Brad era dietro di me, mentre io camminavo avanti.
Sentivo lo stesso il suo calore.
Mi voltai andando a sbattere contro di lui e stetti per cadere ma mi cinse la vita con un braccio e mi impedì di fare una figuraccia.
<Io devo andare a lezione di cinese...> dissi sorridendogli.
<Lo so, per questo ti ho accompagnata qui...> disse lui dandomi un bacio sulla guancia, non feci in tempo a scostarmi altrimenti lo avrei evitato.
<Vicino il distributore automatico?> chiesi alzando un sopracciglio.
<Uhm si, perché so già tu cosa farai adesso...> disse avvicinandosi pericolosamente.
<E cosa dovrei fare?> chiesi a fiato corto poiché le sue labbra erano sempre più vicine alle mie, finché non andai a sbattere al
distributore.
<È strano l'effetto che ti faccio, vero?> chiese con voce roca e sensuale.
<Non mi fai nessun effetto...> mentii deglutendo.
Lui mi sfiorò il collo con le labbra e tanti brividi percorsero il mio corpo.
<Quindi questi brividi sono perché hai freddo in piena estate?> chiese ironicamente con un ghigno sul viso.
Distolsi lo sguardo dai suoi occhi poiché aveva ragione, il suo effetto su di me era più che evidente, solo la sua presenza, solo il suo respiro e il suo sguardo, creavano un vortice di emozioni dentro di me.
Le sue braccia mi bloccavano il passaggio, ma un rumore metallico mi distrasse.
<Ecco a te!> disse d'un tratto Brad prendendo una barretta di cioccolato dal distributore.
<Come lo sai?> chiesi.
<Cosa? Che ogni volta prima di andare a lezione prendi una barretta di cioccolato, te la divori e poi lasci la carta sul tuo banco? Lo so perché quando ti interessa una persona noti ogni cosa...> disse alzando le sopracciglia e con una scintilla negli occhi che emanava un'emozione che non riuscii a interpretare. Divenni rossa e lui sorrise.
<Ci vediamo dopo Sunrise...> mi salutò.
<Dopo?> chiesi.
<Si, a lezione di Spagnolo!> disse facendomi l'occhiolino.
<Hai ripreso i corsi?> chiesi ancora.
Era strano ma la mia voglia di parlare ancora con lui era estrema.
<Esatto...> disse lui mordendosi il labbro inferiore e guardando la mia bocca o era solo una mia impressione.
<Okay... a dopo...> dissi salutandolo.
Aprii la barretta, la divorai ed entrai in classe.
Mi sedetti e poggiai la carta della barretta sul banco. Davvero Brad notava ogni cosa di me?
Questa notizia mi aveva suscitato una nuova emozione.
Forse era vero, lui mi conosceva meglio di chiunque altro.
O forse no.
Dannazione non capivo più nulla. E se cercava di sedurmi solo per farmi ritornare da loro?
Dovevo stargli alla larga.
Lo sbattere della porta mi riportò sulla terra.
<Salve!> disse il professore con voce squillante da far volare tutti i graziosi uccellini che erano sul ramo di un albero.
Può darsi che oggi era di buon umore, beh... dato che Sellen aveva.... sì, insomma avete capito.
Oggi come molte altre volte che trovavo il posto libero, mi ero seduta vicino alla finestra, mi piaceva quando il sole mi accarezzava la pelle e me la riscaldava, o quando i raggi del sole illuminavano solo un lato della classe.
In quegli istanti mi veniva voglia di fare un dipinto di questi momenti.
Guardavo intensamente fuori la finestra e sentire l'arrivo delle state mi procurava gioia.
Le farfalle volavano in cielo con tale spensieratezza da farmi sognare di essere anch'io una farfalla. Ma il mio sogno fu interrotto.
<Signorina Santana! Il coma è finito! Torni nella vita reale, e non vada tra le nuvole! Voglio proprio vedere come farà agli esami finali! Lì si che mi farò quattro risate!> disse sogghignando come un malefico stregone.
Alzai gli occhi al cielo. Che stronzo che era.
Mi rimangiai tutto sul fatto che Sellen lo avrebbe potuto mettere di buon umore.
Continuò a fare lezione ed io ad ignorarlo.
Ripensai al comportamento di Brad ultimamente. Ripensai ad Alissa, menomale che non faceva il college, altrimenti non avrei saputo come sopportare la sua presenza anche qui: non che fossi gelosa, ma ero infastidita dal suo piombare all'improvviso.
Misi una mano nella tasca della mia felpa per cercare il telefono ma non lo trovai.
Mi ricordai che era nei miei vestiti, a casa di Brad. Mi diedi una pacca sulla fronte e il professore si mise a ridere: <Amo quando voi alunni inutili vi ferite da soli! E così spassoso!> disse ridendo. Lo odio.
Quadrai il mio casio e assieme ad esso contai i secondi e i minuti prima del suono della campanella.
Quando essa suonò mi alzai subito dal banco e fui la prima ad uscire dalla classe.
Non ne potevo più di avere quegli occhi cinesi che mi lanciavamo occhiate. Dico io, proprio a me doveva puntare? Senza un motivo poi!
Mentre pensavo a varie ragioni omicida contro il prof, andai a sbattere contro qualcosa, o meglio... qualcuno.
Mio fratello.
<Hei sorellina!> esultò lui scompigliandomi i capelli.
<Josh! Come va?> chiesi poiché in questi tempi non avevo parlato molto con mio fratello.
<Alla grande! In questo college ci sono tantissime ragazze pronte a dartela anche solo per uno sguardo! Un paradiso direi...> disse lui dando una pacca all'amico accanto.
<Sei proprio uno scemo!> esultai scherzosamente spintonandolo.
Dopodiché guardai l'amico che mi sorrise.
Allungò la mano: <Piacere sono Kol, un amico di Josh!> disse.
<Kess...> dissi stringendogli la mano.
Il ragazzo era davvero affascinante.
Capelli neri ricci, rasati al lato, occhi scuri che emanavano quasi inquietudine, ma allo stesso tempo curiosità, ciò che mi colpì di più su di lui fu il suo piercing al labbro che metteva in evidenza la sua bocca carnosa.
Era davvero un bel tipo.
<Kess, lo stai fissando...> mi sussurrò mio fratello.
<Oh, scusa ero soprappensiero... comunque come vi siete conosciuti?> chiesi imbarazzata.
<Anche lui è nuovo qui e giochiamo a calcio assieme!> disse mio fratello.
<Sei single?> chiese d'un tratto Kol prendendomi alla sprovvista, mentre Josh si accigliò.
<Uhm... beh si...> dissi, poiché sicuramente non ero con Brad al momento, eravamo in una sorta di situazione "strana".
<Fantastico! Beh... insomma mi fa piacere...> disse balbettando.
Mio fratello fece una tosse stizzita per interrompere gli sguardi tra me e il nuovo ragazzo.
<Secondo me Brad non la prenderà bene, che ci sia un altro giocatore in campo!> aggiunse a sua volta Josh nascondendo il fastidio della domanda improvvisa di Kol.
<E perché mai?> chiesi.
<Beh, lui è il capitano, e Kol è molto forte, rischia di rubargli il posto, e chi lo calmerà a Brad?> borbottò.
<Già ho notato che Brad è un tipo molto suscettibile!> aggiunse Kol.
Non volevo criticare Brad, ma avevano ragione.
<Penso sia il giusto aggettivo da utilizzare!> dissi ridendo e la mia risata si diffuse nell'eco del corridoio.
Kol stette per dire qualcosa ma una voce roca ci interruppe: <Dio! Tu saresti quel cazzone che mi vuole rubare il posto?> subentrò Brad piazzandosi davanti a me.
<Esatto io sono quel cazzone! Piacere Kol!> disse il ragazzo nuovo.
Mi scappò un risolino per l'ironia usata da Kol.
<Meglio se ti fai da parte novellino dark!> borbottò Brad.
<Hei, dai lascialo in pace!> mi immischiai per non far prendere una brutta svolta alla questione.
<Non metterti in mezzo Kess!> disse lui ringhiando e subito mi si strinse lo stomaco.
<Hei, non trattarla in questo modo! Non ne hai diritto!> disse Kol.
<E tu chi saresti per impedirmi di parlarle così?! Adesso mi vuoi rubare anche la fidanzata?!> sputò Brad lasciando spiazzata sia me, sia Kol.
Brad si calmò finalmente e cominciò a respirare non più in modo accelerato.
Kol mi guardò confuso, spostando lo sguardo da me al ragazzo suscettibile, ripetutamente.
Brad mi prese per il polso e mi tirò via.
Quando fummo fuori nel prato non persi l'occasione per spintonarlo più forte che potevo e farlo barcollare all'indietro.
<Cosa fai?> chiese.
<Cosa fai tu! Quel ragazzo è nuovo, non ti da alcun fastidio e tu gli salti addosso! Non cambierai mai! E poi io e te non siamo fidanzati! Adesso Kol penserà che lo siamo e che gli abbia mentito!> biascicai.
<Lo so, cazzo! Non ripeterlo sempre! Perché ti interessa della sua opinione? Ti piace?! Aspetta... ti ha chiesto se sei fidanzata?!> disse urlando.
<Me che?! Certo che no, lo conosco appena, e si me lo ha chiesto solo per curiosità! Devi rovinare sempre tutto!> borbottai.
<Si, certo... solo per curiosità.... E poi tutto? Secondo te perché mi è salito il sangue al cervello?! Per il titolo di capitano?! Me ne fotto di quel nome! Ero furioso perché.... beh non importa, non capiresti.> disse abbassando lo sguardo.
<Dimmelo.> dissi.
<No.> borbottò lui.
<Si!> esclamai.
<Ho detto no!> disse usando il mio stesso tono.
<Si, devi dirmelo. Perché? Perché eri così furioso?> borbottai.
Lui sbuffò: <Ho sentito la tua risata dal fondo del corridoio, e si... beh, è stato anche per il titolo di capitano, ci ho lavorato duro per averlo, ma più che altro, quando vi ho visti che vi scambiavate occhiate strane, non ci ho visto più. Mi infastidiva che qualcun altro potesse farti ridere, al di fuori di me; per questo.> disse.
Rimasi in silenzio: <Non ti credo.> dissi, <e comunque non è una buona scusa.> obiettai.
<Come non detto, non avresti capito.> disse lui dando calci al prato e distruggendolo.
<Scusa... si capisco, anzi no... perché hai queste reazioni nei miei confronti?> chiesi con calma.
Era strano come la discussione fosse passata da urla voraci a calma totale.
Sembrava un ciclone. Esatto. Eravamo questo io e Brad... un ciclone: un ciclone di emozioni, incomprensioni, torture, amore, affetto, il bisogno l'uno dell'altra, l'incessante desiderio di aversi e la paura di perdersi.
<Ancora non capisci? Scusa, ma te l'ho spiegato un sacco di volte ricevendo sempre la stessa risposta, e non voglio un altro no rinfacciatomi in faccia, quindi preferisco non parlarne più. Adesso siamo amici, come desideri tu!> borbottò.
Rimasi in silenzio.
<Ti conservo un posto in classe.> disse andandosene a testa bassa e rimanendomi lì imbambolata.

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Lei 2
Randomdisse Kess ormai per la millesima volta in preda alle lacrime. sussurrava ogni volta prima di andare a dormire, sperando che in qualche modo Brad potesse sentirla. questo che si ripeterà sempre Kess per andare avanti anche senza di lui. Sembrav...