As a secret

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Era passata una settimana.
Finalmente l'estate era incominciata.
Niente più lezioni, zero studio per il momento e relax totale senza stress.
L'unica pecca di questa settimana era che Brad non si era fatto vedere, nè sentire.
Era strano poiché l'ultima volta che ci eravamo visti era la sera in cui avevamo fatto l'amore, ma adesso aveva degli 'urgenti impegni' da fare.
Questa settimana l'avevo passata andando in piscina a casa di Tiffany e Dann con i miei amici, tranne Brad, e circa altri duecento ragazzi provenienti da tutte le parti e con la voglia di fare festa.
Esatto, Tiffany ogni giorno organizzava una festa a casa sua, poiché aveva una casa molto grande.
Ma nonostante il divertimento il mio pensiero era fisso su di lui.
Per quanto volessi non pensarlo per placare la mia mente in subbuglio, ogni cosa mi portava a pensare a lui.
Soprattutto adesso, mi ero appena svegliata a casa di Tiffany, poiché io e Wendy stavamo dormendo a casa sua e passando per il corridoio sentii le mie due migliori amiche parlottare fra di loro, su di me.
Come mio solito fare, mi accostai per origliare e sentii cosa si stessero confessando:
<Secondo te le feste sono servite?> chiese la bionda.
<Penso di sì... o meglio lo spero, sarebbe un guaio altrimenti.> rispose la rossa facendomi subito allarmare.
<Basta che non lo pensi tanto, andrebbe nel panico se sapesse davvero cosa sta facendo e quanto lontano è da noi...e soprattutto dove e con chi è. Dobbiamo solo ringraziare il cielo che non abbia fatto tante domande, altrimenti non so che scusa inventarmi.> disse Wendy facendomi spalancare la bocca sempre di più ad ogni sua frase appena pronunciata.
Come una raffica di vento, tanti e tortuosi pensieri si inflissero nella mia mente.
Brad lontano, con qualcuno, e facendo qualcosa di cui non potevo sapere nulla.
Dovevo fidarmi soltanto. Tutto qui... fidarsi.
Oh ma per favore... a chi prendo in giro?!
Fidarmi non sapendo nè i fatti, nè le conseguenze?
Ho commesso già troppi errori, altri mi rovinerebbero.
Ma dovevo sapere, senza far sapere che io sapevo...
Mi complimentai per lo scioglilingua e mi incamminai verso la cucina quando il mio mignolino del piede andò a sbattere contro la gamba del piccolo tavolino di legno nel corridoio.
Feci un grido di dolore, perché cosa più brutta di sbattere il mignolino contro qualcosa... credetemi che non c'è.
Imprecai e diedi uno schiaffo al tavolino di legno, facendomi male anche la mano.
Dai Kess, qualche altra cosa?!
Subito le mie amiche cessarono di parlare, con uno "shh" da parte di Wendy.
Mi presi il piede ferito nella mano e persi l'equilibrio cadendo a terra in un tonfo.
Subito le mie migliori amiche vennero in corridoio e quando mi videro a terra si guardarono a vicenda per poi riguardare me.
<Buongiorno!> dissi con un sorriso e uno sbadiglio falso.
<Buongiorno anche a te, da quanto sei qui?> chiese subito Tiffany.
<Uhm... da poco. Mi sono appena svegliata e vi stavo cercando, non avevo proprio notato che eravate lì... e poi sono caduta ed eccovi qua!> dissi alzandomi e massaggiandomi il didietro dolorante con una mano.
Loro si guardarono di nuovo e poi annuirono.
<Hai... sentito qualcosa?> chiese Wendy.
<No, perché dovrei sapere qualcosa?> chiesi usando il suo stesso tono curioso.
<Certo che no, te lo avremmo detto altrimenti...> borbottò la bionda.
Mi dispiacque un po' che mi aveva detto una bugia, doveva essere qualcosa di estremamente segreto se non poteva nemmeno accennarmelo, e dovevo sapere di cosa riguardava quel qualcosa...
Ci furono alcuni secondi di imbarazzo che spezzai con un:
<Progetti per la giornata? Non mi dite che faremo un'altra festa...> farfugliai ridendo un po'.
<Dicci tu, cosa vuoi fare? Siamo completamente a tua disposizione.> sibilò Tiffany con un tono nervoso e comprensivo.
<Uhm... shopping? Una bella giornata tra noi non farebbe male a nessuno.> dissi facendo spallucce.
Se volevo saperne di più di tutta questa storia dovevo indagare a fondo da sola, e al momento non avevo idea meglio di una giornata dove potevo fare alcune domande alle mie amiche, ovviamente senza dare sospetti.
<Mi sembra perfetto!> disse Tiffany dando un colpetto col gomito al braccio di Wendy.
Se credevano che non lo avessi notato si sbagliavano, quel colpetto significava più di un semplice scontro.

Dopo essermi vestita e preparata con qualcosa di casual ero pronta per "distrarmi" con le mie amiche.
I grandi magazzini non erano tanto lontani da casa di Tiffany.
Il bello di questo centro commerciale era che la struttura era all'aperto.
Sembrava un parco con tanti negozi, o anche una città di negozi.
Lo preferivo agli altri posti chiusi e soffocanti con tutta quell'area condizionata.
Subito ci imbattemmo nel primo negozio.
<Dobbiamo fare qualcosa di diverso...> disse Tiffany dal primo camerino.
Stavamo tutte tre provando i vestiti nei camerini uno di fianco all'altro.
<Al college fanno una festa, un ballo... cose del genere, sembra figo...> disse Wendy dall'ultimo camerino.
<Chi ci andrà?> chiesi.
<Penso tutta la scuola, vogliamo andarci?> chiese Wendy aprendo la tendina e uscendo fuori dal camerino.
Io e Tiffany la imitammo.
<Spero che Brad ci vada... secondo voi si farà vivo per questa festa?> chiesi facendo spallucce.
Loro si guardarono: <Certo che si, penso sia solo un po' impegnato...> borbottò Wendy.
<Lo spero, o sarò costretta ad andarci con qualcun altro...> farfugliai mettendo il broncio.
<Lo faresti?> chiese Tiffany alzando un sopracciglio.
Lo sapevo che non si sarebbero mai aspettate una cosa del genere uscire dalla mia bocca.
<Si, è solamente un ballo mica una proposta di matrimonio? Lo chiederò a Liam...> dissi facendo spallucce.
<A Liam? Sai che Brad non può vederlo.> disse.
<Che importa? Brad non ci sarà...> dissi e le loro facce sconvolte mi fecero venir da ridere, ma seppi trattenermi.
<Penso che Brad ci sarà, penso che arriverà tra qualche giorno o di più, ma comunque lo faremo arrivare per il ballo, non importa la distanza.> disse Wendy mettendosi in trappola da sola.
<La distanza?> chiesi alzando le sopracciglia.
Lei guardò Tiffany nervosa, mordendosi il labbro.
<Non mi hai fatto finire... non importa la distanza di tempo, Brad verrà a quel ballo.> disse paonazza in volto e rifugiandosi nel camerino.
Entrai anch'io nel mio e mi guardai allo specchio.
Vidi la confusione nei miei occhi solo guardando il mio riflesso.
Avevo solo scoperto che Brad era lontano da me e che non lo avrei visto per ancora un po'.
Dovevo andare più a fondo, molto più a fondo se volevo scoprire di cosa si trattava.

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