai e alzai gli occhi al cielo.
La superai con uno spintone ma lei mi bloccò il polso.
<Fortunatamente tifo per te e Brad! Non voglio che Brad stia con una bionda che non sia io!> borbottò.
Mi scappò da ridere poiché Sellen Comet mi aveva appena fatto una sorta di complimento a modo suo.
<Non ho mai voluto rubarti Brad, ero venuta qui per cambiare vita non per farti un torto!> specificai.
Lei sbuffò e mi portò nel bagno dove c'era più silenzio: <Guardati!> disse indicando lo specchio.
<Cosa?> chiesi.
<Hai visto Alissa? Era bellissima! Perciò adesso cambiati che sembri una zappatrice di terre!> borbottò.
Aveva ragione, tutte le ragazze erano vestite eleganti ed io sembravo essere appena tornata dal mare.
C'era un problema: <Non ho un vestito di ricambio!> esclamai.
Lei sbuffò: <Mi dovranno benedire per questo..> disse cacciando dalla borsa un altro vestito e dei tacchi.
<Hai un vestito di riserva nella borsa?> chiesi.
<È la mia regola numero uno: mai essere priva di un cambio ad una festa!> disse.
<Grazie... come potrò ripagarti?> chiesi.
<Fammi divertire stasera, dato che qui la maggior parte delle persone mi detesta!> borbottò.
Annuii sorridendo e lei uscì fuori dal bagno.
Osservai il vestito ed era davvero bello, beh insomma, Sellen è pur sempre la sposa della moda.
Il vestito era color bordeaux, interamente di velluto, con dei lacci sul petto che lasciavano intravedere leggermente il seno. Era abbastanza corto, con le maniche a tre quarti.
Lo indossai e mi stava a pennello.
Infilai i tacchi neri e lasciai i miei vestiti in bagno dietro un angolino dove nessuno li avrebbe trovati, era il bello di conoscere questa casa come le mie tasche.
Stetti per raggiungere Sellen in pista ma andai a sbattere contro qualcuno: Brad.
<Hey!> dissi.
Lui mi ignorò e mi superò con uno spintone, dietro di lui c'era Alissa, le loro mani erano intrecciate e lei mi sorrise falsamente.
Si chiusero in camera e il mondo mi cadde addosso. Sicuramente lei gli avrebbe fatto un discorso di auguri o roba del genere.
Respirai profondamente e andai vicino al bancone per bere qualche shots.
Mi pietrificai quando tutti i miei amici erano lì a ridere e scherzare.
Quando mi videro, uno dopo l'altro si bloccarono.
<Kess, unisciti a noi!> disse Wendy.
Scoppiai a ridere: <Scusa ma le stupide adolescenti capricciose, non amano stare con chi gli dà le spalle nel momento del bisogno!> dissi sorridendo e usando le stesse parole con cui lei mi aveva offeso.
<Bello questo vestito..> disse Tiffany rompendo il ghiaccio.
Io andai là senza timidezza e presi la bottiglia di Whisky dal bancone: <Lo so, me lo ha prestato una mia amica.> dissi fingendo un sorriso e andando via.
Ero furiosa, non dovevo venirci a questa festa.
Infatti me ne dovevo andare.
Ne approfittai per andare a prendere la giacchetta in bagno.
Percorsi tutto il corridoio e aprii la porta del bagno. Era tutto buio. Allungai la mano per prendere la giacca e toccai qualcosa di sudato e liscio.
La stanza rimbombava di gemiti.
Che schifo ma queste persone non potevano fare le loro cose a casa loro?
Accesi la luce e stetti per vomitare quando due corpi totalmente nudi e in movimento erano davanti a me.
Il ragazzo era di spalle e avevo toccato la sua schiena, la ragazza mi guardava negli occhi con la faccia pallida e scandalizzata.
Solo ora mi accorsi che fosse Alissa e il ragazzo che si spingeva dentro di lei era Brad.
<Oh mio Dio...> dissi mettendomi una mano davanti agli occhi.
Brad si voltò e si fermò: <Kess..> disse a fiato corto.
Alissa era appoggiata sulla vasca, Brad all'in piedi davanti a lei, dentro di lei ed io ferma e insensibile.
<Uhm.. io.. scusate dovevo prendere... ehm la giacca..> balbettai con il cuore spezzato.
I suoi occhi scrutarono i miei dopodiché prima che potessi scoppiare in lacrime chiusi la porta e chiusi il mio cuore.

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