Inferós

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Ed eccomi qui, con un borsone in mano, contenente costumi, teli, asciugamani, crema dopo sole, protezione solare, olio abbronzante e altre cianfrusaglie.
<Andiamo?> chiese Tiffany indicandomi con la mano di entrare nella Jeep di Dann.
Il viaggio verso la spiaggia fu breve, e mi venne una scossa quando capii che era la stessa spiaggia in cui Brad mi aveva portato tempo fa a vedere l'alba.
Scesi dall'auto e incontrai subito lo sguardo di Brad, ma per poco, poiché la mia migliore amica mi ci si piazzò davanti euforica ed entusiasta che il suo ragazzo avesse comprato uno yacht che in realtà non avrebbe voluto comprare.
<Oggi, non voglio bronci, né lacrime e nemmeno grida, voglio solo relax e risate, okay?> chiese sorridendomi ed annuii.
<Siamo pronti!> gridò Gwen.
Salimmo sulla bellissima e lussuosa barca e proprio quando Kevin stette per accendere il motore e partire, qualcuno fece un gridolino.
Era Gelsa... Aspetta, cosa? Gelsa?!
<Gwen! Sono arrivata aiutami a salire su questo affare, ho paura!> gridò.
<Gwen! Cosa ci fa lei qui?> lo sgridò Tiffany.
<Beh, devo divertirmi anche io, no?> disse correndo ad aiutare Gelsa.
<Oh mamma..> sibilai sedendomi su uno dei cuscini vicino al bordo della barca.
<Giù stanno i letti, resteremo due giorni, ma se vuoi riposarti puoi andare ora..> disse Dann sedendosi al mio fianco.
<No, non preoccuparti..> dissi sorridendo.
Spostai lo sguardo in avanti e vidi Brad seduto al lato difronte al mio che guardava me e Dann in modo strano. Anche se notai che ci fissava, non smise di farlo.
Alzai gli occhi al cielo e Wendy si avvicinò con un cocktail.
Le sorrisi e lo bevvi tutto di un sorso.
Guardai il mare e i miei capelli si perdevano con il vento, l'aria era fresa e l'acqua luccicava con il sole caldo. Si sentivano i gabbiani e qualche pesciolino schizzava fuori dal mare limpido. Mi sentivo in pace.
Dann allungò la mano sulla mia coscia e me la strinse un po': <Sei così bella, più bella del mare..> sussurro dietro di me al mio orecchio.
Strinse di più la gamba e sentii del vetro scagliarsi a terra. Mi voltai e vidi Brad e il suo bicchiere di cocktail a pezzi sul pavimento; mentre invece il suo sguardo era concentrato sulla mano di Dann appoggiata alla mia coscia.
<Brad sta più attento!> lo ammonì Wendy.
<Hei la barca è nuova!> borbottò Kevin.
Sospirai e mi alzai andando nella parte dietro della barca per stare un po' da sola.
Guardai il mare scorrere e venire via e mi sentii così sola tra questa immensità che mi scappò una lacrima.
L'asciugai in fretta: <Piangi?> chiese una voce alle mie spalle.
Mi voltai di scatto e vidi Brad.
<Dio Brad lasciami in pace!> dissi poiché ogni qualvolta che volevo stare sola lui si presentava.
<Non mi hai risposto; piangi?> chiese.
<No.. ora va.> risposi.
<Kess volevo solo dirti che anche se non vuoi parlarmi io ti aspetto ogni istante, in tutti gli attimi, ti aspetto e mi guardo intorno quando sono solo nel letto e tu non ci sei; ti cerco
perché so che mi ami ancora, so che c'è un legame tra noi, so che arriverai,
ci penso ogni secondo, sto sempre in guardia
ad ogni momento perché ogni momento
può essere quello buono: sempre attento
sempre pronto, continuo ad aspettarti
convinto che eccoti, starai arrivando...
che forse nelle telefonate che mi arrivano.. sei tu; sì spero sempre che sia tu; mi preparo continuamente perché so che sei vicino, so che sei qui e che anche tu non puoi restare lontano da me, ma tanto so che poi forse rivieni da me
e mi cogli impreparato...
ah, l'amore Kess, l'amore è così confuso, l'amore... ti rende confuso!> disse gelandomi il cuore ma non dovevo cedere.
<Brad per piacere, smettila di seguirmi, mi hai ferito come non mai, e ora è finita, se pensi che ritornerò... ti sbagli..> dissi.
<Kess cavolo perché sei così noiosa e non torni direttamente da me come fai sempre?! Dai non farla tanto dura!> disse e fu in quell'istante che mi salirono i nervi.
Mi uscì una risata sarcastica e nervosa: <Oddio Brad... ma ti senti? No dico, senti le tue parole? Ti senti così orgoglioso e sicuro di te, ma ti sbagli, non va sempre come tu vuoi che vada, le cose cambiano e non puoi decidere come andrà perché stavolta è diverso, Dio sei così presuntuoso Brad! Prima dici cose dolci e poi mi insulti poiché non ottieni ciò che vuoi.> borbottai dato il suo comportamento da menefreghista, cambiato da un momento all'altro.
<Perché fai così tanto la bambina isterica? Smettila tu di fare la presuntuosa, ma sai che ti dico? Fai ciò che vuoi, tanto io non ho nulla da perdere, l'unica che perde qui sei tu, ormai me ne frego, fa niente, vai... su, scopa con Dann, poiché tu solo questo sai fare!> biascicò e mi sentii spezzata definitivamente in due.
Perché era così cattivo?!
Ne avevo abbastanza della sofferenza, e lui me ne creava sempre di più.
<Sei una persona crudele Brad, rifletti su ciò che hai detto, perché io non me lo merito, tu mi fai soffrire e alla fine io devo essere quella che deve ripagare il tutto? Davvero Brad?!> chiesi alzandomi e guardandolo negli occhi, ma parlando a voce bassa.
<Kess... cavolo scusa, sono solo colmo di rabbia! Non volevo dire tutte quelle cose.. io non le penso, la rabbia ha solo preso il sopravvento su di me e spero che....> disse ma lo bloccai bruscamente: <Sei lunatico Brad! E ora te lo ripeto per l'ultima volta: non cercarmi più, io non ci sono più per te e se mi vedi non sono lì per te. Addio.> biascicai superandolo con uno spintone.
Cazzo! Perché amava ferirmi in quel modo? Non ne potevo più... ma ora avevo uno yacht a disposizione e di certo Brad non mi avrebbe rovinato né l'umore, né la giornata!
Dannazione.

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