<Ti aiuto io?> chiese Dann vedendomi portare il borsone per tutte le scale.
Stavo per rispondere di si ma Brad prese parola sul ciglio della porta di ingresso del nostro appartamento.
<No, non c'è bisogno..> disse Brad.
<Perché?> chiesi corrucciata.
<Non abiterai più qui Kess, trova un appartamento tuo, ora che c'è anche Alissa non abbiamo spazio, siamo troppe persone..> disse sospirando.
<Cosa?! La stai cacciando fuori?!> biascicò Dann.
<Senti tu non metterti in mezzo...> disse Brad stizzito.
Dann strinse i pugni e avanzò verso le scale ma lo bloccai.
<Pazienza Dann, ha deciso che non sono la benvenuta, bene... potrei stare a casa tua finché non trovo un posto in cui stare? credevo che Brad avesse capito che cacciare le persone fosse da scostumati, ma purtroppo non è così...> dissi trattenendo le lacrime.
Mi aveva già cacciata una volta come potevo pensare che mi avrebbe fatto rimanere?!
<Kess non prenderla sul personale, dovrei gettare Alissa in mezzo alla strada?!> gridò mentre gli davo le spalle.
Ormai i miei occhi erano colmi di lacrime.
<E per questo motivo tu getti me in mezzo alla strada?!> biascicai.
<Kess...> sospirò.
Scossi la testa e uscì dal condominio.
<Stronzo.> dissi.
<Concordo..> disse Dann.
<Come ha potuto?!> gridai voltandomi di scatto verso Dann.
<Lascialo perdere, non ti merita...> disse e fui presa dalla rabbia.
<Ma io lo amo! Io amo quel dannato ragazzo!>
Dann cercò delle parole ma dalla bocca gli uscì solo un sospiro.
<Ascolta Dann, io non posso venire da te, non voglio disturbare e devo andare avanti da sola..> parlai.
<Che vuol dire?> chiese.
<Vedrò se c'è una stanza in dormitorio e starò lì, seguirò i corsi e troverò un lavoro, farò nuove amicizie e continuerò la mia vita, tutto qui... ho bisogno di staccarmi da... da tutto, devo capire se sono davvero felice, perché non me lo sono mai chiesto, e adesso voglio capirlo...> dissi sicura di me.
<Cosa c'entriamo noi con la tua vita?! Siamo i tuoi più cari amici Kess!> disse.
<Lo so, ma voglio avere una vita semplice, e non voglio soffrire, se ci siete voi c'è Brad e se c'è Brad io non devo esserci, non voglio che la mia vita dipenda da lui, ma è la cosa migliore da fare per dimenticarlo, e usare te non è giusto, non voglio che tu sia la mia ruota di scorta, è meglio così credimi.>
<Io non so che dire, non posso oppormi alle tue decisioni, ma non voglio che tu ti allontani da noi per colpa sua!> gridò.
<Lo so, ma la colpa è mia, non riesco a dimenticarlo e soffro, voglio essere libera e ho bisogno di spazio...> dissi.
<Kess...> esitò lui.
<Non preoccuparti, saremo comunque nello stesso college e avremo lezioni in comune, non ci stiamo dicendo addio Dann!>
<Posso fare qualcosa per aiutarti almeno?>
<Dici questo che ho detto a te, agli altri e mi faresti un favore portandomi ai dormitori...> dissi sorridendo.
<Okay se è questo che vuoi...> ammise.
Sospirai e salii nella sua Jeep.
<Se non avrai una stanza in dormitorio verrai da me!> obbiettò e annuii.
Arrivammo subito nel campus e ci recammo in segreteria.
Una signora anziana era dietro a un bancone di legno e parlava al telefono.
Quando riattaccò io e Dann ci avvicinammo.
<Salve, per i dormitori a chi devo riferirmi?> chiesi.
<A me, come posso aiutarti?> chiese la signora.
Guardai la spilla attaccata al suo cardigan di lana verde pistacchio, e lessi il suo nome: Helga.
<Mi faresti un grosso favore Helga se mi dicessi che c'è almeno una stanza in dormitorio!> dissi sorridendo.
<Non potrò soddisfarti, ma potrò controllare!> disse lei.
<Grazie!> esultai. Mi voltai verso Dann: <Se vuoi puoi andare ti chiamerò se non troverò nulla, e grazie per avermi compresa...> dissi.
Lui sorrise mi accarezzò il braccio e andò via.
<Bene ci vorrà un po'..> disse Helga cacciando un grosso raccoglitore colmo di fogli.
Sospirai e deglutii.
Il tempo passava ed erano trascorsi ben quaranta minuti ma Helga sfogliava ancora quei tanti fogli, mentre il mio cellulare non smetteva di squillare tanto che Helga mi aveva obbligato a mettere la vibrazione.
Erano tutte chiamate perse da Wendy, Tiffany e perfino Gelsa.
Sicuramente Dann le aveva detto ciò che avrei fatto.
Non volevo rispondere perché sapevo che se lo avessi fatto Wendy sarebbe stata capace di farmi avere dei dubbi o anche di cambiare idea.
Il mio cuore si fermò quando sullo schermo comparve il nome di Brad.
Mi venne l'istinto di rispondere ma Helga mi salvò.
<Trovata!> esultò.
Tolse il foglio dagli anelli del raccoglitore e me lo porse.
<Stanza numero 449, piano 3, zona occidentale del campus! L'unico difetto? Che dovrai farti tutte le scale a piedi, dato che l'ascensore è guasto...> disse.
<Va bene lo stesso...> dissi.
<Perfetto, firma qui e qui e dovrai pagare a fine mese!> disse.
Feci tutto e sospirai.
<Già da stasera potrai portare le tue cose in camera!> disse la mia nuova anziana preferita.
<Grazie mille Helga!> esultai.
<Se hai problemi con i coinquilini o altro io non ne voglio sapere nulla! Questa era l'unica camera rimasta e dovrai arrangiarti...> disse.
<Non preoccuparti e grazie!> dissi andandomene.
Mi mancava solo prendere le mie cose a casa di Brad.
Oh no...
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Lei 2
Randomdisse Kess ormai per la millesima volta in preda alle lacrime. sussurrava ogni volta prima di andare a dormire, sperando che in qualche modo Brad potesse sentirla. questo che si ripeterà sempre Kess per andare avanti anche senza di lui. Sembrav...