Io e Brad eravamo stati insieme tutto il weekend come previsto.
Oggi era lunedì, ultimo giorno di scuola.
Non vedevo Brad da qualche ora, poiché domenica, dopo aver passato l'intero pomeriggio assieme, mi aveva detto di avere impegni da fare, perciò era andato via, e mi ero concessa un bel bagno fresco nella vasca.
Sellen era tornata stanotte tardi, verso l'una o le due, mi chiesi dove fosse stata per tutto il fine settimana, ma poi tra i mille pensieri e le mille domande presi sonno.
Brad durante la nostra escursione su quel ruscello mi aveva detto che io non avevo amici, così era iniziata una piccola discussione dove io dicevo di averli mentre lui diceva di no, spiegandomi che ormai non avevo più i miei vecchi amici e avevo solo lui come amico.
Lí mi resi conto che ero davvero a corto di amicizie, mi venne un improvviso vuoto dentro, che avevo rimasto da parte non facendoci caso, ma ora questo vuoto si era amplificato e per tutta la notte le parole di Brad si erano girovagate nella mia mente, tartassandomi.
Proprio per questo, oggi mi ero alzata con il volere e il bisogno di farmi degli amici, perché insomma... sentirsi senza amici non è una bella cosa, per questo volevo colmare quel vuoto.Mi alzai di scatto, mettendomi a sedere sul letto.
Controllai i messaggi sul telefono, solo uno...
Era forse da parte di un operatore telefonico che voleva farmi una promozione? No, il messaggio era di Kol.
Kol era un mio amico, quindi avevo ancora qualche speranza.
Lessi il messaggio:
-Da Kol: Che ne dici di uscire con me i miei amici oggi dopo scuola? Festeggiamo la fine dell'anno scolastico! ;)
Perché no? Potevo farmi dei nuovi amici? Tra l'altro avevo anche conosciuto Nicole che era sembrata davvero una ragazza simpatica e sociale!
-A Kol: Ci sarò!Mi alzai, questa mattina volevo apparire diversa, felice, senza scrupoli. Per questo aprii l'armadio e frugai qualcosa di decente tra la roba.
Ma la mia ricerca fu interrotta dalla porta che cominciò a bussare forte.
Andai ad aprire ed una ragazza piombò in casa mia, chiudendo la porta alle sue spalle come se fosse tutto normale.
Poi finalmente la riconobbi, era Nicole.
<Che piacere vederti Kess, ho saputo che esci con noi!> disse lei con un sorriso a trentadue denti.
Annuii euforica, ero così eccitata ad uscire con loro nemmeno sapendo il motivo della mia euforia, insomma era una semplice uscita, ma non conoscevo nessuno e mi sarei fatta delle nuove compagnie.
<Fantastico!> disse felice e se ne andò nella mia camera.
Si, entra pure...
Dopo essermi ripresa nel vederla entrare in camera mia come se niente fosse, la raggiunsi.
Buttava i miei panni via dall'armadio.
<Cosa fai?> chiesi leggermente stizzita.
<Cerco qualcosa di adatto, per dopo, quando uscirai con noi. Comunque mi piace il tuo stile...> disse sorridendo e frugando.
<Non posso vestirmi come mi vesto sempre?> chiesi.
<Vuoi essere nostra amica? Sii come noi. Vuoi integrarti subito? Sii come noi. Vuoi uscire con noi? Sii come noi. È tutto più facile quando ti senti a tua agio tra la gente, e non ti senti l'unica diversa come se fossi la terza in comodo... non trovi?> chiese.
<Si, penso di sì... ma se devo essere come voi, non sono me stessa...> dissi facendo spallucce, poiché il suo "Sii come noi" mi sembrava più un: "segui la massa" e di certo non volevo.
Lei mi scrutò un attimo, come per capire meglio chi fossi.
Poi sorrise: <Certo che sei te stessa, ma diamo solo un tocco di noi al tuo outfit, tutto qui! Di certo non ti cambiamo completamente. Lo faccio solo per farti sentire a tuo agio con gli altri!> disse lei con sguardo comprensivo.
<Uhm... okay, ma cosa intendi con "un tocco di voi al mio outfit"?> chiesi un po' preoccupata e un po' curiosa.
Lei sorrise maliziosa.
Prese dei miei pantaloni neri e con un movimento felino lo stracciò in due, generando un mio urletto.
Creò così un pantaloncino nero.
Andò nel bagno e tornò con una lametta.
Cominciò a stracciare i pantaloncini con essa e a fare una serie di lavori su quei poveri pantaloni ormai degli shorts.
Quando finì e fu fiera del suo lavoro sorrise:
<Comunque li avevo i pantaloncini...> dissi grattandomi la tempia.
Lei fece spallucce.
<Adesso va a lezione! Dopo continuiamo!> borbottò battendo le mani come una bimba felice.
<Tu non ci vai?> chiesi.
Lei rise pensando fosse una battuta ma vedendo la mia serietà smise.
<Vado al mare con i miei amici! Salto le lezioni, tanto è l'ultimo giorno!> ammise felice.
La guardai corrucciata: <Proprio per questo, è l'ultimo giorno... non ha senso fare buca!> dissi facendo spallucce.
Lei sorrise maliziosamente spaventandomi un po'.
<Vieni con noi!> disse poi.
Scossi la testa, scuotendo l'indice e stavolta risi io sarcasticamente.
Lei sbuffò: <Ti divertirai! Dai lasciati andare per una volta!> sibilò pregandomi con gli occhi.
Questa ragazza la conoscevo da meno di un giorno e già mi sembrava una mia amica stretta.
<Ti ripeto... non ha alcun senso!> borbottai.
<Peggio per te, noi ci goderemo il mare, il sole, la spiaggia, i bagnini a torso nudo e tutto il resto! Tu goderai di cosa? I banchi e qualche professore schizzato? No. Ti annoierai ascoltando i vecchi prof che ci intimano di studiare anche durante l'estate dandoci l'ansia già per gli esami dell'anno prossimo! Uh che rottura di palle!> disse lei sbuffando.
Scossi la testa, decisa sul non andarci e lei sospirò, poi mi sorrise e ritornò alla porta di ingresso andandosene.
Tornai a mettere a posto i panni che Nicole aveva lanciato per aria.
Mare, sole, spiaggia... Oh ma a chi prendo in giro?!
Corsi veloce verso la porta e uscii fuori.
<Nicole?> la chiamai nel palazzo facendo rimbombare la mia voce.
<Si?> disse lei affacciando la testa dalle scale sottostanti.
<Mi aiuti a scegliere il costume che devo indossare?> chiesi sorridendo e sorrise anche lei.
Quando fummo dentro, optammo per un costume rosso fuoco, a due pezzi.
Per i miei gusti era troppo appariscente, ma per i gusti di Nicole era perfetto...
Indossai gli shorts che aveva idealizzato Nicole... o meglio che mi aveva costretto ad indossare.
Mi fece abbinare un top nero e molto corto fino a sotto il seno che lasciava intravedere tutta la pancia, con in vita una camicia a quadri rossi e neri.
<Sei così pura...> disse d'un tratto la ragazza dalla carnagione olivastra scrutandomi e facendomi corrucciare mentre mi truccavo leggermente.
<Mi spaventi, sei inquietante.> dissi voltandomi verso di lei che rise.
<Nel senso che non hai piercing, non hai tatuaggi... nemmeno un dilatatore all'orecchio. Dio, ti prenderanno per una santa!> disse impersonando una scena teatrale portandosi una mano alla fronte e facendo finta di svenire, per poi cadere a terra in un tonfo.
Tutto normale...
Mentre lei si rialzava in piedi dopo la piccola scenetta teatrale, io alzavo gli occhi al cielo:
<Scusa se non sento il bisogno di non bucare o macchiare la mia pelle, poi penso che queste cose stiano meglio agli uomini...> dissi facendo spallucce e chiudendo la cerniera del mio beauty di trucchi.
Lei mi balzò vicino: <Tipo Brad Entan il tuo amoroso pieno di tatuaggi?> chiese sempre con fare teatrale.
<I suoi tatuaggi lo rendono affascinate, e poi non parlare come un poeta antico come quelli che ci fanno studiare nei libri, è seccante!> borbottai.
Lei rise dandomi ragione.Quando finalmente scendemmo di casa tanti pick-up erano davanti al nostro dormitorio.
C'erano un sacco di ragazzi, tutti tatuati con molti piercing, di ragazze non ne vedevo traccia, se non due o tre.
La musica rock-pop ad alto volume rimbombava per tutto quel lato del campus e mi chiedevo perché nessuno li sgridasse poiché potevano dar fastidio.
Mi guardai attorno e subito tutti guardarono Nicole salutandola con un cenno del capo.
Poi tutti spostarono lo sguardo su di me.
Mi sentivo del pane in mezzo ad un'enorme cerchia di piccioni.
Ero tesa come un filo, non era da sempre vedersi molti sguardi addosso.
Presi il cellulare per chiamare Brad, o meglio per muovere un po' i miei muscoli e non sembrare un cubetto di ghiaccio vivente.
Stetti per digitare la cornetta verde quando Nicole mi strappò il telefono da mano:
<Oh no, oggi no, niente Brad, niente scuola, niente stress, solo libertà e divertimento. Intesi?> chiese sventolando il mio telefono.
La scrutai, poi sbuffai e annuii.Nicole mi indicò il pick-up in cui dovevo andare io.
Ossia con chi sarei andata nel viaggio verso la presunta spiaggia del suicidio, cosa al quanto inquietante, ma con nulla di cui dover avere timore, mi aveva rassicurato Nicole; lei sarebbe andata con il suo migliore amico.
Mi guardavo attorno come una pecorella spesata e smarrita, poiché nel mio presunto pick-up c'era solo un ragazzo tatuato e con un piercing al sopracciglio che sbuffava continuamente, poi spostò lo sguardo su di me.
<Hey tu!> disse, mi guardai attorno ancora più confusa per vedere se si stesse rivolgendo a me.
<Si, sto parlando con te! Vuoi salire o no? Non abbiamo tutto il tempo e io voglio godermi a pieno il mare, perciò muoviti angelo bello o ti rimango qui!> disse brusco.
Ma come si permetteva? Chi cavolo si credeva di essere?
Prima che potessi ribattere lui accese il motore dell'auto e cambiò la marcia con dei movimenti bruschi e seccati.
Se ne stava andando?
Ancor prima che potesse partire corsi verso la portiera e salii svelta.
Sbuffai e lui mi guardò divertito, solo ora notai che aveva profondi occhi neri e vispi, con un solito ghigno sul viso. Già conoscevo quell'espressione, ma soprattutto quello sguardo, mi ricordava una persona in particolare: Brad.S/A💞:
Scusate per l'ennesimo Spazio Autrice, ma volevo dirvi che ho creato una PAGE INSTAGRAM SU LEI.
Vi prego se potete correte a seguirla, il nome utente è: lei_wattpad.
Metterò tutte le frasi e i momenti più belli tra Kess e Brad, perciò mi farebbe molto piacere se seguiste la page!
GRAZIE ANCORA E SCUSATE 😍
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Lei 2
Randomdisse Kess ormai per la millesima volta in preda alle lacrime. sussurrava ogni volta prima di andare a dormire, sperando che in qualche modo Brad potesse sentirla. questo che si ripeterà sempre Kess per andare avanti anche senza di lui. Sembrav...