Special

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Sospirai a quelle sue parole, non riuscivo a ricordarmi nulla, e il cervello stava per scoppiare, ad un tratto parve che non sapevo dove fossi, e dopo mi parve di ricordare tutto, poi di nuovo mi sentii spersa e poi caddi in un tonfo sentendo solo la voce di Brad gridare il mio nome.

Aprii lentamente gli occhi e vidi soltanto una luce bianca spostai lo sguardo al mio lato e vidi Brad.
<Grazie al cielo Kess ti sei svegliata, credevo ti fosse successo qualcosa, sei svenuta per un ora intera Sunrise!> disse e balzai in piedi, poiché mi ricordavo tutto. Tutto vuol dire tutto.
<Ciao..> dissi sorridendo.
<Tutto bene?> chiese.
Annuii debolmente: <Ricordo..> dissi e ricordavo quante cavolo di volte mi aveva spezzato il cuore.
<Cosa?!>
<Ricordo tutto, io, te, New York, Sellen, i sonniferi, il coma e tu che non torni più..> dissi.
Lui parve contrarsi: <Sono cambiato Kess, ora ci sarò, te lo prometto..> disse alzandosi.
Volevo andare avanti? O rimanere a sperare che lui non mi spezzasse più il cuore?
<Dici davvero? O cadrò in un'altra delle tue trappole?> borbottai.
<Aspetta cosa?! Trappole? Che vuoi dire?!> gridò.
<Cioè che mi fido di te, per la millesima volta, e tu mi deludi.... di nuovo?> chiesi con voce pacata.
<Non ti deluderò, vado solo via per un paio di giorni, ma ci vedremo una o due volte, l'importante è che stiamo insieme..> disse e mi si gelò il sangue nelle vene.
<Cosa? No Brad, non se ne parla, io ho bisogno di un amore con certezze e non sentirmi colma di dubbi, non sapendo dove cazzo sei lontano da me! Io ho bisogno di sentirmi libera! E con te, Brad, io non mi sento affatto libera! Mi sento oppressa in una bolla che scoppia solo quando tu mi rendi felice, e io e te non ci vediamo quasi mai più! Mi hai tradito molte volte e io non ce la faccio più! Basta!> gridai e lui indietreggiò, come se lo avessi colpito con una pistola, andò a sbattere al tavolino davanti al divano e i suoi occhi furono lucidi, guardò a terra e contrasse la mascella.
Ci fu un attimo di silenzio, dove potevo vedere le sue mani che tremavano.
<Vattene.> disse poi a denti stretti.
Ed io sobbalzai in piedi.
<Cosa?!> gridai poiché credevo di aver sentito male, ma no.
<Questa è casa mia, perciò va via..> disse lui andando verso il frigo e tenendo lo sguardo cupo e basso, prese una birra e mi diede le spalle.
Le parole non mi uscivano dalla bocca.
Andai in camera e presi un borsone, ci infilai dentro un paio di maglie e pantaloni.
Mi aveva cacciata?! Bene.
Era finita, del tutto stavolta.
Al posto di farmi sentire bene, dopo aver ricordato tutte le schifezze che mi aveva fatto, mi fece sentire ancora peggio.
Uscii dalla camera e lo trovai seduto sul divano intento a guardare la TV e non mi degnò di uno sguardo.
<Okay, bene... addio Brad.> dissi dopodiché aprii la porta ma lui parlò: <Lí ci sono alcuni soldi, per prenderti una stanza in un Motel o dove cazzo ti pare.> borbottò.
<Sei uno stronzo! E non voglio i tuoi cazzo di soldi!> urlai dopodiché me ne uscii sbattendo la porta.
Che stupida a fidarmi di quel ragazzo, Dio che scema!
Credeva di riconquistarmi poiché non ricordavo nulla? Beh, ora mi ricordavo tutto nei minimi dettagli, e sapevo solo che tra me e lui era finita.
Scesi le scale veloce con le lacrime agli occhi.
Si, la colpa era anche mia che lo avevo scosso, ma se mi aveva cacciata davvero, significava che di me non gliene era mai importato così tanto. Anzi, non gliene era mai fregato nulla.
Scossi la testa e non sapendo dove andare seguii l'istinto.
Camminai a lungo senza una meta, con troppi pensieri nella testa... ero così confusa e triste.
Dovevo avere un po' di pace, ma la pace per me non esisteva poiché andai a sbattere a qualcuno.
<Scusi..> dissi asciugando le lacrime e guardando a terra.
<Kess? Tutto bene?> disse un ragazzo alzandomi il mento. Dann.
Ricordavo tutto anche di lui e con lui.
La prima cosa che feci, fu abbracciarlo.
<Dann, sono un disastro..> dissi tra i singhiozzi.
<Cosa succede?> chiese un po' alterato.
<Brad..> dissi tirando su col naso.
<Brad?! Brad cosa? Cos'ha fatto?> borbottò.
<Mi ha cacciata di casa, ed solo colpa mia..> singhiozzai.
<Merda che stronzo!> gridò ed io scossi la testa.
<Non ho un posto dove stare, e ho solo una maglietta e qualche altra roba in questo fottuto borsone! Non ne posso più, ora che ricordavo tutto finalmente, vorrei solo tornare indietro a quell'ospedale e andarmene da questo mondo che in qualche modo ce l'ha con me, sicuramente anziché stare qui era meglio morir....> parlai ma lui mi tappò la bocca.
<Non lo dire. Kess, non dirlo nemmeno per scherzo, tu hai me.... e davvero ricordi tutto? Beh, potremmo ricordarci ogni cosa assieme davanti ad un film strappalacrime, con dei popcorn e puoi dormire da me, Tiffany stasera non c'è ma tu puoi fermarti per tutto il tempo che vuoi!> disse e sorrisi.
<Davvero posso?> chiesi.
<Assolutamente si!> disse ridendo.
Lo abbracciai: <Grazie Dann.. sei un ragazzo fantastico> sibilai e lui mi stampò un bacio in fronte asciugandomi le lacrime.
Poi disse qualcosa del tipo: <Tu sei così speciale Kess...> ma poiché non avevo capito bene gli chiesi se poteva ripetere, ma lui scosse la testa: <Non importa, andiamo a casa..> disse.

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