Aprii la porta di quella che doveva essere la mia camera e per poco non fui assalita dalla marea di gente.
Cos'era?! una stanza in comunità?
C'erano ragazzi e ragazze. La stanza era totalmente piena.
C'era chi ballava, chi quasi trombava sulla parete, chi fumava e chi si ubriacava.
Chissà tra tutte queste persone chi era la mia compagna di stanza.
Deglutii e cercai la mia coinquilina chiedendo a qualcuno.
Mi avvicinai ad un ragazzo seduto sul letto.
<Ciao!> dissi ma lui non mi degnò di uno sguardo.
<Hey!> ritentai ma nulla.
<Okay ragazzo di poche parole! Sai chi è la ragazza che alloggia in questa stanza?> chiesi scandendo bene parola per parola come se stessi parlando ad un sordo.
Lui per tutta risposta rise. Solo in quell'istante mi accorsi che era strafatto.
Okay cambierò persona.
Mi avvicinai ad una ragazza:
<Ciao. Chi è che vive in questa stanza?> chiesi.
<Chi lo chiede?> chiese lei.
<Io> dissi e suonò più come una domanda.
<Non so di chi sia questa stanza, mi è arrivata solo la notizia che qui c'era una festa e io ci sono venuta, adesso spostati che mi togli la visuale!> disse a tono calmo ma stizzita.
Mi spostai e mi voltai per vedere cosa stesse guardando e rimasi avvilita quando vidi due ragazzi fare a botte come se fossero in un ring di combattimento.
Una ragazza bionda di avvicinò a loro e li sgridò: <Ragazzi, qui si può fumare, bere, pomiciare, ma non fare a botte! Altrimenti vi caccio dalla mia stanza!> gridò sovrastando la musica.
Trovata!
Mi avvicinai a lei e prima che potessi toccarle la spalla per farla girare, si voltò.
<e tu che ci fai qui?!> biascicò.
Spalancai gli occhi quando realizzai chi fosse:
<Da quanto tu, Sellen Comet, fai il college?!>
chiesi in preda alla confusione.
<Da ieri, e questa sarebbe la mia festa di benvenuto, al quale non ti ho invitata, perciò sparisci!> obiettò.
<Tu alloggi qui?> chiesi.
<Si.> disse in tono secco e fastidioso.
<In questa stanza?> chiesi sperando un no come risposta.
<Si. Ma che problema hai?!> chiese stizzita.
<Meglio che non te lo dico...> dissi temendo la sua reazione.
<Ti ascolto. Dici la verità, ti ha mandato Brad per sapere dove abito per poi raggiungermi?> chiese lei fiera e prendendo un bicchiere di birra.
<No! Sono la tua compagna di stanza, tutto qui!> dissi.
Il suo bicchiere cadde a terra e la birra si rovesciò sul pavimento.
<Cosa?!> borbottò.
<Già, ho avuto la stessa reazione..> obiettai.
<Beh, non m'importa, cambia stanza, cambia scuola, cambia paese, cambia vita, basta che io e te siamo due poli opposti!> gridò.
<Non cambierò nulla per te e anche se volessi con tutta l'anima, mi dispiace ma questa era l'unica camera rimasta!> farfugliai.
<Allora va a vivere sotto un ponte!> disse lei sorpassandomi ma la bloccai.
<Senti Sellen, odio l'idea di stare in camera con te, credimi odio ciò anche più di quando tu lo detesti, ma io resto qui e non andrò a vivere sotto un ponte per le tue lamentele, ci arrangeremo. Ma adesso mi devo divertire!> borbottai e lei alzò un sopracciglio.
<Bene. Fai finta come se io non esistessi e io farò lo stesso con te!> disse.
Le feci un finto sorriso e mi allontanai da quella vipera.
Mi inserii nella mischia che ballava e andai a ritmo di musica.
Bevvi birra e fumai con gente che non conoscevo.
Mi sentivo libera e non ammanettata finalmente. Potevo fare ciò che volevo, quando volevo.
Mentre ballavo il telefono mi vibrava nella tasca.
Sbuffai e guardai sul display.
Era Dann.
<Hey!> risposi nemmeno sapendo il motivo per cui lo avevo fatto. Forse perché ero ubriaca.
<Kess!> disse sorpreso, ma non era la sua voce, era quella di Brad.
Controllai sul display il nome per assicurarmi che non avessi risposto a Brad, e fortunatamente era Dann.
<Brad che diavolo vuoi?> chiesi seccata.
<Dove sei? Vengo a prenderti!> disse sicuro di se e mi scappò da ridere.
<Essere serio non è il tuo forte!> borbottai ridendo.
Ecco cosa provoca la birra.
<Kess, sono serio, cos'è questa musica?! Dove diavolo sei!> gridò.
Scoppiai in una risata acuta: <Smettila e viviti la vita!> gridai come un Hippy da dietro il telefono.
<Sei ubriaca, vero? Dio Kess, dimmi dove sei che ti vengo a prendere!> obiettò.
<Dove posso essere? Nella mia nuova casa!> dissi ridendo come una stupida.
<Io sono nel campus, dimmi la camera e ti vengo a prendere, non costringermi a girare tutte le stanze!> biascicò.
Risi un'ultima volta: <Mi dispiace ma la linea è poca!> mentii soffiando sul microfono per fingere un'interferenza.
<Kess!> gridò lui, dopodiché attaccai.
Partì subito di nuovo la chiamata di Dann, o di Brad.... o di entrambi, beh non importa, le telefonate non cessavano e perciò spensi il telefono.
Mi buttai in pista e bevvi altra birra.
Mi ubriacai a tal punto che fu come se mi scoppiassero i timpani quando Sellen gridò:
<Tutti via! Subito!>
Ci fu un brusio e delle lamentele, ma ero troppo ubriaca perciò caddi a terra e mi addormentai.
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Lei 2
Randomdisse Kess ormai per la millesima volta in preda alle lacrime. sussurrava ogni volta prima di andare a dormire, sperando che in qualche modo Brad potesse sentirla. questo che si ripeterà sempre Kess per andare avanti anche senza di lui. Sembrav...