Fiesta

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<Non ti preoccupare... per qualunque cosa le saltiamo addosso... okay?> disse subito Wendy sorridendomi.
Annuii ridendo: <Okay...>
Eravamo tutte pronte e come al solito Brad mi aveva fatto sciogliere con i suoi sguardi e i suoi complimenti su come ero carina e sexy con questo vestito.
Alissa sarebbe andata da un'amica, avrei tanto voluto sapere chi... ma poco importava.
Eravamo davanti alla confraternita piena di gente, con musica ad alto volume e luci di tutti i colori.
Entrammo e ci trovammo subito con dei bicchieri rossi di birra tra le mani.
Una grande massa ballava, altri giocavano ai soliti giochi, altri si intrufolavano nelle stanze e altri ancora chiacchieravano, bevevano e fumavano.
Subito Wendy prese la mano a me e Tiffany e ci portò in pista.
Cominciammo a saltellare e ballare a ritmo della musica da discoteca.
<Hey!> disse subito una voce vicino al mio orecchio.
Mi voltai di scatto: <Ciao!> risposi al ragazzo senza nome che era proprio dietro di me e ballava mentre beveva della birra.
<Sei venuta alla mia festa...> disse sorridendo.
Era impossibile quanto quel sorriso assomigliasse a quello di Brad.
<Esatto, questa festa è... wow!>
<Lo so...> disse dandosi delle aree.
Risi.
<Tutto okay? Oggi non ti ho vista più... sei scappata...> borbottò.
<Uhm... non sai cos'ha fatto Nicole?> chiesi io.
Lui aggrottò le sopracciglia: <No... perché cosa ha combinato stavolta?>
Stavolta? Aveva già fatto qualcosa in passato?
<Vallo a chiedere a lei, ma non me lo sarei mai aspettato, questo è certo...> dissi abbassando un po' il capo, perché non capivo il motivo per cui la gente amava mentirmi?
Lui contrasse la mascella, si guardò a torno e poi quando adocchiò il suo obiettivo, ossia Nicole, si allontanò con un segno della mano in significato di 'aspetta'.
Continuai a ballare con le mie amiche finché un braccio non mi portò via dalla folla.
<Sei una stronza!> biascicò qualcuno sul mio volto.
Vidi Nicole con una faccia infuriata.
<Lo so che vuoi solo allontanarlo da me! Ma non ci riuscirai, io lo conosco da più tempo! Fatti da parte! Hai già un Entan, non puoi averli entrambi!> ringhiò per poi andarsene.
Ma di cosa parlava?
"Hai già un Entan, non puoi averli entrambi!"
In questo istante mi sentivo come se stessi in The vampire Diaries, e io fossi Elena che oscillava tra l'amore dei due fratelli Salvatore!
Ma io non oscillavo tra nessun amore e a quanto ne sapevo Brad non aveva altri fratelli oltre quelli che conoscevo... E allora cosa voleva dire con ciò?
<Kess!> gridò Brad venendomi incontro.
<Tutto okay?> chiese quando mi fu vicino.
<Si...> dissi un po' confusa.
<Ho visto che hai parlato con Nicole... è successo qualcosa?> chiese. Evitai la sua domanda.
<Tu hai altri fratelli oltre quelli di cui io sono a conoscenza?> chiesi.
Lui parve corrucciarsi: <No... sicura vada tutto bene? Mi devo preoccupare?> domandò un po' divertito, un po' curioso.
Sospirai: <Si va tutto bene.> dissi sorridendogli.
Tutto bene un cavolo!
Cosa voleva dire Nicole con quella frase?!
Mi stava tormentando la mente.

Le ore passavano e mi ero divertita da matti con i miei amici. Brad mi era stato vicino per tutta la serata.
Wendy e Tiffany mi avevano fatto divertire come non mai, ma quella frase mi tartassava ancora.
Quando finalmente fui in disparte mi recai da Nicole, volevo sapere cosa intendeva.
Brad mi corse subito dietro.
Davanti a noi si presentò il ragazzo senza nome con al suo fianco Nicole che aveva una faccia disperata mentre lui pareva furioso.
Brad mi strinse in vita, attirandomi a se.
Nicole mi lanciò un'occhiata di fuoco e poi fece un ghigno che mi spaventò un po'.
Dietro di lei c'era Alissa.
Alissa... Alissa... Alissa... Oddio. Io e Brad... Alissa e Brad!
Fu troppo tardi quando la ragazza bionda notò Brad che mi teneva stretta.
Brad sbiancò in volto, lei spalancò gli occhi furiosa.
Si che bello... oggi era la giornata: "tutti furiosi con Kess!"
Brad subito la seguì quando lei girò i tacchi per andarsene.
Non lo biasimavo... mi fidavo di lui.
Passai il resto del tempo a bere alcol, almeno era l'unico mezzo per dimenticare solo per un attimo tutto il casino che mi circondava.
Ballai ancora e sicuramente ero ubriaca, come al solito, l'alcol aveva preso il sopravvento su di me.
Mi allontanai dalla pista per prendere un altro shots di liquore e rilassare un altro po' la mia mente, quando una figura dalla carnagione olivastra mi si avvicinò:
<Sei solo una stupida ragazzina in cerca di stupide attenzioni!> farfugliò Nicole.
<Come ti pare...> dissi ignorandola.
<Sei una stronza, ti piace avere tutti ai tuoi piedi, vero?> chiese quasi sputando con quel suo becco da oca.
<Senti Nicole, non sono in vena né di parlare con te, né di fare una scenata, perciò o ti levi dai piedi o ti ci faccio levare io, perché quella che ha subito sono io non tu, poiché non so cosa stai blaterando con quella cavolo di bocca e non so perché adesso mi odi, e fin troppa gente mi odia, perciò non mi dare fastidio... grazie.> dissi a denti stretti posando violentemente il bicchierino sul tavolo.
Troppo alcol, troppo!
<Ma chi ti credi di essere? Sei un zoccola!
Ehi gente... o meglio tutte le ragazze, sentite tutte: tenete alla larga da questa ragazza i vostri fidanzati o ve li ruberà perché è solo una putta....> non le feci finire la parola che già le ero addosso.
Eravamo a terra e io ero a cavalcioni su di lei.
Fu in quel momento che la mia mano si alzò in aria e si posò violentemente sulla sua guancia, in un forte schiaffo. Le avevo rimasto il segno delle cinque dita.
Lei cercava di spingermi via... ma se l'era cercata, chi cavolo era per parlarmi così?! Manco mi conosceva bene.
Ero stanca di farmi mettere i piedi in testa, dovevo reagire.
<Io non sono nessuno di quegli aggettivi!> gridai.
Lei mi diede un morso sul braccio e cercava di liberarsi ma io le presi i capelli e li tirai facendola gridare di dolore.
Godetti un po'... poiché quel dolore era il mio quando avevo saputo che anche lei mi aveva mentito.
Tutti erano attorno a noi a filmare e a ridere.
E a ogni mia azione sul corpo di Nicole applaudivano.
Lei cercò di darmi uno schiaffo ma le bloccai il polso e glielo strinsi forte, abbassandoglielo sul pavimento con fare minaccioso: <Se solo ti avvicini un'altra volta a me, sei finita.>
<Fai vomitare.> disse lei.
Risi sarcasticamente ad alta voce e le tirai i capelli, lei cercava di fare lo stesso ma le bloccai i polsi.
<Sei fottuta.> dissi alzando di nuovo la mano e posando un pugno sulla sul naso.
Lei subito si mise una mano sul viso e poi mi tirò una ciocca.
La gente acclamava e le mie nocche pulsavano per il forte pugno.
Nicole si scuoteva sotto di me per liberarsi ma non aveva proprio capito nulla.
L'alcol... tutta colpa sua... o forse no.
Cercava di liberare i suoi polsi ma non ci riusciva, era in trappola.
Proprio come mi ero sentita io.
Ogni mio colpo su di lei, era un colpo che lei aveva dato al mio cuore.
Mi aveva fatto male sapere che era solo una recita... di nuovo.
Stetti per darle un morso ma due braccia dense e muscolose mi tirarono via dal combattimento in cui ormai avevo preso gusto. Incominciai a voler avventarmi di nuovo sul corpo di quella falsa ma le braccia mi tenevano strette non facendomi scappare: <La prossima volta pensaci due volte prima di offendermi!> gridai a Nicole che era ancora stesa a terra, mentre veniva aiutata da una sua amica.
Tutti mi applaudirono... idioti. Se solo sapessero...
Mi voltai e tutti i miei amici erano dietro di me.
<Tu sei una matta!> disse Brad con un ghigno divertito.
<Gliele hai suonate di brutto!> borbottò Gwen ridendo.
<Se lo meritava!> aggiunse Wendy.
<Secondo voi mi lascerà in pace adesso?> chiesi con l'affanno.
<Secondo me non ti guarderà nemmeno più in faccia, la intimoriresti con un solo sguardo.> disse Brad scrutandomi e leccandosi le labbra, incrociando le braccia tatuate e muscolose al petto.
<Uhm... le ho lasciato un livido sul naso.> dissi sbadigliando.
<Solo sul naso?> rise Wendy.
<Secondo me glielo hai rotto.> borbottò Brad, arricciando il suo di naso.

I miei amici se ne andarono ed io rimasi un po' con Brad seduta sul divano.
Mi aveva detto che aveva inventato una scusa con Alissa e lei aveva abboccato, parlammo del più e del meno, solo io e lui, e ciò mi servì poiché lui era l'unico ad essere in grado di  distrarmi.
La casa della confraternita intanto si stava sfollando, anche se alcuni dormivano sul pavimento e altri erano ancora attivi...
doveva essere molto tardi.
Il ragazzo senza nome mi si avvicinò e si sedette con noi.
Io ero al centro tra i due.
Subito vidi la mascella di Brad guizzare e i suoi muscoli contrarsi.
<E così le sei saltata addosso?> chiese il ragazzo sconosciuto.
Non feci in tempo a rispondere che la voce acuta di Nicole boccheggiò nel salotto:
<Liam! Dopo che lei mi ha picchiata tu le parli ancora?!>
Liam? Il ragazzo senza nome si chiamava Liam?
Oh Dio... Nicole di nuovo?
<Nicole, non avresti dovuto offenderla in quel modo...> disse il presunto Liam.
Lei parve offesa:
<Liam Entan non mi parlare mai più.> disse gridando come una pazza.
Aspetta cosa? Liam Entan? Aveva proprio detto Entan?
Era solo una coincidenza, vero?
Quando Nicole andò via guardai i due uomini accanto a me in modo corrucciato.
<Ho due Entan al mio fianco... come mai?> chiesi facendo scoccare la lingua sul palato.
<Siamo cugini...> dissero all'unisono sbuffando.
Ecco spiegato tutto, per questo si assomigliavano così tanto, per questo Liam mi ricordava tanto Brad.
Per questo motivo Nicole aveva detto "entrambi gli Entan".
Tutti e due mi fissavano: adesso mi sentivo davvero l'Elena Gilbert della situazione al fianco dei due fratelli Salvatore... ma in questo caso cugini...
Però perché Brad quando mi aveva visto per la prima volta con lui aveva finto di non sapere chi fosse?
Come se Brad mi avesse letto nella mente disse:<Non abbiamo un buon rapporto e preferiamo né farci vedere insieme, né dire che siamo cugini.> borbottò.
Che confusione!

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