Ieri quando ero rientrata a casa, Sellen ancora non era tornata, ma avevo trovato sul mio letto, i miei vestiti, un post-it e il mio cellulare.
Inizialmente vedendo solo il post-it credevo che Sellen mi avesse rimasto un bigliettino per avvisarmi che non sarebbe tornata, ma ciò era strano solo a pensarlo.
Il post-it era di Brad, e diceva che mi aveva restituito i vestiti, e mi ringraziava per il regalo, che tra l'altro avevo dimenticato di dargli dopo che fui sconvolta nel vederlo fare sesso con Alissa.
Mi stiracchiai tra le lenzuola fresche del mio nuovo letto. Dalla finestra penetravano fasci di luce che illuminavano la stanza poco buia.
Mi misi a sedere e sbadigliai.
Rimasi a guardare un punto fisso davanti a me rilassando i muscoli delle braccia e la mente. Senza pensare a niente. Suppongo capiti a tutti la mattina, sedersi e guardare a vuoto per circa dieci minuti.
Beh, quei miei dieci minuti terminarono quando sentii un rumore di pentole dalla cucina e qualcuno fischiettare un ritmo allegro.
Sellen che fischiettava e cucinava? Uhm... bella immaginazione...
Sbuffai e mi misi in punta di piedi per fare silenzio. Se era un ladro? O un uomo che Sellen aveva portato a casa? O un maniaco? E se Sellen avesse rimasto le chiavi a qualche suo scopamico?!
Fatto sta che presi lo spruzzo al peperoncino che mi aveva regalato Wendy prima di venire ad Hollywood, dovevo proteggermi in qualche modo.
I rumori non cessavano, se fosse stato un ladro gli avrei consigliato di essere più silenzioso e cauto.
Aprii piano la porta della mia camera per sbirciare ma questa emise uno scricchiolio come quelli nei film horror, il fischiettio cessò e mi nascosi subito dietro il muro che accostava la porta. Dopo minuti di totale silenzio le pentole rincominciarono a sbattere e il fischiettio fin troppo allegro riprese.
Arrivai cauta in salotto e sobbalzai nell'istante in cui ci fu un tonfo e poi un grido gutturale e una voce che balbettava bestemmie.
Feci un urletto anche io e i passi del misterioso uomo si protesero verso di me, mi nascosi dietro il muro pronta ad agire e quando una figura con un grembiule bianco sporco di sangue mi si piazzò davanti disse: <Ben svegliata Sunrise!> fu ormai troppo tardi e il mio dito premette su quell'affare acciecante.
<Oddio...> dissi vedendo Brad indietreggiare con le mani sugli occhi.
<Ma cosa cazzo fai?!> chiese.
<Io... io credevo fosse un ladro!> mi giustificai.
<Merda> disse imprecando.
Mi avvicinai a lui e gli tolsi le mani dal volto.
Incominciai a soffiare nei suoi occhi ormai rossi e piccoli.
<Mi dispiace, che testa vuota che sono!> dissi dandomi un pugno sul capo.
<Concordo...> disse lui sbattendo ripetutamente le palpebre.
<Ci vedi?> chiesi.
<Si Sunrise, sfocato ma ci vedo, non mi hai tolto i bulbi oculari...> disse imprecando nuovamente per il bruciore.
Mi allontanai posizionandomi in fondo al salotto: <Quante sono queste?> chiesi alzando il pollice, l'indice e l'anulare.
In fondo quando da piccola cecavo l'occhio a qualcuno facevo sempre così...
<Sono tre Kess, ci vedo! Solo... come ti è saltato in mente?> chiese andando verso il bagno e poiché camminava come un ubriacone lo raggiunsi e lo aiutai ad arrivare al bagno.
<Sai i rumori, il fischiettio, di sicuro non poteva essere Sellen, e che ne sapevo fossi tu!> obiettai.
Lui si sciacquò il viso molte e molte volte. Finché non usò la sua magli per asciugarsi e per un breve momento tutti i suoi bellissimi addominali erano sotto il mio sguardo.
Chiusi la bocca ormai spalancata quando lui disse:
<Okay... va meglio...> sospirando.
<Comunque cosa ci fai qui? Cos'erano quei rumori?> chiesi.
<Sono venuto a darti un bel buongiorno, e...> disse poi prendendomi per mano e portandomi in cucina, la tavola era imbandita con tanto cibo che mi illuminò gli occhi: <e stavo cucinando...> disse e solo ora capii il perché avesse il grembiule.
<Io ho sentito un tonfo, un grido, delle bestemmie e poi... ho visto il grembiule sporco di sangue e mi sono allarmata... scusa...> dissi grattandomi il capo.
<La pentola mi era caduta sul piede e questo "sangue" è glassa per dolci!> disse lui.
<Oh... capisco...> borbottai.
Poi scoppiai a ridere e lui appreso a me.Mangiammo tutto ciò che Brad aveva preparato e fortunatamente era ancora presto prima delle lezioni, parlammo molto e non affrontammo l'argomento su ciò che adesso io e lui eravamo.
Qualunque cosa fossimo non ero ancora convinta con me stessa e poi avrei potuto decidere.
Ma dovevo essere prima in pace con me stessa, era una specie di pace interiore che avevo bisogno di avere per andare avanti.
Come se mi avesse letto nel pensiero Brad pronunciò quelle parole:
<Sunrise riguardo a ieri....> disse ma lo interruppi: <Brad so che....> a sua volta lui interruppe me: <Fammi finire, ho il filo del discorso dritto nella mia mente l'ho preparato da ieri sera...> disse sorridendo.
Il suo sorriso dovrebbe essere venerato!
<Okay, ti ascolto...> dissi sorridendo.
Lui annuì: <Quando una persona è innamorata veramente non vede molto di tutto quello che c'è intorno e le tue labbra sono le tue labbra
e non ce le ha nessuno e seppure qualcun altro ce le avesse me ne fregherei altamente.
Quando si è innamorati veramente
non tradisci perché non ne sei capace
perché se mi si presentasse davanti chiunque
chiunque altro non sarebbe abbastanza
e nemmeno la guarderei,
perché ho il cuore da un'altra parte
incastrato dentro in mezzo alle tue palpebre
e se penso che il tuo odore si possa mischiare con il mio rabbrividisco.
Io ci credo che se ami non tradisci ma penso più che altro, che il problema non sia il tradimento effettivo, perché un bacio è un bacio e una scopata è una scopata, il problema è l'intenzione... il problema è che non sia naturale, pensare di non volerlo fare...
perché quando sei innamorato davvero,tu appartieni a qualcuno per intero e non puoi scappare da questa cosa anche se sei incazzato nero.
Quando mi vengono a raccontare che hanno tradito per distrazione, per errore
io rispondo che se ami qualcuno sul serio
col corpo e la mente e con le mani e coi suoi graffi nel cuore non ce la fai a tradirlo
semplicemente ti fa schifo chiunque altro,
porti i suoi occhi nella mente, dovunque guardi
e se chiudo i miei, mi rimangono in mente i tuoi, e allora quando sei innamorato veramente
non ti pesa non tradire una persona
perché non sei capace di farlo semplicemente. E riguardo ad Alissa adesso io devo farle credere che stiamo insieme, ma io amo te, solamente te, devi avere fiducia in me... Sunrise, se le do un bacio io amerò sempre e comunque solo te e quindi non ti starei mai tradendo!
Io ti amo Kess, e questo amore è grande, perciò io ho bisogno di te, accetterò un no come risposta, ma io non riesco più a guardarti senza poter toccarti o baciarti, se starò con te, con Alissa sarà solo una finzione, è difficile da spiegare ma credimi che ti spiegherò tutto, quando entrambi saremo pronti, e mi ringrazierai forse che ti abbia tenuto all'oscuro di ciò, godiamoci gli attimi che abbiamo insieme, io voglio passarli tutti solamente con te...> disse per poi fare un lungo respiro.
Mai sentite parole più belle che potevano farmi fermare il cuore con sentimenti fortissimi.
Ero così felice in quel momento, aveva ammesso tutto, mi aveva chiesto tempo per spiegare e mi aveva detto che amava solo me.
Semplicemente mi alzai e mi misi a cavalcioni su di lui per poi far unire le nostre labbra e le nostre anime, in tempesta solo se lontane.
Le nostre lingue non persero tempo a congiungersi e a creare amore puro.
I nostri respiri si fecero densi e armoniosi, gli accarezzai la chioma scura e lui mi strinse i fianchi.
Due disastri che formavano una perfezione.Mentre camminavamo per i corridoi Brad mi ripeté per l'ennesima volta la nostra situazione attuale:
<In sintesi, stiamo insieme, ma non qualcosa di serio per il momento, nel senso che ci baciamo quando vogliamo ma non stiamo veramente insieme fin quando tutto non si sistemerà... stiamo quasi insieme, ma io fingo di stare con Alissa per un motivo oscuro che poi ti spiegherò con calma, io ti amo e questo é l'importante...>
<Ci possiamo baciare in pubblico?> chiesi.
<Nessuno sa dell'esistenza di Alissa qui... quindi direi proprio di sì...> disse con un ghigno sul viso.
<Dimmi che posso fidarmi... che non soffrirò... che tutta questa strana situazione diventerà normale...> dissi mordendomi il labbro.
<Io e te siamo due casini Kess, la stranezza ci segue ovunque...> disse lui stampandomi un bacio sulle labbra.
<Concordo...> dissi ridendo.
<Ti prometto che questo amore non te lo dimenticherai mai!> disse sorridendo.
<Mi fido di te Brad... mi fido.> ammisi a lui e a me stessa.
<Non te ne pentirai...> sibilò e io annuii sicura.
La campanella suonò: <Pranziamo assieme?> chiese.
Piegai il labbro: <In realtà pranzo con Kol...>
<Adesso posso finalmente ammettere di essere geloso, non iniziamo già da oggi...> disse facendo il labbruccio.
<Fa il bravo Entan!> dissi dandogli una pacca sulla spalla.
Lui si leccò le labbra e mi allontanai nell'aula con un sorriso ebete sul volto dovuto all'effetto che il mio non del mio tutto fidanzato, aveva su di me.
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Lei 2
Randomdisse Kess ormai per la millesima volta in preda alle lacrime. sussurrava ogni volta prima di andare a dormire, sperando che in qualche modo Brad potesse sentirla. questo che si ripeterà sempre Kess per andare avanti anche senza di lui. Sembrav...