My armony

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<Non ti pare di aver bevuto troppo?> chiese Brad prendendomi il bicchiere da mano e finendoselo lui per non farmi più bere.
<No, non bi sembra..> dissi ridendo come una pazza.
La musica era poco chiara e le voci delle persone sembravano solo dei brusii di fondo.
<Kess. Basta bere, sono serio. Hai esagerato.> disse lui.
Brad. Con il suo sguardo accecante e quelle fossette così carine. Mi accorsi che avevo un dito sulla sua fossetta. Ritrassi subito la mano e lui fece una risatina.
Ero fin troppo ubriaca, okay.
<Tu non hai proprio bevuto? Perché?> chiesi e scoppiai di nuovo a ridere.
<Perché non voglio. E devo controllare te, che rischi di vomitare da un momento all'altro..> borbottò.
Annuii: <Oh..>
<Già perciò niente più alcol.> disse incrociando le braccia e con tono severo.
<Perché la vodka si chiama vodka?!> chiesi ad un certo punto sogghignando.
<Quanto hai bevuto mentre ero in bagno?> chiese un po' esasperato.
<Oh, non lo so. Quel bel tipo laggiù mi ha offerto tre birre al bancone..> biasciai ridendo.
Lui si alzò di scatto dalla sedia di legno.
<Chi cazzo è "quel tipo"?!> biasciò contraendo la mascella e guardandosi intorno.
Risi. <Scherzavo! Non è nessuno...> dissi <però non scherzavo sulle tre birre quelle le ho bevute davvero! Aspetta o erano quattro? O cinque?!> sibilai.
<Andiamo a casa dai..> disse.
Feci il broncio. <No, voglio ballare!> borbottai con tono da bambina, incorniciando le braccia e tendendo ancora il broncio.
<Kess!> mi ammonì ma lo bloccai prima che potesse continuare: <Dai Brad so che vuoi ballare anche tu con me... magari ti faccio vedere come si fa quel passo, no?> sussurrai vicino al suo orecchio sfiorandogli la pelle calda e utilizzando una voce sensuale.
Ero ubriaca, troppo.
Lui sbarrò gli occhi per un attimo.
<No.> disse con voce strozzata, quasi un gemito, strizzando gli occhi.
Sorrisi poiché sapevo che sarebbe ceduto.
<Sicuro?> chiesi sempre con tono sensuale stavolta ad un passo dalle sue labbra ma senza baciarlo, sapevo che impazziva quando facevo così.
Mi guardò le labbra e poi gli occhi.
<Fanculo! Andiamo a ballare!> disse ed io feci un gridolino di gioia.
Andammo in pista che era ancora colma di gente e gli misi le mani al collo.
Partì una canzone che adoravo e urlai un: evviva.
Brad rise poiché sembravo una bambina e mi prese per i fianchi. Mi voltai sempre con le sue mani sulla mia vita ed incominciai a muovere sensualmente il bacino contro di lui.
Alzai le braccia e andai più veloce a ritmo di musica. Mi misi una mano tra i capelli e sentii Brad gemere. Mi voltai e vidi che si mordeva il labbro inferiore. Risi e mi rivoltai scuotendo il mio bacino e i miei fianchi contro di lui. Sentii il suo bacio caldo sul collo e ansimai.
<Brad, ti amo anche da ubriaca.... lo sai?> chiesi voltandomi verso il suo viso.
Lui rise e annuì e poi piombò sulla mia bocca.
Fece scendere la mano sul bordo del mio vestito e me lo abbassò un po' per coprirmi meglio.
<Ti stavano fissando troppo...> bisbigliò sulle mie labbra.
Mi legai di nuovo alla sua lingua e assorbii tutto il suo magnifico sapore.
<Che ne dici ora torniamo a casa? Sono le tre di notte Sunrise, voglio passare questa notte con te, abbracciato con te, nel letto con te, assorbendo il tuo profumo, le tue carezze e tu le mie. Assorbendo tutto ciò che sei, perché con te sono al completo... ed io ho solo te.> farfugliò tenendomi la vita con una mano e spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, con l'altra.
Sorrisi. Lo amo.
Gli stampai un bacio e poi salutai Dann che era anche lui ubriaco, gli diedi un bacio sulla guancia, con Brad che lo fulminava con lo sguardo: <Sei uno schianto baby!> gridò Dann quando fui vicino alla porta del pub. Brad si girò di scatto verso di lui incenerendolo con gli occhi e mantenendo la calma stringendo i pugni e contraendo la mascella.
Mandai un bacio a Dann portando una mano alle labbra e mandandoglielo da lontano. Brad diventò rosso di rabbia ed io feci una risatina.
<Non mi arrabbio solo perché sei ubriaca.> borbottò prendendomi la mano e riscaldandomela. Tornammo a casa con un taxi.
Fummo in appartamento e dopo poco mi spogliai. Brad teneva dritto lo sguardo su di me e mi sentii arrossire nonostante tutto l'alcol che avevo in corpo. Sembrava sul punto di dirmi qualcosa ma si bloccò.
Infilai una sua felpa blu elettrico che avevo trovato nel suo borsone nero e non indossai alcun pantalone poiché la felpa mi arrivava fin sopra le ginocchia.
Quest'ultima sapeva di lui e mi fece venire i brividi.
Mi stesi accanto a lui che era a torso nudo e con un pantalone di tuta nero della Nike.
Arrossii di nuovo nel vedere tutti i suoi addominali ben scolpiti.
Si alzò dal letto e uscì dalla camera; venne dopo poco con una bottiglietta d'acqua.
<Bevila tutta ti aiuterà a mandar via la sbornia...> disse porgendomela.
Sorrisi e mi misi a sedere sul letto, la bevvi tutta e notai che mi fissava le labbra.
Mi pulii queste ultime con la manica della felpa e lui spostò lo sguardo nei miei occhi.
<Stenditi piccola...> sussurrò.
Così feci e mi stesi affianco a lui.
Piegò il suo braccio e portò l'avambraccio dietro la testa, guardando il soffitto.
Mi rannicchiai a lui mettendo la mia gamba sinistra sulle sue, la mia testa poggiata sul suo addome ed infine cingendo il mio braccio attorno a lui.
Mise la sua mano libera nei miei capelli e mi accarezzò il capo molto delicatamente.
Mi sentivo così bene, ero a casa tra le sue braccia.
Chiusi gli occhi e mi lasciai perdere all'amore che provo per questo ragazzo ribelle, sexy, strabiliante e mio.
<Mi perdonerai per tutto?> chiese ad un certo punto.  
Aprii gli occhi: <Dipenderà comunque da cosa si tratta...> borbottai e lui sospirò.
<In fondo io so che sono troppo complicato per riuscire a relazionarmi. Ci sono giorni che nemmeno io mi voglio.> borbottò con voce pacata.
<Ma io sì, io ti voglio...> dissi alzando un po' il capo per incontrare i suoi occhi.
<Ti amo tantissimo..> disse con tutti i sentimenti che aveva dentro, lo riconobbi da suoi occhi che si approfondirono di passione.
<Ti amo molto anche io Brad.> dissi stringendolo di più.
Sentii che bisbigliava Sunrise ma ormai mi ero fatta prendere dal sonno, sognando il mio bellissimo ragazzo.

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